10 consigli e qualche romanzo da leggere per l’estate dei miei studenti

Qualche romanzo da leggere. L’estate è sicuramente l’occasione migliore per indurre gli studenti alla lettura di libri. Anche durante l’anno ci provo, magari nelle vacanze di Natale o di Pasqua, ma si è comunque all’interno della didattica e dell’anno scolastico, con scadenze e verifiche di molte materie al rientro: il tempo e l’attenzione possono venire facilmente a mancare. Sui due mesi estivi ho più possibilità di avvicinarli alla lettura, e al piacere che ne può derivare. Ho dato 3 libri contemporanei.

Il primo è italiano: “Cose che nessuno sa” di Alessandro D’Avenia, che lo ha pubblicato dopo il grande successo di “Bianca come il latte, rossa come il sangue”.
Il secondo è dell’americano Matthew Pearl e s’intitola “Il Circolo Dante”: nella Boston degli anni ’60 del 1800, alcuni poeti di fama nazionale stanno preparando la prima traduzione in americano della Divina Commedia (e questa parte è storia vera). Nel frattempo, però, avvengono misteriosi delitti e tutti gli omicidi hanno un aspetto in comune: sembrano essere ispirati alle punizioni presenti nell’Inferno di Dante.
Il terzo è davvero tra i romanzi più belli che abbia mai letto, e lo rileggerò ancora volentieri: “L’ombra del vento”, dello spagnolo Carlos Ruiz Zafón. Un libro di intrighi e di personaggi oscuri nella Barcellona del 1945.

Ma non ci sono solo libri da leggere nei miei compiti estivi. Come successo in altre annate, lascio anche 10 consigli utili da provare a mettere in pratica tra giugno e fine agosto.
10 consigli…di esperienze, sentimenti e priorità.
1. Leggete anche altri libri, non per dovere. Più leggete, più sapete pensare. Più sapete pensare, più siete liberi.
2. Almeno una volta, guardate in silenzio la vostra persona amata addormentarsi di fianco a voi. Se non avete una persona amata, passate al punto 3!
3. Osservate un tramonto, quando il sole si adagia sull’orizzonte. Sentitevi parte di uno spettacolo che ogni giorno ha la speranza certa di rinascere.
4. Chiedete al vostro migliore amico, guardandolo negli occhi, come sta e quali sogni ha per il futuro.
5. Provate a gustare un piatto tipico del luogo dove siete in vacanza: anche questa è una forma di conoscenza.
6. Come sosteneva Einstein, “l’immaginazione è più importante della conoscenza”: se siete al mare, osservate l’alba mattutina e sperimentate “il tremolar de la marina” (Purgatorio, I, 117); a me quegli specchietti di luce riflessa sulle onde calme fanno pensare alla strada che conduce al Paradiso…e a voi?
7. Siate allegri, ma non banali; circondatevi di persone allegre, ma non superficiali; e condividete la vostra allegria con chi ne ha bisogno.
8. Fermatevi a parlare qualche minuto per strada con un senzatetto. L’umanità progredisce solo con la solidarietà.
9. Disintossicatevi dai cellulari. Provate a spegnerlo per una settimana, o almeno disattivate social e internet per una settimana. All’inizio non sarà facile, ma alla fine vi sentirete meglio.
10. Oziate per un giorno intero, so che non vi riuscirà difficile…Ma ogni tanto annoiarsi serve a ripartire con più forza di volontà.

E a voi, quale libro e quale consiglio piace di più?
Il prof ora va in vacanza, e così anche la sua rubrìca. Ci rivediamo, magari, a settembre!

Alberto Introini, dopo aver insegnato in vari licei della provincia di Varese, dal 2008 è docente di Italiano e Storia presso l’Istituto Elvetico di Lugano (Svizzera). Ha due lauree, in Lettere-Filosofia (2002, Università Statale di Milano) e in Storia (2022, Università di Zugo, Svizzera). Iscritto dal 2004 all’Ordine dei Giornalisti di Milano, ha pubblicato 4 libri. Partecipa come relatore o moderatore a diversi eventi culturali nel nord Italia. La sua rubrica settimanale “Il prof tra i banchi” tratterà argomenti di scuola, didattica e formazione, commentando le notizie di attualità che si susseguiranno nel corso delle settimane.

Foto di Joe da Pixabay

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Prof. Alberto Introini
Docente e scrittore
@intro.prof