La pioggia non illuda: il deficit idrico in Lombardia è al 43%. In provincia di Varese dispersione d’acqua al 39%
L'assessore regionale Sertori ha mostrato l'attuale situazione tra invasi, laghi e neve. Dopo il minimo storico di febbraio, la quantità di precipitazioni è aumentata
Dopo il minimo storico toccato nel febbraio 2023, l’andamento delle precipitazioni in Lombardia torna a salire. Si è passati dai 4 millimetri di febbraio ai 37 di marzo e ai 63 di aprile.
Ne ha parlato l’assessore regionale con delega alle Risorse idriche, Massimo Sertori, intervenendo in Consiglio regionale, alla presenza del governatore Attilio Fontana, durante il dibattito sulla crisi idrica nel quale ha illustrato in maniera dettagliata la situazione che sta vivendo la regione.
Nonostante la lieve ripresa, la situazione idrica rimane sotto la media: negli anni 2006-2020 la riserva idrica raggiunta era di circa 3.000 milioni di metri cubi, scesi a 1.423 nel 2022 mentre attualmente la quota raggiunta è già di 1653. Rispetto alla media, dunque, mancano circa 1,3 miliardi di metri cubi d’acqua.
Il deficit attuale è del 43,7% rispetto alla media, ma lo scorso anno, nello stesso periodo era del 51%. La nostra regione con i suoi laghi naturali ha un’elevata capacità di invaso: il lago Maggiore, rispetto a un anno fa è più alto di 15 centimetri che equivalgono a una trentina di milioni di metri cubi d’acqua in più. L’unico lago in controtendenza è quello di Como che ha perso circa 3 centimetri rispetto alla rilevazione di un anno fa.
Per la gestione delle acque del Lago Maggiore prosegue la sperimentazione con le autorità elvetiche che prevede l’approvazione della quota di massima regolazione estiva del lago da 1,00 a 1,50 m (si guadagnerebbero fino a 100 milioni di metri cubi). Attualmente è già possibile raggiungere quota di 1,35 m, con un incremento di oltre 70 milioni di metri cubi d’acqua, rispetto a prima.
A gennaio 2023 era stato chiesto espressamente di trattenere più risorsa possibile negli invasi e nei laghi, anche attivando una specifica interlocuzione con Terna SpA, decisione ribadita il 30 marzo scorso all’unanimità così da posticipare la stagione irrigua per immagazzinare risorsa idrica. La nostra Regione ha un elevato bisogno di acqua: l’utilizzo per l’irrigazione di una sola stagione è superiore all’intero consumo potabile annuo italiano.
Il problema delle perdite idriche nelle reti dell’acquedotto resta grave in molti territori. Nel Varesotto si conta una perdita del 39,5% perché di una quantità immessa in rete di 123.357 metri cubi d’acqua, quella erogata per usi autorizzati ammonta a 74.571 metri cubi. In Lombardia è la provincia di Lecco ad avere la maggior dispersione con il 49%, seguita da Brescia con il 42,2% e da Bergamo con il 40%. Virtuosa Milano che ha solo il 17,5% di dispersione.
«Sicuramente utili e importanti le piogge e le nevicate di questi ultimi giorni, ma la situazione in Lombardia continua a essere monitorata quotidianamente con tutte le attenzioni dovute. Infatti, siamo ancora alle prese con un forte deficit, quantificabile in un -43% – ha detto l’assessore Massimo Sertori – oltre alle recenti precipitazioni, un elemento rilevante è quello assunto dal ‘tavolo permanente’ istituzionale, durante il quale tutti i soggetti chiamati in causa hanno agito responsabilmente condividendo azioni mirate alla corretta razionalizzazione delle risorse».
IL COMMENTO DELLE OPPOSIZIONI
«Siamo dispiaciuti per la bocciatura della nostra mozione in tema di ‘Emergenza idrica’ presentata oggi in aula» così dichiarano Massimo Vizzardi, primo firmatario dell’iniziativa, Lisa Noja e Giuseppe Licata, Consiglieri Regionali del Gruppo Consiliare “Azione – Italia Viva – Renew Europe. «In Lombardia è già crisi idrica in agricoltura: un problema che, per effetto dei cambiamenti climatici in atto, si ripresenta ormai ciclicamente nella nostra regione e che nel 2022 ha comportato gravi danni a tutto il comparto che registra quasi 47.000 aziende. E’ quindi fondamentale affrontare con urgenza le problematiche contingenti, ma contestualmente è indispensabile promuovere una accelerazione sulla pianificazione e realizzazione di interventi strutturali. Manca un piano strategico, a partire dal livello regionale, a lungo respiro. Impegno contenuto nella risoluzione approvata dal Consiglio Regionale della Lombardia solo quattro mesi fa e totalmente trascurato anche nell’intervento di oggi dell’Assessore alla partita, che ha focalizzato la sua relazione sugli interventi contingenti».
«Sulla base dei dati resi disponibili da ARPA Lombardia il 16 aprile scorso, emerge uno stato delle riserve idriche – costituite dal manto nevoso, dagli invasi idroelettrici montani e dai grandi laghi regolati – complessivamente inferiore del 52% rispetto alla media di riferimento del periodo 2006-2020 – sottolinea Giuseppe Licata – e, purtroppo, le previsioni metereologiche a breve e medio termine, seppur in leggero miglioramento, non prevedono precipitazioni tali da poter garantire di riequilibrare il deficit delle risorse mancanti al fine di soddisfare il fabbisogno di acqua per l’agricoltura».
«La nostra Regione deve perseguire l’obiettivo di superare in modo strutturale le problematiche legate alla crisi idrica con scelte politiche ed iniziative efficaci ed incisive nel tempo, in una logica di prevenzione e adattamento ai cambiamenti climatici – evidenzia Lisa Noja, Presidente del Gruppo Consiliare – Considerata l’importanza e la complessità del tema, per monitorare gli investimenti ed accompagnare l’attuazione degli impegni assunti a breve e a lungo termine dalla Lombardia e dal Governo, chiederemo l’istituzione di una apposita Commissione di inchiesta» conclude.
LA RELAZIONE DELL’ASSESSORE SERTORI SULLA SITUAZIONE IDRICA IN LOMBARDIA
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