Truffa del “falso nipote”, due arresti in Canton Ticino

In manette un 19enne ceco e un 47enne italiano, fermato in collaborazione con la Questura di Varese. La Polizia Cantonale segnala l'aumento di questo tipo di reato: i consigli per evitare il raggiro.

Polizia cantonale

Due persone sono state arrestate nel giro di pochi giorni in Canton Ticino con accuse simili ma nell’ambito di due inchieste distinte, legate alle cosiddette truffe “del falso nipote” attuate nella zona del Sottoceneri. Si tratta di un giovane cittadino della Repubblica Ceca, 19 anni, e di un 47enne italiano residente in Piemonte, entrambi sospettati per questo reato.

La modalità di questo genere di raggiro è la stessa segnalata nel passato: in questi casi gli autori della truffa si spacciavano per medici o agenti di polizia e contattavano alcune persone, con insistenza, richiedendo una importante somma di denaro. Soldi che sarebbero dovuti servire a coprire le cure di un congiunto stretto (il “falso nipote” per l’appunto) che nel racconto dei truffatori sarebbe stato affetto da una grave malattia o incorso in un incidente stradale. Per riuscire nell’intento i malviventi facevano leva sullo scarso tempo a disposizione vista la serietà della situazione prospettata: una pressione che spesso ha tratto in inganno le vittime del raggiro, pronte a consegnare denaro e averi.

Il 19enne è sospettato di aver preso parte a una truffa nella zona di Lugano ed è stato fermato martedì scorso; risale invece a venerdì l’arresto dell’italiano accusato di tre diverse truffe avvenute nel Luganese e nel Mendrisiotto che avrebbero fruttato un bottino di alcune decine di migliaia di franchi.

Le indagini sono state condotte dalla Polizia Cantonale in collaborazione con di quelle cittadine di Lugano e Mendrisio; importanti anche alcune segnalazioni da parte dei cittadini. Per quanto riguarda il fermo del 47enne piemontese, gli inquirenti ticinesi hanno collaborato in modo fondamentale anche con gli uomini della Questura di Varese. Le ipotesi di reato sono quelle di truffa aggravata ed entrata illegale. Entrambe le inchieste sono coordinate dal Procuratore pubblico Simone Barca.

I CONSIGLI DELLA POLIZIA CANTONALE

La Polizia Cantonale avvisa che questo genere di truffe è in aumento su tutto il territorio ticinese e ha diramato alcuni consigli per evitare di incappare in questo genere di raggiro.

  • Siate sempre diffidenti quando ricevete chiamate con richieste di denaro.
  • Non citate mai il nome dei vostri parenti al telefono. Specificate che in casi d’emergenza dovete dapprima consultarvi con qualcun altro e interrompete subito la conversazione telefonica. Poi contattate un parente che conoscete bene e di cui vi fidate e con lui/lei verificate le informazioni.
  • Non consegnate mai denaro o oggetti di valore a sconosciuti.
  • Non date a nessuno informazioni sui vostri averi, né su quelli che tenete in casa né su quelli che avete in banca.
  • Se una chiamata vi sembra sospetta informate subito la polizia, telefonando al 117 (numero d’emergenza).
  • Informate i vostri parenti e conoscenti e sensibilizzateli dell’esistenza di questo tipo di truffa.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Maggio 2023
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