Giro, la fuga premia Healy. Blitz di Roglic contro Evenepoel
Bella vittoria in solitaria dell'irlandese della EF; settimo Mattia Bais (Eolo), fratello del vincitore di venerdì. Lo sloveno attacca con gli Ineos e guadagna 14" sul belga favorito per la crono
Per il secondo giorno consecutivo, è una fuga da lontano a decidere la tappa del Giro d’Italia, l’ottava, da Terni a Fossombrone. Questa volta però è stato un solo atleta ad arrivare al traguardo precedendo tutti, l’irlandese Ben Healy, ottimo passista-scalatore della EF Easy Post. Fuori dalla classifica generale, ha tirato fuori un gran coniglio dal cilindro ed è andato a prendersi il successo più importante della sua giovane e promettente carriera.
Ma la tappa di Fossombrone è diventata importante anche per i big della corsa rosa, perché per la prima volta sono arrivati attacchi interessanti, non decisivi ma significativi. Sotto questo profilo, il vincitore è Primoz Roglic: lo sloveno ha attaccato in prima persona sulla salita dei Cappuccini, ha staccato Remco Evenepoel e sgranato il gruppo dei migliori. Solo gli Ineos – Geoghegan Hart e Thomas – hanno tenuto il passo del capitano della Jumbo-Visma. Per gli altri è arrivata la paga, leggera nella maggior parte dei casi, ma da non sottovalutare.
Roglic e gli Ineos hanno chiuso a 4’34” dal vincitore ma con 14″ di vantaggio sul gruppo di Evenepoel, Almeida e Caruso. Più indietro la maglia rosa Leknessund che ha salvato il primato per 8″ sul campione del mondo, e gente come Carthy, Kaemna e Vlasov. Perde qualcosa anche il capitano “di montagna” della Eolo-Kometa, Lorenzo Fortunato, che tuttavia oggi entra nella Top15 del Giro.
Insomma, dopo la “surplace” di Campo Imperatore, ecco l’accensione delle polveri anche se domenica tutto lascia pensare che Evenepoel possa stravincere (anche perché Ganna si è ritirato a causa del Covid) e prendere la maglia rosa visti i 35 chilometri a cronometro tra Savignano sul Rubicone e Cesena. Però il belga è apparso vulnerabile sui tratti più duri di salita: Roglic, Geoghegan e altri si sono appuntati la cosa.
Alle spalle di Healy vale la pena sottolineare la bravura di altri attaccanti di giornata: il campione d’Italia Zana tra loro, terzo alle spalle del canadese Gee (Israel) e davanti al francese Barguil (Arkea-Samsic), che non è propriamente un uomo di classifica ma neppure uno da sottovalutare del tutto. Ancora bene la Eolo-Kometa dopo la strepitosa vittoria di Davide Bais sul Gran Sasso: questa volta si è messo in luce l’altro fratello, Mattia, entrato nella fuga principale e sesto al traguardo. Davide intanto conserva agilmente la maglia azzurra degli scalatori e probabilmente la terrà ancora per diversi giorni.
GIRO D’ITALIA SU VARESENEWS – In collaborazione con Eprom Solutions, Finazzi Serramenti, Ottica Nicora
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