Il ministro Nordio ospite di Upel: “La paura di agire degli amministratori locali frena l’economia”
Il ministro della Giustizia ha aperto la due giorni che si sta tenendo a Villa Panza. Si è parlato del nuovo Codice degli appalti e di semplificazione della burocrazia
Il nuovo Codice dei contratti pubblici è destinato a cambiare le modalità di gestione delle procedure di gara. Ed è proprio questo provvedimento, che diventerà efficace il 1° luglio 2023, ad essere al centro di una due giorni di lavori organizzata da Upel, l’Unione Provinciale Enti locali, e che si sta svolgendo a Villa Panza.
La prima giornata si è tenuta giovedì 25 maggio ed ha visto protagonista il ministro della Giustizia Carlo Nordio, che, collegato da remoto, ha rivolto un messaggio agli oltre 180 amministratori e addetti ai lavori impegnati a seguire l’evento.
Si è parlato così della “paura della firma“, tema trattato in più occasioni dal ministro della Giustizia: «È il timore che hanno gli amministratori e i sindaci di firmare un atto amministrativo – ha spiegato – Questo perché incombe spesso la minaccia di un processo per un qualche reato, processo che nella maggior parte dei casi si conclude in niente. Ma a togliere la serenità agli amministratori non è la prigione o la condanna, che non arriveranno mai, ma l’informazione di garanzia, la pubblicazione sui giornali di queste inchieste. Tutto questo ha un impatto forte sull’economia. Per questo stiamo lavorando per ridurre i “fastidi” agli amministratori onesti, ma allo stesso tempo vogliamo rendere più severe le norme contro il traffico di influenze illecite e la corruzione. Come ci si arriva? – ha concluso Nordio -con l’individuazione delle competenze, la semplificazione delle procedure e, appunto, la riduzione della paura della firma».
E della semplificazione del codice degli appalti ha parlato proprio chi ha ispirato questo nuovo codice; all’evento, tra gli altri, hanno preso parte i componenti del comitato scientifico Gianpiero Paolo Cirillo Presidente di sezione del Consiglio di Stato, Stefano Glinianski Consigliere della Corte dei conti, Ida Angela Nicotra Ordinario di diritto costituzionale presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Catania, Giovanni Pitruzzella Avvocato Generale alla Corte di giustizia dell’Unione Europea e Aristide Police, Professore ordinario di diritto amministrativo presso l’Università LUISS “Guido Carli”.
Ad aprire i lavori la presidente di Upel, Eleonora Paolelli, sindaco di Bodio Lomnago: «L’ambizione di questa sesta edizione è quella di analizzare, nelle sue diverse angolazioni la nuova normativa, sempre con l’intento primario di coniugare l’attenta riflessione sul contenuto delle norme alla concretezza dell’agire amministrativo, perché sappiamo bene che difficilmente potrà aversi sviluppo economico senza questo collegamento. In un momento complesso per il mondo degli enti locali, dove molte sono le novità in tema di procedure e forme per l’affidamento di pubblici servizi, infrastrutture ed opere pubbliche, è quindi di fondamentale importanza puntare l’attenzione su un provvedimento che ridisegna in parte il ruolo del “Responsabile Unico del procedimento”, rivisita, semplificandole, le fasi progettuali, favorisce gli affidamenti sottosoglia, rende la clausola revisione prezzi obbligatoria, disciplina la qualificazione degli operatori economici… e tanto altro ancora. Con uno sguardo anche agli effetti che il nuovo Codice dei contratti potrà determinare anche nell’attuazione degli obiettivi PNRR per l’Italia».
«Esco da questa giornata sollevata – dice ancora Paolelli – Ora è più chiaro qual è la strada da seguire per raggiungere gli obiettivi del PNRR. Certo gli ostacoli non mancano. Negli uffici, quelli dei grandi comuni come in quelli dei piccoli, mancano le professionalità e anche quando ci sono occorre dedicare molto tempo alle rendicontazioni o a soddisfare le richieste per partecipare ai bandi. Sono tutti lacci e lacciuoli che rallentano il Paese».
Con questa edizione, organizzata con il direttore di Upel Claudio Biondi, si chiude un ciclo per la presidente Paolelli: «Bodio Lomnago l’anno prossimo andrà ad elezioni – conclude – quindi potenzialmente questo potrebbe essere per me l’ultimo anno in Upel. Tuttavia io voglio rimettermi in gioco e intendo portare a compimento quello che ho cominciato nel mio paese. Sono però anche molto soddisfatta del lavoro fatto in Upel: in questi anni siamo cresciuti molto; oggi gli enti associati sono 460, le iniziative sono molte e di valore. Il Covid ci ha fatto scoprire la nostra vera “essenza” ovvero fare formazione e sostenere gli enti locali. Oggi per i sindaci siamo un importante punto di riferimento».
La giornata di venerdì 26 maggio sarà aperta dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.
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