L’abbraccio caloroso a Dario Terreni. “Con lui si è spenta una luce della città”

Al funerale rievocato l’impegno delle Acli, quello politico, la presenza in città come “dispensatore instancabile di gioia” e animatore di “un dibattito che sapeva essere anche spigoloso”. Una vita con valori saldi e apertura al futuro

funerale Dario Terreni

È stato un abbraccio caloroso, quello tributato da tanti amici e dalla città di Gallarate a Dario Terreni, un protagonista della vita associati lva e politica scomparso a 77 anni di età.

La nostra città è un po’ più buia, si è spenta una luce di passione civile, un impegno serio per la città, segno di una buona politica” ha esordito don Luigi Pisoni, il parroco di Crenna.

“L’ho intuito dai giornali ma anche parlando con alcune persone, soprattutto gli avversari: gli avversari non erano un nemico per lui, questo è il suo insegnamento”.

In chiesa c’erano tantissimi amici delle Acli cittadine e della provincia di Varese, molti amici stretti che con lui hanno condiviso anni. C’erano la giunta comunale quasi al completo, tanti consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione, di ieri e degli anni passati, alcuni funzionari del Comune, tanti militanti gallaratesi del Pd, gli amici di Crenna, il quartiere in cui Terreni abitava ed era radicato.

funerale Dario Terreni

“Per Dario le Acli sono state una grande passione e un assillo, a partire dalle speranze del post-concilio e la militanza degli anni Sessanta” ha detto, emozionata, Rosalba Biagiotti, presidente del circolo ACLI di Gallarate e amica con cui ha vissuto “anni di impegno comune sul piano ecclesiale,sociale e politico”. Terreni “incalzava senza tregua, con la sua indomabile passione civile e politica, cercava il confronto anche spigoloso”.

Ruffino Selmi, referente storico delle Acli in città, ha ricordato “l’impegno contro le diseguaglianze, il loro espandersi, l’impoverimento non solo economico” che hanno sollecitato e animato “l’esperienza del Monte Diviso”, la sua grande passione nell’ultimo lustro, in cui ha anche accompagnato ed è diventato punto di riferimento di un gruppo di  trentenni vicini all’impegno europeista.

funerale Dario Terreni

Gli amici del Movimento Federalista Europeo hanno ricordato l’impegno per “più uguaglianza, più fraternità, più giustizia” che trovava appunto un approdo nella fiducia nell’Europa, “che ha assicurato 77 anni di pace, i tuoi anni Dario”.

In un giorno di dolore, l’affetto per Dario Terreni è emerso nella presenza e nelle parole. “Per noi sei stato un instancabile dispensatore di gioia, hai reso il nostro circolo un posto migliore, è stato impossibile non volerti bene” lo ha salutato Edoardo Tonetti, per il Tennis Club Gallarate.

Un sorriso ha strappato un passaggio quasi incidentale – personale – della omelia, quando don Pisoni lo ha ricordato sotto i portici di fianco alla chiesa di Crenna: “Se mi becca il Dario mi tiene mezz’ora…” ha detto il parroco, con affettuoso rievocare la sua presenza nei luoghi della città, la voglia di provocare e discutere.

Don Pisoni ha ricordato anche che il Terreni gli aveva regalato in anni recenti un libro, Il filo infinito di Rumiz. Un viaggio in Europa seguendo la presenza dei monaci benedettini che ha innervato il continente, trasmesso il sapere, costruito l’identità andando oltre secoli oscuri. Un racconto che parla del passato ma è aperto al futuro, come è sempre stato l’impegno di Terreni: “uomo novecentesco”, nella profondità e nella dimensione collettiva che aveva come riferimento, nella storia personale. Ma aperto sempre al futuro, con fede e speranza.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 02 Maggio 2023
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