Torna il VaresEstense Festival tra lirica e prosa, Nardi: “Pochi fondi, per il futuro speriamo in un sostegno maggiore”
Ci sarà l'omaggio a Verdi e Menotti, ma anche l'esibizione dell'Orchestra Canova. La presentazione della manifestazione a Palazzo Estense dove la direttrice del festival ha sottolineato le difficoltà di questa sesta edizione
La musica lirica e la prosa sono le protagonista del “VaresEstense – Festival Menotti” che torna nella Città Giardino per la sua sesta edizione, con quattordici appuntamenti per un mese e mezzo di programmazione. «Un’edizione che abbiamo organizzato con estrema fatica, ma con grande dedizione e professionalità. Lavoriamo con l’idea di riportare la produzione lirica in città e di omaggiare un grande artistica come Gian Carlo Menotti», racconta Serena Nardi, fondatrice e direttrice del festival che si terrà dal 25 maggio al 15 giugno e con tre momenti clou.
La presentazione, venerdì 12 maggio nella Sala Matrimoni del comune di Varese, dove gli organizzatori del festival non hanno nascosto l’amarezza che li ha accompagnati nell’organizzare questa edizione dell’evento: «Non è stato facile organizzare questa edizione perché le risorse sono sempre poche e vengono dimezzate. – spiega Serena Zanardi –. Sono molto delusa da tante situazioni che ritengo poco costruttive per la comunità culturale varesina e spero che in futuro ci sia un supporto maggiore da parte di tutte le istituzioni». Alla conferenza stampa non erano presenti rappresentanti dell’amministrazione comunale, è intervenuto il consigliere regionale Emanuele Monti. Il festival, come sottolineato nel comunicato stampa, è realizzato con il Comune di Varese, Regione Lombardia, in collaborazione con Fondazione Cariplo, Fondazione Comunitaria del Varesotto, Camera di Commercio, Provincia di Varese.
Nel suo intervento Serena Nardi ha spiegato: «Credo che manchi una visione, oggi la cultura è impresa. Ci sono piccole città di provincia che grazie a festival come questo attirano ogni anno migliaia di visitatori. Varese ha già una sua memoria culturale, tra fine ‘700 e inizio 900’ era una delle principali realtà nazionali nel campo della lirica, seconda solo alla Scala di Milano e questa è una grande peculiarità. In molte amministrazioni c’è un capitolo di spesa dedicato solo per i festival come il nostro, mentre noi ci troviamo ad avere poche risorse. Penso a realtà come Cremona, Novara, Pavia o molte altre provincie dove vengono destinati fondi che hanno una grande disparità rispetto ai nostri», continua Serena Nardi.
Accanto a lei, Enrico Pagano, direttore dell’Orchestra Canova fondata nel 2014 che coinvolge giovani musicisti da tutta la Lombardia e che ha l’aspirazione di diventare l’orchestra stabile della città di Varese: «La cultura è qualcosa su cui vale la pena investire. Togliere fondi a realtà come la nostra significa non dare dignità al lavoro che potremmo svolgere e svolgiamo. Spero che quello di questa orchestra non sia un progetto che deve andare a morire», conclude.
Il programma del festival resta comunque un momento dedicato alla lirica, della prosa, passando per la musica classica, la letteratura e i percorsi formativi con diversi appuntamenti che si snodano in diverse date. Partendo proprio dall‘Orchestra Canova che quest’anno si esibirà il 24 giugno a Villa Toeplitz sarà in scena con l’opera “Il Telefono” di Gian Carlo Menotti, una delle pagine più celebri e iconiche del grande compositore varesino. Ad introdurre la riproposta della messinscena, e a chiudere il festival il 15 luglio, il grande musicologo, scrittore e direttore d’orchestra Francesco Maria Colombo ci racconterà il “suo” Gian Carlo Menotti e consegnerà il Premio Menotti al più promettente musicista varesino.
Rispetti a quest’ultimo punto infatti, il festival vede il coinvolgimento degli studenti del Liceo Musicale Manzoni di Varese, grazie al progetto “InOpera Studio”, come raccontato anche dal professore Massimiliano Broglia: in scena frammenti dell’opera barocca Dido and Aeneas di H. Purcell che vedrà in scena la classe di canto lirico seguita da Massimiliano Broglia, Paolo Tron e Serena Nardi. L’esordio del festival è lasciato a due appuntamenti con i giovani. Si comincerà il 25 maggio alle ore 21.00 al Teatro Nuovo, con lo spettacolo degli allievi di Scuola Teatro Varese di Giorni Dispari Teatro, che presenteranno uno studio teatrale dal titolo About Shakespeare.
GLI ALTRI APPUNTAMENTI
«Continuiamo l’omaggio alla più grande figura varesina del panorama musicale e lirico internazionale: Gian Carlo Menotti. La recente e fortunata messinscena de “Il telefono e La medium”, che ha debuttato a Varese e poi replicato al Teatro Dal Verme di Milano e alla Fondazione Fraschini di Pavia, ha avviato un fondamentale percorso di riscoperta del grande compositore. Ma quest’anno, per la prima volta dal 2017 finalmente proponiamo Giuseppe Verdi: sarà, infatti, La Traviata l’evento lirico del festival con appuntamento per il 30 giugno alla fontana dei Giardini Estensi», spiega Nardi, sottolineando che sarà una versione “varesina” della grande opera.
Del glorioso passato musicale di Varese si parlerà invece il 14 giugno al Salone Estense, con lo scrittore varesino Bruno Belli, grande esperto della storia operistica della città e del fu Teatro Sociale, il quale intratterrà il pubblico con un intervento di presentazione de La Traviata e con un approfondimento dedicato al rapporto tra Verdi e Varese.
Tanti gli ospiti illustri di questo Festival: in primis il grande musicista e direttore d’orchestra Ottavio Dantone, uno dei clavicembalisti più famosi al mondo, che suonerà al clavicembalo con un programma di rara bellezza (sabato 17 giugno ore 21.00, Chiesa Santo Stefano di Velate).
Il 23 giugno sarà ospite del festival il famoso musicologo, scrittore ed esperto di lirica Alberto Mattioli, con la presentazione del suo recente libro “Gran Teatro Italia – Viaggio sentimentale nel paese del melodramma” (Ed. Garzanti). Il 25 giugno appuntamento con il docente di storia ed estetica della musica e scrittore prof. Attilio Piovano, che presenterà al pianoforte, in un prezioso e curioso reading-concerto, il suo libro “L’uomo del Metro'”. Come tutti gli anni verrà dato spazio all’importante casa di edizioni musicali made in Varese, Edizioni Zecchini, che presenterà alcune nuove pubblicazioni dedicate alla musica.
Spazio alla figura femminile: l’8 giugno alla Sala Convegni di Villa Recalcati un incontro dedicato alla Violenza sulle donne a cura di Mariella Meucci con la mostra “L’ossessione e l’amore malato”; il 15 giugno, sempre a Villa Recalcati, l’incontro con la fisica Gabriella Greison che presenterà il suo libro “Ogni cosa è collegata” (Ed. Mondadori); dal 14 al 15 luglio si terrà il Workshop di perfezionamento dell’uso della voce per cantanti lirici e attori a cura della prof.ssa Vittoria Licari, già docente di canto al Conservatorio di Milano.
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