La Casa di Chiara dona all’ospedale Del Ponte un monitor per controllare i polmoni dei neonati in sala parto
Nuovo gesto di beneficenza dell'associazione che ricorda la bimba morta nel 2016. Il monitor è destinato anche a formare gli specializzandi della scuola di pediatria diretta dal professor Agosti
È il respiro il filo conduttore che lega i benefattori della Casa di Chiara all’ospedale Del Ponte di Varese. Quel respiro da cui iniziò una storia di dolore e di speranza che oggi si manifesta nel sostegno ai medici e alla ricerca nel nome della vita e dei bambini.
Questo il senso della donazione di un monitor alla neonatologia dell’ospedale Del Ponte di Varese diretta dal professor Massimo Agosti, che è anche responsabile della scuola di specialità di pediatria dell’Università dell’Insubria, da parte di papà Marco Cirigliano che con mamma Stefania ha voluto creare la “Casa di Chiara” in memoria delle loro bimba scomparsa nel 2016 dopo aver lottato contro un male oscuro a soli due mesi di vita. Già lo scorso dicembre papà Marco e mamma Stefania avevano annunciato di aver raccolto la somma destinata all’acquisto dell’apparecchio.
Si tratta di un macchinario, del valore di 18.000 euro, che permette ai neonatologi di individuare con precisione le difficoltà respiratorie dei neonati sin dalla sala parto. Non solo, il monitor registra l’andamento dell’attività mentre una telecamera inquadra le terapie e le pratiche effettuate dai sanitari, così da evidenziare, con tempestività, l’efficacia delle manovre in atto. Un monitor attualmente in dotazione all’ospedale Buzzi e alla Mangiagalli e che inserisce il Del Ponte nel gruppo ristretto di sale parto dotate di questa tecnologia.
La donazione all’Università dell’Insubria ha un importante ruolo anche nella formazione dei futuri specialisti: grazie ai dati registrati è possibile imparare, simulando le situazioni sui manichini, con la più elevata approssimazione al caso reale.
All’ospedale Del Ponte di Varese, il Direttore del Dipartimento della Donna e del Bambino Massimo Agosti ha ricordato il valore del sostegno dell’Associazione la Casa di Chiara sia per il miglioramento qualitativo delle terapie sia per il valido supporto alla formazione degli specializzandi.
Marco Cirigliano ha sottolineato il senso di un’associazione nata dall’amore che Chiara ha trasmesso a quanti l’hanno accolta e accompagnata nel suo pur breve tratto di vita, permettendo a tutti di apprezzare l’importanza del sostegno ai professionisti e alla ricerca che migliora la medicina.
Era presente l’eurodepedutato Isabella Tovaglieri, diventata amica di Marco Cirigliano sui banchi del consiglio comunale di Busto Arsizio: « Eravamo da parti opposte – ha ricordato l’eruoparlamenbtare – ma siamo qui a dimostrare che il valore delle idee supera qualsiasi contrapposizione ideologica».
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