“La stazione di Induno è terra di nessuno”
Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata da "un cittadino e pendolare esasperato" sulle codnizioni in cui versa una zona della stazione ferroviaria di Induno Olona
Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata da “un cittadino e pendolare esasperato” sulle codnizioni in cui versa una zona della stazione ferroviaria di Induno Olona.
Buongiorno,
scrivo questa lettera per portare all’attenzione una lamentela ma allo stesso tempo una riflessione dopo gli innumerevoli fatti di cronaca che hanno coinvolto le stazioni di grandi città.
Qui non siamo in una grande città, siamo a Induno Olona in una stazione che viene molto frequentata dai pendolari che si recano a Varese/Milano ma soprattutto dai frontalieri con la Svizzera.
La scala di accesso al binario 2 da Via Crespi, oggetto delle foto allegate, risulta essere un luogo molto buio e appartato, eletto quale punto di ritrovo di gruppi di giovani che, dopo aver intrattenuto l’intera via con urla e schiamazzi, si ritrovano su quelle scale per consumare alcolici (e chissà che altro), lontano da occhi indiscreti e lasciando il luogo nel degrado più totale. Il risultato è che i pendolari di rientro alla sera dal lavoro, intimoriti, tendono ad evitare di passare per quelle scale per non avere problemi.
E dire che una telecamera di sorveglianza è installata proprio a ridosso di quelle scale. Ci si chiede quale sia il suo scopo considerando che sono mesi e mesi che la gente si apparta in quella zona e compie atti vandalici senza conseguenze. È certo quindi che non abbia alcun effetto deterrente. Sorge spontaneo chiedersi quindi se sia in funzione e, se sì, se venga e verrà utilizzata solo per vedere a posteriori la dinamica di un atto vandalico o magari di un reato ben più grave.
Ad essere vittime di questa situazione non sono solo i pendolari (che spesso si trovano anche le auto danneggiate) ma anche i più piccoli che vorrebbero frequentare il parco giochi adiacente alla stazione che, però, è un altro punto di ritrovo di incivili dediti allo spaccio e al consumo di stupefacenti.
Come può un Comune definirsi virtuoso se accanto alle nuove opere pubbliche si affianca la vergogna di aree completamente fuori controllo e alla mercé dei vandali? Le propagande elettorali sono ubriache (per usare un termine che qui si addice) di parole quali “verde”, “green” e “ambiente” ma poi non si è in grado di far sì che le persone possano sentirsi sicure di fruire del servizio più green che esista: il treno.
Moltissime lamentele sono state inoltrate al Comune, al Sindaco, alle forze dell’ordine e a Trenord con un rimbalzo di responsabilità tra le varie figure da risultare quasi comico.
E, mentre le stazioni continuano ad essere considerate terra di nessuno, a rimetterci continueranno ad essere sempre le stesse persone ovvero i pendolari, i bambini del parco e gli abitanti delle vie adiacenti alla stazione.
Un cittadino e pendolare esasperato
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