Due nuovi ponti per Piero

Presentato ai residenti il progetto definitivo dei due collegamenti su Giona e Viaschina. Castoldi: “Primo tassello di un sogno”

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Lunedì 29 maggio è stato presentato agli abitanti della frazione di Piero, comune di Curiglia con Monteviasco, il progetto di Comunità Montana Valli del Verbano per il rifacimento dei due ponti sui fiume Giona (nella foto il rendering) e Viaschina.

Un’opera importante che si inserisce pienamente nel contesto ambientale e paesaggistico dell’area e che apporterà migliorie dal punto di vista della sicurezza della frazione. L’intervento, infatti, non solo servirà per stabilizzare parte del versante della montagna a ridosso del fiume Giona, ma anche per permettere ai mezzi di soccorso di raggiungere l’abitato.

«L’attenzione della Comunità Montana, ma soprattutto la capacità di concretizzare una visione chiara con progetti a breve termine, ha dato una forte spinta alla motivazione della piccola, ma coesa e molto attiva comunità locale del borgo» è il commento della delegazione di cittadini viaschesi che lunedì 29 maggio ha assistito alla presentazione del progetto negli uffici di via Asmara (Luino).

Il programma dei lavori prevede la realizzazione in varie fasi dei due ponti proprio per non apportare stravolgimenti alla vita degli abitanti. Il piano prevede prima la costruzione della nuova opera sul Giona e, una volta ultimata, si procederà con lo smantellamento del ponte attuale dedicandosi poi a quello sulla Viaschina.

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(Rendering ponte Viaschina)

Il percorso sulle opere sarà illuminato con lampade a led a basso consumo energetico procedendo poi all’interramento di tutti i sottoservizi. Per le due opere saranno utilizzati materiali “ambientalmente” compatibili, come l’acciaio COR-TEN e il legno di castagno, ma fondamentale è che i due ponti non avranno limiti di portata (a differenza degli attuali) e, anche grazie ad una angolatura diversa, consentiranno il passaggio degli automezzi, soprattutto per il soccorso.

Contestualmente alla costruzione del ponte sul Giona ci sarà la messa in sicurezza della sponda verso Piero, lavori che andranno a contrastare gli eventuali effetti negativi delle piene.

Il progetto adesso deve approdare in conferenza di servizi e, nelle previsioni con le uniche variabili date dalle condizioni meteo, i lavori partiranno tra dicembre 2023 e gennaio 2024. Le opere sui due ponti si inseriscono in un quadro più generale di recupero dell’intera zona, tra le più belle e potenzialmente attrattive dal punto di vista turistico dell’Alto Verbano, che vede anche la riqualificazione dei Mulini di Piero, pronta per essere messa in opera a fine anno.

«È il primo tassello di un sogno, l’intero recupero di quell’area – afferma Simone Castoldi, Presidente di Comunità Montana Valli del Verbano -. Abbiamo ascoltato il territorio e coinvolto i cittadini tenendo in considerazione le loro idee e i loro suggerimenti, così faremo anche nei successivi progetti su quell’area. Voglio ringraziare gli uffici per il grande lavoro fatto sotto l’attenta guida del geometra Alessandro Monfredini, responsabile dell’area tecnica».

«Comunità Montana Valli del Verbano è venuta incontro alle nostre esigenze impegnandosi in un’opera che, per oggettive mancanze tecniche e di risorse, la nostra amministrazione avrebbe faticato a fare – commenta Nora Sahnane, prima cittadina dei Curiglia con Monteviasco -. Questa opera è fondamentale per la sicurezza e permetterà ai mezzi di soccorso di raggiungere la frazione. L’esigenza, seppur già nota e sollecitata anche dai residenti, si è resa manifestamente non più rimandabile a seguito di un intervento di soccorso sanitario presso la frazione. I due nuovi ponti cambieranno in meglio la vita dei residenti e non intaccheranno minimamente l’autenticità ed unicità del borgo che saranno preservate da un accesso regolato per i veicoli ad uso privato. È un impegno importante da parte di Comunità Montana che punta ad una riqualificazione più generale dell’area e nella quale si inserisce anche l’intervento di recupero dei Mulini – conclude Sahnane -. Impegno che non può essere che salutato positivamente da turisti e residenti».

Soddisfazione anche per alcuni dei residenti presenti all’illustrazione del progetto, che hanno sottolineato l’importanza di gettare ponti di comunicazione e cooperazione tra chi amministra la cosa pubblica e dà sostegno alle popolazioni delle aree interne o “marginali” e le persone che le abitano.

«Questo avviene con la volontà politica dell’ente pubblico di creare le necessarie infrastrutture, mentre gli abitanti cooperano, con una cittadinanza attiva e consapevole, a vigilare sul territorio e a dare indicazioni utili affinché’ gli importanti investimenti pubblici valorizzino al meglio il loro ambiente e le notevoli possibilità di sviluppo e di crescita sociale – fanno sapere -. L’incontro che si è tenuto in Comunità Montana con i rappresentanti degli abitanti della frazione Piero è stato vissuto in questo modo, e l’attenzione della Comunità Montana, ma soprattutto la capacità di concretizzare una visione chiara con progetti a breve termine, ha dato una forte spinta alla motivazione della piccola, ma coesa e molto attiva comunità locale del borgo.  Piero – sottolineano – si trova in Val Veddasca, SIC della Rete Natura 2000 e Riserva MAB dell’Unesco, proprio nel cuore della valle e lungo le rive del torrente Giona. L’ attività agricola locale offre formaggi tipici da animali allevati al pascolo libero e l’accoglienza turistica nel borgo, meta di escursionismo attento e amante della natura, è punto tappa del Sentiero Italia del CAI e pone in primo piano la valorizzazione dei prodotti tipici. Con 20 residenti, tra cui giovani studenti e bambine in età scolare, e una trentina di abitanti con seconde case, italiani e dall’estero, Piero tiene viva la sua storia.  E con un breve percorso dal borgo, si raggiungono i famosi Mulini di Piero (oggetto a breve di un altro intervento della nostra Comunità Montana) e ha tutte le caratteristiche per divenire scintilla di crescita sostenibile di una vasta area montana e zona di laghi, dal pregio naturalistico e storico indiscutibile».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Maggio 2023
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