Polemica Verga-Antonelli su centro sociale di Sant’Anna, Maggioni: “Sindaco non democratico”

Il capogruppo del Pd stigmatizza gli attacchi del sindaco alla consigliera: "Accuse frutto di un pregiudizio dogmatico e saccente che impedisce uno sviluppo positivo delle politiche comunali"

consiglio comunale busto arsizio 2021 maurizio maggioni

Da qualche giorno è in atto un botta e risposta sui giornali tra la consigliera comunale del Pd (e vicepresidente della Provincia) Valentina Verga e il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli relativamente al destino del centro sociale del villaggio Sant’Anna che fino a pochi giorni fa ospitava la guardia medica (spesso al centro di polemiche) e i servizi di continuità assistenziale per i cronici, attualmente spostato nella nuova Casa di Comunità di viale Stelvio.

La consigliera aveva espresso la sua preoccupazione per lo svuotamento del presidio sanitario territoriale chiedendo all’amministrazione di non disperdere un patrimonio della città e soprattutto del quartiere, sostenendo che avrebbe dovuto far sentire la voce di Busto nelle sedi competenti.

Alle critiche di Verga il sindaco ha risposto in modo secco e, come spesso accade, con un attacco alla persona sostenendo che la consigliera non avesse titolo “a parlare di cose che non conosce” e mettendo in guardia il presidente della Provincia Marco Magrini “dai danni che fa il Pd quando amministra un ente pubblico”.

A difesa di Valentina Verga è intervenuto il capogruppo del Partito Democratico Maurizio Maggioni con una nota che riportiamo di seguito.

L’attacco del Sindaco Antonelli, apparso ieri sulle pagine di Malpensa 24, contro la Consigliere Comunale Valentina Verga, divenuta recentemente Vicepresidente della Provincia di Varese, e contro gli amministratori del Partito Democratico, trascende tutte le regole del corretto confronto democratico e segnala un decadimento inammissibile nella considerazione dei reali problemi della città e nei confronti delle minoranze tutte.

La polemica personale introdotta dal Sindaco evita accuratamente di considerare il merito dei problemi, sui quali sarebbe invece bene aprire un confronto a tutto campo, mai voluto dalla sua stessa Amministrazione, e propone invece il tema di una presunta inaffidabilità della singola persona ed in generale degli amministratori del PD.

Accuse di questo tipo, oltre che ingiustificate e del tutto ininfluenti per la città, sono esclusivamente frutto di un pregiudizio dogmatico e saccente che, questo sì , impedisce uno sviluppo positivo delle politiche comunali, che richiedono invece apertura al massimo confronto tra Enti ed Istituzioni, nei diversi settori e ai diversi livelli (Regione, ASST, Provincia e altri Comuni) ed alla promozione di una consapevole partecipazione della città e dei quartieri .

Questo confronto di metodo e di merito è stato proposto ripetutamente dagli Amministratori PD insieme spesso con le altre minoranze, su temi particolarmente delicati e decisivi per il futuro della città, quale l’applicazione della riforma sanitaria, che dovrebbe vedere un Comune attivo e collaborativo, considerati gli aspetti complessi, urbanistici, assistenziali economici e partecipativi che esso impone per sua natura e che le stesse leggi regionali confermano.

La risposta a queste proposte è stata negativa per scelte da far risalire direttamente al Sindaco e lo stesso è avvenuto quando il PD ha proposto l’urgenza di avere quartieri, non oggetto di estemporanee consultazioni, ma protagonisti di una necessaria strategica visione amministrativa.

Ieri sera il Sindaco ha proclamato di avere in tasca finalmente la proposta per riutilizzare il Centro Sociale di S.Anna per un servizio di tipo sanitario: sicuramente le polemiche promosse dal Consigliere PD del quartiere, Valentina Verga, sono servite, perché dopo più di un anno dall’annunciato trasferimento della cosiddetta guardia medica, si è corsi ai ripari: ma ancora una volta il quartiere è stato solo oggetto di scelte cadute improvvise dall’alto.

Il Sindaco in realtà non si è ancora fatto una ragione della sua mancata rielezione a Presidente della Provincia di Varese e della nomina a Vicepresidente dell’avv. Valentina Verga . Una ragione, e forse più di una, non è da ascrivere al pur decisivo confronto tra centrodestra e gli altri alleati politici, ma a quanto viene espresso magari inconsapevolmente da questa sua stessa , recente ma non unica, sfuriata polemica personalistica e che appare ora un’autoassoluzione consolatoria.
Nell’incarico residuale di Sindaco della città di Busto Arsizio, eviti quindi di ricorrere alla presunta incapacità altrui ed ascolti i pareri diversi seppure possa legittimamente non condividerli.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 17 Maggio 2023
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