La palestra delle scuole medie e il nuovo polo per l’infanzia nel dibattito di Laveno Mombello

Il tema dei servizi scolastici al centro del dibattito dell'ultimo consiglio comunale di Laveno Mombello, come sollevato anche dalla minoranza di Centrosinistra. E l'amministrazione risponde anche sulla palestra delle scuole medie

Laveno Mombello maggio 2023, i cantieri

Il tema dei servizi scolastici al centro del dibattito dell’ultimo consiglio comunale di Laveno Mombello (si è tenuto il 28 aprile). Durante la lunga serata, dove si sono toccati moltissimi temi, tra cui l’avvio in corso dei lavori di Alptransit, due temi hanno acceso la discussione: i fondi per il nuovo polo scolastico per l’infanzia da 0 a 6 anni e la nuova palestra della scuola media (foto sopra).

In particolare, durante la discussione sul consuntivo la minoranza di Centrosinistra ha sollevato le due questioni chiedendo risposte all’amministrazione guidata da Luca Santagostino. La minoranza di Centrosinistra spiega: «Il numero di bambini è sempre minore e quindi la valutazione che si sta facendo è che un nuovo asilo nido non serva: questo, in sintesi, è il pensiero espresso dal sindaco Santagostino nell’ultimo Consiglio comunale in replica alle nostre domande e considerazioni riguardanti il contributo PNRR di 1.450.000 euro per la costruzione di un nuovo nido, con il servizio che peraltro è attualmente ospitato in locali non di proprietà comunale. Un finanziamento di cui il Comune di Laveno Mombello è beneficiario ormai da molti mesi ma che ancora non è stato accettato dall’Amministrazione comunale. Riteniamo che la risposta più sbagliata alla denatalità del nostro Paese sia quella di prendere atto della situazione e rinunciare a investire sulle politiche di conciliazione e sulle strutture dedicate alla prima infanzia: per affrontare in maniera seria il problema non bisogna pensare ai costi, ma piuttosto ai servizi da offrire alle famiglie».

E il sindaco di Laveno Mombello Luca Santagostino risponde:  «Anzitutto se si deve garantire la conciliazione dei tempi di cura e lavoro occorre garantire servizi flessibili al passo con i tempi. Per questo l’’idea originaria era quella di realizzare un polo dell’infanzia per accogliere i bambini dai 0 ai 6 anni, anziché solo dai 0 ai 3. Il progetto prevedeva anche servizi di flessibilità per la conciliazione dei tempi tra lavoro e cura dei figli, come la possibilità per i genitori di venire a lavorare con i bambini, grazie a una sala dedicata, o avere orari e giorni di accesso flessibili e “on demand” per esigenze particolari. Tuttavia, il finanziamento richiesto al Ministero dell’Istruzione per realizzare il polo dell’infanzia non è stato approvato, e il progetto è stato riclassificato come un tradizionale asilo nido. Inoltre nel mentre delle valutazioni del Ministero sul bando originale e della formalizzazione dell’accordo di comodato con la Parrocchia, su invito di ANCI abbiamo partecipato anche ad un bando finanziato direttamente con risorse PNRR. Alla fine ci siamo trovati con due finanziamenti tra cui scegliere che tuttavia sono confluiti tutti tra i fondi PNRR e con un contratto con la Parrocchia che si è via via perfezionato. Questa linea di finanziamento richiede procedure complesse e differenti rispetto ad un finanziamento tradizionale con anche l’impossibilità di attingere a professionalità specifiche per la loro gestione; non è un caso che a livello nazionale questa linea di finanziamento sia in grande difficoltà. Nel frattempo abbiamo quindi deciso di mantenere l’asilo nido esistente, che può ospitare fino a 20 bambini, al momento ne ospita 18 non tutti residenti. C’è anche da valutare che la popolazione dei bambini in età prescolare è in continua decrescita – nel prossimo anno alle due scuole primarie di primo grado saranno attivate due sole classi prime – e realizzare un nuovo asilo nido per la fascia d’età 0 -3 anni di 40 posti vorrebbe dire non utilizzarlo con costi di gestione non sostenibili dal nostro ente. Basti pensare che il costo del servizio per un bambino è di circa € 1.000/mese e la copertura delle rette è meno del 60%». E continua: «Al momento quindi stiamo valutando di mantenere il servizio presso l’ex scuola materna della parrocchia del Ponte con la quale stiamo procedendo per la formalizzazione del contratto di diritto di superficie, che garantisce la disponibilità dell’immobile per i prossimi 30 anni, rinunciando al finanziamento ottenuto. La struttura del Ponte offre una qualità di accoglienza a bambini ed operatori imparagonabile rispetto al precedente immobile che è stato chiuso per inagibilità ed è inoltre molto più economico da gestire».

Laveno Mombello maggio 2023, i cantieri

LA PALESTRA 

Altro tema “caldo” è quello della palestra delle scuole medie, un tema sollevato anche dai genitori degli alunni che si sono spesso interrogati sulle tempistiche. Il Centrosinistra scrive infatti: «Il cantiere giace abbandonato da quasi un anno e mezzo: una condizione ormai imbarazzante, per sbloccare la quale pensiamo sia necessario investire e non temporeggiare nel prendere le decisioni, come invece sta accadendo. I bambini ed i ragazzi, che sono il nostro futuro, sono sicuramente coloro a cui i servizi devono essere dedicati, indipendentemente dal loro costo».

Su questo punto risponde l’assessore ai Lavori, Fabio Bardelli: «I lavori sono fermi per un motivo legato all’appalto, quindi di tipo giuridico e che stanno valutando i legali delle relative parti, il comune e la ditta con il progettista. Ci sono delle criticità legate alla progettazione e alla realizzazione dell’opera. Ora stiamo provvedendo ad individuare la struttura più idonea e temporanea per fare in modo che l’attività motoria dei ragazzi sia garantita per la prossima stagione scolastica, senza che debbano spostarsi come accade ora. Nel frattempo stiamo risolvendo la questione dal punto di vista giuridico correlata all’appalto. Questo per garantire di poter riprendere i lavori di una palestra che non sarà più uguale a quella che abbiamo in evidenza oggi nel cartello di cantiere ma sarà diversa. Ovviamente sarà una palestra che sarà possibile portare a compimento e utilizzare».

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Pubblicato il 03 Maggio 2023
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