Busto Arsizio intitola una piazza a Lucio Flauto, pioniere della tv privata in Italia
A 36 anni dalla scomparsa del presentatore e showman bustocco la città gli rende omaggio innalzandolo nel pantheon dei grandi personaggi della tv commerciale italiana
Dopo un lungo percorso burocratico finalmente Busto Arsizio dedica una piazza al suo concittadino illustre Lucio Flauto, uno dei pionieri della tv privata italiana via etere nata proprio qui, a metà degli anni ’70, negli studi di via per Busto dove nacque Tele Altomilanese. Nato nel 1930 e scomparso 36 anni fa, insieme al luinese Renzo Villa ed Enzo Tortora avviò un’esperienza che ha fatto la storia della tv.
Alla presenza del sindaco Emanuele Antonelli, delle figlie Elena e Lisa e di un centinaio di persone affezionate a quell’epoca d’oro della televisione è stata scoperta l’epigrafe che dedica la piazza interna del complesso La Residenza del Conte ad un uomo che ha attraversato diverse ere del cinema, del teatro e della televisione italiana.
«Flauto ha insegnato agli italiani cosa significa divertirsi – ha ricordato il giornalista di Antenna 3 Stefano Golfari – sin dai tempi in cui animava le serate nei locali di Alassio con la sua “Gran Cagnara”». Erano gli anni ’50 e l’Italia aveva riscoperto la leggerezza dopo gli anni bui della guerra e del fascismo e dopo quelli difficili della ricostruzione.
Poi sono arrivati i film cosiddetti musicarelli in cui Flauto appariva spesso, l’amicizia con un grande della tv come Walter Chiari, le sue doti di presentatore lo portano a presentare l’unico concerto all’aperto in Italia dei Beatles, al Vigorelli di Milano, poi il teatro d’avanspettacolo e la sfida della tv privata dove incollerà il pubblico da casa allo schermo con i primi quiz o trasmissioni come Pomofiore.
Il sindaco Antonelli non ha mancato di ricordare la sua assidua presenza in città dove non negava mai un saluto e momenti di chiacchiera mentre le figlie hanno ricordato le cose che amava: «La musica di Gilbert Becaud, il suo barboncino, il teatro, la galanteria, le belle donne, i flute stretti in cui beveva lo champagne, le camice di Gucci, le barzellette».
L’intitolazione della piazza è stata un momento di amarcord per i molti bustocchi presenti e ha suscitato la curiosità di molti che, invece, hanno visto solo quello che è avvenuto dopo con l’esplosione delle tv commerciali (Flauto fu anche tra i primi a lanciare le cosiddette telepromozioni che ancora oggi sono l’ossatura di molte emittenti locali).
Come ha ricordato Golfari, infine, è stato un mentore per moltissimi dopo di lui e andrebbe sicuramente inserito nel pantheon dei grandi presentatori tv al pari di Mike Bongiorno e Pippo Baudo.
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