Varese retrocesso, Porro: “Amarezza profonda”. Della società non parla nessuno
L'allenatore biancorosso parla per tutti al termine della sconfitta di Carate Brianza, ma fanno rumore le mancate parole dei dirigenti. Fanno festa Melosi e Borghetti
PLAYOUT: FOLGORE CARATESE – VARESE 2-0, IL COMMENTO DEI PROTAGONISTI
Termina la partita, festeggia la Folgore Caratese, piange il Varese. Ma dopo il primo pesante sentimento a seguito del triplice fischio finale, in sala stampa dello stadio di Carate Brianza si presentano i protagonisti delle due squadre. O meglio, di una. Perché se per la Folgore, giustamente, c’è un viavai di allenatori, giocatori e dirigenti, per il Varese si presenta solo Gianluca Porro, l’allenatore, accompagnato dal vicepresidente Stefano Pertile – che almeno ci mette la faccia – e nessun altro. Né uno dello staff tecnico, né un giocatore, tanto meno un membro della società. Solo Porro, visibilmente commosso per un risultato che lui non avrebbe meritato, ma del quale si fa pienamente carico, anche oltre le sue pecche.
GIANLUCA PORRO (Allenatore Varese): È complicato trovare le parole per esprimere l’amarezza profonda che sentiamo tutti. Le scuse possono anche essere interpretate male, perché potrebbero dirci che avremmo dovuto pensarci prima. Quello che dovevamo fatto non lo abbiamo fatto nel corso della stagione, non solo oggi, che c’erano tante incognite che hanno inciso negativamente. Non abbiamo fatto abbastanza per l’unico risultato che serviva per salvarsi. Abbiamo fatto una buonissima fase difensiva, ma è difficilissimo fare un’analisi tattica, ma prodotto troppo poco per vincere. Ci dispiace per la gente che anche oggi ci ha sostenuto, a livello che non si riesce a comprendere. Un anno fa erano lacrime di gioia a Sanremo, oggi invece sono di tristezza per la retrocessione. Ho cercato di fare con i ragazzi questa impresa ma non è stata sufficiente.
PORRO 2 – È Venuta fuori la partita che abbiamo preparato, ma non bisognava essere scienziati per immaginarla così. Sinceramente eravamo giusti, ma mentalmente è mancata la libertà dai condizionamenti esterni che doveva permetterci di fare meglio. È difficilissimo pensare al futuro, con Varese ho un legame profondo e al cuore non si comanda. Ma è prematuro pensare ora a questi ragionamenti
GIULIANO MELOSI (Allenatore Folgore Caratese): La nostra è stata una grande prestazione, il Varese non ha mai tirato in porta. Abbiamo sempre cercato di non difenderci ma attaccare e cercare di fare nostri avversari. Alla fine sono stato fortunato sui cambi ma il merito è dei ragazzi. In una partita del genere i miei sono stati perfetti, tutti giovani, e contro una squadra di grandi nomi abbiamo fatto una grande partita. Meritavamo di salvarci e ci siamo salvati. Sono legato al Varese, l’ho portato in Serie D, mi hanno cacciato in malo modo, ma la ruota gira e oggi sono stato fortunato. Mi spiace però per la retrocessione.
MAURO BORGHETTI (Direttore Sportivo Folgore Caratese): Non avevo dubbi sulla professionalità di questi ragazzi. Eravamo una squadra giovane ed economica, rispetto all’anno scorso non era rimasto praticamente nessuno e abbiamo anche perso due pedine importanti per infortunio. Oggi credo che siano stati ragazzi nel non far tirare in porta il Varese. Non bisognava ragionare sul pari perché diventava pericoloso e per noi i due gol l’hanno fatta finire in maniera trionfale. Abbiamo portato in porto in nostro obiettivo e siamo contenti. Io a Varese ho giocato tanto, ho vinto un campionato, e mi è rimasto tanto dentro.
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