All’oratorio estivo cresce la nuova comunità di Bardello con Malgesso e Bregano
Per la prima volta, l'oratorio estivo della parrocchia I Tre Campanili accoglie bambini e ragazzi dello stesso comune. Per il parroco è un'occasione di crescita civica e religiosa
All’oratorio estivo cresce una nuova comunità. Da tempo, la parrocchia di Malgesso già comprendeva Bardello e Bregano. Dopo il referendum, anche a livello amministrativo è nato un nuovo comune e con il voto del 12 giugno scorso, il comune di Bardello con Malgesso e Bregano ha iniziato la sua storia.
Per Don Fabrizio Borsani, parrocco della comunità pastorale Tre campanili, l’oratorio estivo è l’occasione per dare impulso all’Unione: « Con i ragazzi è molto semplice – commenta il parroco – loro non hanno retaggi o abitudini da cambiare e sono aperti al cambiamento. È bello perchè sono interessati, fanno tante domande ed è gratificante vedere come siano disposti ad accogliere la nuova storia del loro paese. All’inizio erano un po’ perplessi, ritrovarsi tutti insieme all’oratorio di Malgesso pur provenendo da Bardello o Bregano, ma insieme ragioniamo sulle novità e il risultato è entusiasmante».
L’oratorio estivo, dunque, come occasione per far crescere il senso di comunità allargata: « L’oratorio estivo mantiene la sua formula tradizionale con giochi, laboratori e preghiera, ma inserisce anche momenti di riflessione sulla nuova realtà amministrativa grazie alla presenza dell’amministrazione, dei servizi sociali e della Protezione civile che ci accompagna nelle gite esterne. Stiamo esplorando il territorio che ci circonda : le ghiacciaie, Biandronno ma anche l’oratorio di Bardello che fa parte della comunità».
Per sei settimane, una quarantina di animatori, studenti delle scuole superiori, sotto la guida dell’educatrice Rosalba Bonetti accolgono e seguono 250 bambini e ragazzi delle scuole primarie e delle medie. Sono studenti di comprensivi differenti dato che Bardello e Malgesso appartengono a diversi istituti, ma tutti trovano nella comunità pastorale l’unità della loro comunità: « È una crescita che accompagniamo sia dal punto di vista civico sia religioso. Ma anche i momenti di preghierà sono occasioni per affrontare i temi della relazione, diventata così delicata dopo a pandemia. In oratorio ci sono anche ragazzini di altre religioni che non partecipano ai momenti di preghiera. Insieme affrontiamo i temi del rispetto e della convivenza piena al di là delle diversità».
In un mese e mezzo di oratorio, oltre alle attività giornaliere di gioco, laboratori e preghiere ci sono le gite: «ogni settimana una uscita in piscina a Gavirate – racconta don Fabrizio – e una gita in montagna, in parchi acquatici, in paese limitrofi come Biandronno, per conoscere la natura e le attività culturali. Facciamo laboratori di cucina, creta, disegno su magliette, braccialetti con perle e cordoncini, uscite di bici…»
«Le attività vengono svolte nell’attenzione dei ragazzi – commenta ancora don Fabrizio – per noi non sono mai dei numeri o degli utenti, ma sempre dei ragazzi con la loro storia famigliare e soprattutto umana. Ogni gruppo di animatori li segue durante la giornata e gli educatori li conoscono avendo un costante rapporto con le famiglie. Nelle attività proposte cerchiamo di trasmettere alcuni valori: rispetto, accoglienza, fraternità, unione sana di squadra, momento quotidiano di riflessione. Non manca la valorizzazione delle inclinazioni di ogni singolo ragazzo: gioco, ballo, attività manuale, ecc. ».
Al termine delle sei settimane, gli animatori, studenti delle superiori, e una decina di ragazzi della scuola media partiranno per una settimana di vacanza insieme a Bolzano. Saranno in una casa in autogestione con l’aiuto di alcuni papà per stare insieme, fare gite e giochi in un percorso di crescita personale e spirituale: « È un’esperienza che ci dà soddisfazione – commenta il parroco – è bello vederli diventare grandi in un percorso che permette di conoscere e accogliere anche le diversità. Anche nell’oratorio estivo si cresce come comunità civica».
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