“Partite ma anche esperienze”: a Varese le linee guida per il sostegno economico dello sport
Convegno firmato dalla Pallacanestro Varese in Camera di Commercio. Scola: "Con il basket si può fare business". L'omaggio di Beppe Marotta al commendator Giovanni Borghi
Una mattinata all’insegna del futuro dello sport, quella che oggi (sabato 27 maggio) ha avuto luogo presso la Sala Campiotti della Camera di Commercio di Varese. “Sostenibilità economica delle società sportive: quale futuro?”, questo il titolo della conferenza organizzata dalla Pallacanestro Varese, che ha visto protagonisti quattro importanti ospiti di livello nazionale e internazionale: Giuseppe Marotta, CEO dell’Inter (e varesino), Luis Scola, AD e socio di maggioranza della Pallacanestro Varese (oltre che leggenda dei canestri), Paolo Monguzzi, Head of Stadium Ravenue Juventus FC e Paolo Perego, membro del CdA della Pallacanestro Varese.
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Un workshop che ha analizzato il lavoro alle spalle delle squadre e a sostegno dell’economia che gira intorno alle esperienze di stadi e palazzetti, e lo studio che ne deriva per permettere al tifoso di vivere un’esperienza che va al di là del solo sport. Partendo dalle loro esperienze personali, i quattro relatori, hanno coinvolto il pubblico in un interessante discorso che guarda allo sviluppo futuro dello sport.
«Quello di oggi è un incontro molto importante e anche molto interessante – ha esordito Luis Scola – La pallacanestro giocata da sola non è abbastanza per sostenere la società. Lo sport però ti da la possibilità di fare business: non si tratta solo di vedere la partita alla domenica ma di creare un’esperienza all’interno del palazzetto per il pubblico; il nostro è un modello avanzato, sviluppato e sostenibile – ha detto, anche ricordando i numerosi “tutto esaurito” di questa stagione” – Una risorsa che crea eventi e che dà la possibilità di diventare un punto di riferimento sociale». Un altro dei temi, quest’ultimo, che stanno a cuore al “nuovo corso” del club biancorosso a guida argentina.
Un intervento 100% varesino, quello di Beppe Marotta, che ha voluto omaggiare il ricordo di “Mister Ignis” Giovanni Borghi: «Per me Varese è tutto, è la città in cui sono nato e cresciuto – ha affermato – Borghi è proprio l’esempio di mecenate che per passione e per un debito di riconoscenza verso il territorio e la cittadinanza, ha creato quello che è a tutti gli effetti il primo esempio di polisportiva, non solo a Varese, ma in Italia. Tutti ricordate che la Pallacanestro era ai vertici del mondo, il calcio ha vissuto dei momenti stupendi e irripetibili e quello ha rappresentato un momento storico, nato con l’obbiettivo di vincere. Perchè vincere significa raggiungere i propri obiettivi».
Beppe Marotta (Inter): “Non prevedo futuro roseo per lo stadio”
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