Tripudio Eolo-Kometa: a Campo Imperatore vince Davide Bais
Il corridore trentino regala il secondo successo al Giro per la formazione varesina sul traguardo abruzzese. Per lui anche la maglia della montagna. Battuti i compagni di fuga Vacek e Petilli
Sulla seconda salita del Giro d’Italia è un trionfo per la Eolo-Kometa: a due anni dal successo di Lorenzo Fortunato in cima allo Zoncolan, tocca a Davide Bais centrare una tappa della corsa rosa con addosso la maglia del team di matrice varesotta. (foto: Giro d’Italia)
Una vittoria che premia la sua categoria, quella degli attaccanti coraggiosi: il corridore trentino è infatti uno specialista delle fughe e non poteva che conquistare in questa maniera la prima vittoria da professionista della sua carriera. Un obiettivo centrato dopo oltre 200 chilometri di fuga insieme ai due compagni d’avventura il ceco Karel Vacek (Corratec) e il lecchese Simone Petilli (Intermarché), battuti sul traguardo di Campo Imperatore, a 2100 metri di quota in provincia dell’Aquila.
Tutti e tre avrebbero meritato il successo: Petilli è apparso il più agile in salita, Vacek è sembrato sul punto di staccarsi ma ha rilanciato, Bais è arrivato in cima più regolare. E quando lo scalatore della Intermarché ha provato lo scatto, il trentino della Eolo ha risposto con la gamba migliore, sorpassando Petilli e mettendo diversi metri di margine tra sé e gli altri tanto da poter alzare le braccia.
Braccia che da questa sera saranno fasciate da un maglia azzurra che non è quella della Eolo-Kometa, bensì quella del leader della classifica degli scalatori. Bais infatti ha fatto incetta di punti sulle salite di giornata e con quelli “di prima categoria” guadagnati a Campo Imperatore si è preso anche il simbolo di leader delle montagne. Una vittoria nella vittoria che premia il lavoro, l’intraprendenza e la tattica della squadra diretta da Ivan Basso, sempre tra le principali protagoniste in questa prima settimana di Giro. E, siamo certi, anche delle prossime due.
Se la giornata è stata trionfale per chi è arrivato davanti, i tifosi che si aspettavano le mosse dei big sono rimasti delusi. Buon per Bais, naturalmente, ma il gruppo dei migliori non ha dato battaglia preferendo salire compatto verso Campo Imperatore senza neppure cercare un allungo. Male, pensando a quanto è accaduto anche nel 2022 quando solo l’ultima salita dell’ultima tappa ha visto accendere le polveri: speriamo che l’andazzo non sia lo stesso. Vero che alcuni corridori (Evenepoel su tutti, ma non solo) sono reduci da cadute e problemi, ma la giustificazione è un po’ debole. Tanto più che domani, sabato 13, la Terni-Fossombrone non è una frazione di quelle dure o pericolose.
A ringraziare della situazione è la DSM della maglia rosa Andreas Leknessund che supera indenne una frazione potenzialmente pericolosa e mantiene il simbolo del primato. Non durerà per sempre, ma intanto la rosa è loro.
GIRO D’ITALIA SU VARESENEWS – In collaborazione con Eprom Solutions, Finazzi Serramenti, Ottica Nicora
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