L’ex maglificio di Arcisate acquisito dalla Comunità montana del Piambello, diventerà hub della sicurezza e polo formativo
Un'ex area industriale di un ettaro, con 7mila metri quadri di superfici coperte, sarà il cuore di una serie di progetti della Comunità montana per il rilancio sociale, culturale e turistico delle valli del Piambello
Un incredibile affare immobiliare per acquisire quello che in un futuro non lontano, potrebbe diventare il centro propulsore di un rilancio sociale, culturale e turistico della Valceresio e dei 20 paesi che fanno parte della Comunità montana del Piambello. Protagonista del “colpaccio” proprio la Comunità montana, che grazie ad un’asta giudiziaria ha acquistato per 780mila euro il complesso industriale dell’ex maglificio Moderno, composto da due grandi capannoni, uffici, superfici aperte e una villa Liberty molto ben conservata.
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L’acquisizione è stata presentata questa mattina dal presidente della Comunità montana Paolo Sartorio, che ha anticipato alcuni dei tanti progetti che potrebbero convergere sull’ex maglificio: «L’acquisizione è stata possibile grazie a fondi provenienti da Regione Lombardia, Bacino Imbrifero Montano del Ticino e Provincia di Varese e vedrà una destinazione polifunzionale strategica per l’intero territorio comunitario, a partire dalla localizzazione dei servizi di Protezione civile, Antincendio boschivo, Vigilanza ecologica volontaria e organizzazioni di primo soccorso».
Questo nell’immediato, mentre in un futuro che potrebbe non essere lontano nel tempo, i 7mila metri quadri di superfici coperte dell’ex maglificio ospiteranno attività formative, dal Cfp della Comunità montana ad un nuovo Its – Istituto tecnico scientifico orientato alle caratteristiche economiche del territorio, ma anche spazi per le associazioni, un’area per un mercato coperto, servizi a livello comunitario e, non ultimo, un vasto parcheggio che, vista la vicinanza con la stazione di Arcisate, potrebbe rivelarsi strategico e risolutivo per la mobilità di frontalieri e pendolari dell’intera valle.
«La definizione delle ulteriori destinazioni sarà frutto del doppio confronto tra la Giunta esecutiva della Comunità montana con l’Assemblea comunitaria e con Conferenza dei sindaci, per sfruttare al meglio le potenzialità offerte da questa struttura per lo sviluppo del territorio», ha aggiunto Maurizio Tortosa, presidente dell’assemblea del Piambello, che ha ringraziato entrambi gli organismi del Piambello per l’appoggio dato all’acquisizione.
Una delle potenzialità sfruttabili nel breve termine dell’ex maglificio è costituito dalla copertura dei due capannoni con pannelli fotovoltaici, in grado di produrre 2 megawatt di energia: «Il sogno è quello di dare vita ad un’importante comunità energetica di valle – ha spiegato Patrizio Frattini, presidente del Bacino imbrifero montano del Ticino – E questo potrebbe essere il primo mattone del progetto». Aspettando il progetto della comunità energetica, il grande impianto fotovoltaico permetterà di produrre e vendere energia elettrica da fonte rinnovabile.
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