I pellegrini di Gallarate “a lezione” lungo il cammino portoghese
Lungo la via di pellegrinaggio ci sono tanti incontri. E nel quinto giorno di viaggio, sulla “variante spirituale”, i camminatori si trovano anche a incontrare piccoli studenti

Continua il viaggio di Christian, Cristina e Stefano sul cammino portoghese che conduce verso Santiago atttraversando la Galizia
5° giorno
Pontevedra – A Armenteira 24 km
L’uscita da Pontevedra si è rivelata più difficoltosa del previsto: tantissimi pellegrini si sono trovati a condividere le piccole strade periferiche con le numerose auto che cercano di evitare le strade principali; fortunatamente dopo circa 3 km raggiungiamo il bivio che divide il cammino “tradizionale” (scelto dalla maggior parte dei pellegrini) dalla variante spirituale, cioè la parte di cammino che abbiamo scelto noi.
Questa variante sarebbe in realtà il “vero” percorso, in quanto, secondo la tradizione, è il percorso attraverso il quale i discepoli di San Giacomo riaccompagnarono il corpo del santo dopo la sua decapitazione per mano di Erode Agrippa in Palestina.
La variante spirituale si snoda in mezzo alla natura fino al Monastero di Poio, che merita sicuramente di essere visitato; particolarmente degni di nota sono i due chiostri: uno con un soffitto a volte molto elaborato, l’altro con un gigantesco mosaico lungo tutto il suo perimetro che “racconta” la vita di San Giacomo.
Da qui proseguiamo in leggera discesa verso la Ria de Pontevedra, uno dei numerosi fiordi caratteristici della Galizia.
In prossimità di un complesso scolastico accettiamo di buon grado di partecipare al progetto sul Camino di Santiago che una classe di studenti sta preparando con la loro insegnante di inglese: brevissima intervista, fotografie e scambio di saluti.
La tappa seguente è il piccolo villaggio marinaro di Combarro, molto caratteristico con i suoi vicoletti sul mare, i numerosissimi “horreos” (granai in pietra staccati da terra) e la miriade di taverne piene di turisti.
Da qui inizia la parte più dura della tappa odierna, cioè la lunga e a tratti ripida salita fino ad A Armenteira; fortunamente anche oggi siamo riusciti ad evitare la pioggia che era prevista abbondante.
Altra piacevole sorpresa il frigorifero pieno di bibite fresche che qualche generoso benefattore ha deciso di piazzare lungo il cammino, a circa metà della salita, a beneficio dei pellegrini.
Giunti a destinazione ci possiamo dedicare alla visita del monastero locale e, dopo la benedizione dei pellegrini (nelle varie lingue dei gruppi presenti) ci aspetta una bella cena in compagnia degli altri pellegrini italiani conosciuti nei giorni scorsi e reincontrati qui ad A Armenteira.
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