Arriva il pronto intervento sociale, i City Angels di Varese si alleano con Spi Cgil per le emergenze in città
Una evoluzione dell’attività dei “baschi blu” possibile grazie al sostegno del gruppo pensionati Cgil, ma anche alla disponibilità di alcune associazioni nello stilare un protocollo
Non solo Pronto Soccorso per chi ha emergenze di tipo fisico: arriva il pronto intervento sociale dei City Angels di Varese, che per affrontare le emergenze della città si alleano con Spi Cgil, che fa da sostegno morale ed economico all’iniziativa.
Una evoluzione dell’attività dei “baschi blu” possibile grazie al sostegno del gruppo pensionati Cgil, ma anche alla disponibilità di alcune associazioni nello stilare un protocollo che possa rendere più efficace ed efficiente il loro lavoro, che dalla pandemia hanno reso ancora più stretta l collaborazione con Comune di Varese e Croce Rossa.
L’iniziativa mira ad allargare la fascia degli interventi emergenziali in supporto delle persone in difficoltà sociale ed economica, mettendo in campo operatori specializzati e figure professionali specifiche per la gestione dei casi complessi di grave marginalità, che possono essere individuati ad esempio da segnalazioni di cittadini, associazioni o Forze dell’ordine, e che necessitano di un intervento immediato di natura emergenziale, in attesa della vera e propria presa in carico da parte dei Servizi Sociali.
L’iniziativa è stata presentata nella mattina di martedì 20 giugno a Palazzo Estense dall’assessore Roberto Molinari, dal segretario Spi Cgil Dino Zampieri e dal coordinatore dei City Angels della provincia di Varese Andrea Menegotto: «Lo scopo del progetto, che è possibile realizzare grazie al generoso contributo di Spi Cgil – ha spiegato Andrea Menegotto – è dare una maggiore strutturazione e forma, attraverso metodi di approccio consolidati e protocolli operativi, ai nostri interventi in emergenza, quando siamo chiamati a operare su situazioni che si creano in ambito sociale per diverse ragioni e che, se non gestite con immediatezza, potrebbero condurre a serie problematiche relative all’incolumità psico-fisica della persona».
La proposta di creare protocolli, già in essere con il comune di Varese e con Croce Rossa, verrà quindi estesa a tutte le associazioni con cui i City Angels lavorano a seconda delle emergenze come ad esempio Arcigay, che ha già avuto modo di lavorare con i “baschi blu” in occasione di emergenze che coinvolgevano persone “lasciate per strada” a causa della loro identità di genere.
«Questo è un progetto sperimentale, in vista del momento in cui i comuni siano investiti ufficialmente a rispondere a queste emergenze, cosa che sta per avvenire– ha spiegato Roberto Molinari, assessore ai servizi sociali del comune di Varese – In questo modo abbiamo solo anticipato questo tipo di attività, così da poter raccogliere per tempo elementi utili a strutturare il servizio. Spi Cgil ha confermato di avere grande sensibilità; i City Angels hanno dimostrato sul campo serietà ed efficacia nel dare risposte e la Croce rossa mette a disposizione le sue professionalità: abbiamo quindi una rete straordinaria che vede pubblico, sociale e volontariato collaborare concretamente».
«Il nostro supporto è in termini sia economici che organizzativi – ha sottolineato infine Dino Zampieri, segretario Spi Cgil Varese -S i trattDa qualche anno già siamo contattati dall’assessorato, soprattutto durante la pandemia che è stato un momento di grande difficoltà e isolamento, e la nostra prima risposta è innanzitutto si. È un progetto in cui crediamo, dal momento che tra i nostri obiettivi e principi fondativi ci sono i valori di solidarietà e sostegno a favore delle persone emarginate. E lo facciamo anche in vista di nuovi problemi all’orizzonte, come quelli legati alla casa».
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