Palazzo Perabo’ “impacchettato”: al via i lavori al museo della ceramica di Cerro di Laveno
Il Comune si aggiudica un ulteriore importante contributo destinato al recupero ed alla valorizzazione del gioiello architettonico cinquecentesco di Cerro che ospita il Midec - Museo Internazionale Design Ceramico
L’inizio dei lavori è visibile: Palazzo Perabó è circondato da impalcature. La sede del Midec, Museo Internazionale della Ceramica di Cerro di Laveno Mombello da qualche giorno vede gli operai al lavoro. Il Comune di Laveno Mombello infatti, si è aggiudicato un importante contributo di 900mila euro destinato al recupero ed alla valorizzazione del gioiello architettonico cinquecentesco. Sempre a Cerro è previsto il rifacimento del Molo Sironi.
Oltre ai diversi cantieri di Laveno e di Mombello, anche la frazione di Cerro è dunque interessata dai lavori. Così il palazzo, simbolicamente e architettonicamente riconosciuto come identitario sia per il borgo di Cerro sia per il territorio comunale e oltre, verrà recuperato e riportato alle origini.
Il progetto complessivo prevede quattro macro lotti. Un primo riguardante il rifacimento conservativo di facciate, infissi, illuminazione architettonica, quindi un intervento prettamente conservativo, nonché la riqualificazione sia del cortile interno sia del parco, consentendone l’ingresso anche senza accesso al museo.
Un secondo lotto punta all’adeguamento alla normativa in materia di sicurezza antincendio e interventi per l’accessibilità delle strutture alle persone con disabilità motoria. Un terzo è stato pensato per trovare una soluzione che permetta di creare uno spazio culturale polifunzionale. L’intervento prevede la possibilità di inserire una copertura di ridotto impatto architettonico che renda però il cortile sfruttabile anche con possibili avversità atmosferiche. Questo consentirà di renderlo fruibile senza il rischio dovuto agli eventi atmosferici. Un quarto e ultimo lotto riguarda un potenziamento della fruibilità delle sale e delle opere esposte attraverso interventi sugli arredi e sugli espositori, uso di tecnologia beacon e realizzazione di riproduzioni tattili di opere per la fruizione anche da parte di persone con disabilità sensoriale e cognitiva. Al progetto partecipa quale partner la Società in House Laveno Mombello Srl, detenuta al 100% dal Comune di Laveno Mombello, che svolge, per il Comune, attività di manutenzione ordinaria e straordinaria su beni di proprietà dell’Ente.
I lavori sono possibili grazie ad un contributo di Regione Lombardia, con il cofinanziamento del Comune e della Laveno Mombello Srl. Un museo che punta ad entrare a far parte del “Sistema Museale Lombardo.
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