Mensa dei poveri, il pm chiede l’assoluzione di Cassani e della dirigente comunale Cundari
Il sindaco era accusato di aver turbato le gare per la scelta del professionista che doveva redarre il pgt di Gallarate. Il pm non lo ha ritenuto sufficientemente provato
Si è chiusa la requisitoria del dottor Stefano Civardi, Pm dell’accusa nell’ambito del processo Mensa dei poveri, relativo alla posizione del sindaco Andrea Cassani e della dirigente dell’ufficio tecnico Marta Cundari.
Il pubblico ministero ha richiesto l’assoluzione per le due turbative d’asta imputate ad Andrea Cassani (incarico pgt e incarico parere Amsc), inoltre è stata chiesta l’assoluzione anche per la dirigente dell’ufficio tecnico Marta Cundari sempre in relazione a vicenda Pgt.
Cassani era accusato di aver turbato le gare per la scelta del professionista che doveva redarre il pgt di Gallarate. Il pm ha ritenuto che il fatto non sussiste. Stesso discorso per la scelta degli avvocati che dovevano redarre il parere che doveva supportare la revoca dell’azione di responsabilità intentata dalla precedente giunta del comune di Gallarate nei confronti degli ex amministratori della società partecipate Amsc e di Seprio Real Estate, tra cui Caianiello, Besani e Bellora.
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