Bino: “Vorrei una Serie A tutta italiana. Mastini al primo livello con un piano triennale”

Lunga intervista al presidente giallonero in diretta su VareseNews in vista della prossima stagione. Comunicazione: via al canale Youtube della società

«Scegliere di disputare la ALPS Hockey League in questo momento avrebbe avuto un doppio problema. Il primo finanziario perché è un campionato che costa tre volte l’IHL, il secondo legato alle persone. Disputare la ALPS significherebbe mettere da parte tutti quei giocatori-lavoratori, legati alla nostra maglia, che ci hanno permesso di conquistare le vittorie della stagione scorsa. Non potrebbero disputare un campionato simile e saremmo costretti a non confermarli in squadra.

«Noi abbiamo invece iniziato un percorso triennale, cominciato nel 2022-23, che ci permetterà di inserire gradualmente in rosa giocatori più giovani – già quest’estate ne ingaggeremo di molto forti – e di arrivare in questo arco temporale a disputare la ALPS. O, meglio ancora, una Serie A unica italiana come era un tempo, quando molti di noi si sono innamorati dell’hockey con il Varese protagonista».

Carlo Bino, presidente dei Mastini Varese, ha spiegato una volta per tutte il motivo per cui la società giallonera ha deciso di non disputare il massimo campionato tricolore (la ALPS), seppure mescolato con squadre straniere, una scelta che è stata chiara fin da subito. Fin dalla sera in cui Vanetti e compagni hanno sconfitto il Caldaro in Gara7 conquistando la vittoria della IHL da aggiungere alla Coppa Italia, due titoli che andranno difesi nella prossima stagione.

«Ci proveremo e lo faremo in modo diverso – ha spiegato Bino – con il nuovo allenatore Niklas Czarnecki che proviene dalla Svezia. Sul coach io e Matteo (Malfatti ndr) abbiamo avuto fin da subito ottime referenze; ha una bella esperienza per aver allenato nelle due principali categorie del suo Paese, arriva da una scuola hockeystica importante, quella scandinava, cui anche altre società più importanti della nostra si sono rivolte. E, a 57 anni, ha ancora tanta volontà di rimettersi in gioco venendo in Italia».

All’intervista odierna, condotta dal nostro Damiano Franzetti, ha preso parte anche Alessia Mathlouthi di Yop, l’agenzia varesina che affianca la società per quanto riguarda l’ampio comparto della comunicazione. Alessia è entrata nei dettagli della pre-campagna abbonamenti lanciata proprio oggi dai Mastini (QUI l’articolo) oltre ad annunciare l’apertura del nuovo canale Youtube del club inaugurato dal documentario “Emozioni Giallonere” nel quale i giocatori ripercorrono le emozioni della stagione passata.

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Pubblicato il 22 Giugno 2023
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da gokusayan123

    Non sono per nulla d’accordo con questo Bino! Non partecipare Alps League è un grave errore! Ovvio che costa, ci vorrebbe un Presidente forte economicamente. Bino ha un piccolo negozio di casalinghi, insomma ma poi questo Bino che esperienze ha di Hockey di gestione di squadra? Sono deluso e sconcertato ! Ci vuole un Presidente competente e con i fondi!

    1. Damiano Franzetti
      Scritto da Damiano Franzetti

      Il negozio di cui parla è della moglie. Carlo Bino è manager in un’azienda che commercializza tessuti. Ed è presidente da un anno, non da oggi…

      1. Avatar
        Scritto da gokusayan123

        Caro Signor Franzetti, non penso lei sia la balia di Bino, detto questo, se lei legge bene, ho parlato di potere economico, potere che manca in tutto!, guardi il mio macellaio di paese che stimo molto, ha molto piu potere economico, chissà magari lo convinco a fare il presidente! ovvio scherzo! oltre a potere econ. (che il mio macellaio ha per davvero) ci vuole conoscenza di Hockey di gestione squadre e personale e se davvero si vuole bene all’Hockey Varese si lascia perdere! ma tutto ricade nell’apparire! “mi sun il Presidente!” arroganza e vanità! lasciate stare e se volete bene allo sport fate presidere chi ne capisce e può fare qualcosa per la squadra e non farla rinunciare a campionati perchè non si ha soldi!

        1. Damiano Franzetti
          Scritto da Damiano Franzetti

          Non sono la balia di nessuno ma lei dava un’informazione sbagliata sulla professione di Bino e ho puntualizzato la cosa anche a beneficio degli altri lettori. Detto questo, tutti sono criticabili, e stia tranquillo che se l’HCMV sbaglierà le scelte non mancheremo di sottolinearlo. Poi ognuno può pensarla come vuole ma in questo momento Bino in un anno di presidenza ha vinto due trofei (su due disponibili): mi pare che i fatti vadano oltre al voler apparire.
          Per quanto riguarda il potere economico, saremmo tutti contenti se arrivasse il magnate di turno ma non ho sentore di notizie di questo tipo.
          Buona giornata.

  2. Avatar
    Scritto da GrandeFratello

    Premetto che sono molto contento e grato alla società di quanto fatto l’anno scorso. Ci vorrebbe, però, anche qualche voce critica nei confronti della società. Forte sconto per gli abbonati? Prendete il prezzo per la curva: con l’abbonamento si pagano l’equivalente di 12 e qualcosa partite per vederne 14 (gli eventuali playoff sono extra anche per gli abbonati). Senza “forte” sconto cosa si pagava? E poi, vogliamo parlare del giochino dei prezzi dei biglietti dell’anno scorso? Ad ogni turno passato aumentavano di un paio di euro a partita. E questo sapendo di avere il sold-out praticamente certo…

  3. Avatar
    Scritto da GrandeFratello

    Aggiungo: Devèze se ne andato perché gli era stata promessa l’ALPS in caso di vittoria. Poi ci raccontano che non è mai stata presa in considerazione a causa degli alti costi e del dover rinunciare ad alcuni giocatori. Allora, se lo sapevano prima, perché non essere chiari almeno con i tesserati? Desautels che se ne va in TERZA lega tedesca, la definite scelta di vita? Secondo me anche a lui era stato promesso qualcosa che non è arrivato.

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