“Competenza, idee e progetti”: Concretamente sbarca a Varese
L’associazione culturale fondata dall’ex presidente della Camera di Commercio Fabio Lunghi ha fatto il suo esordio nella città giardino

Concretamente è sbarcata a Varese. L’associazione culturale fondata dall’ex presidente della Camera di Commercio Fabio Lunghi ha fatto il suo esordio nella città giardino dopo la prima presentazione ufficiale a Gallarate, città di origine di Lunghi.
Una serata quella di lunedì 12 giugno da sold out, con più di un centinaio di presenti alla presentazione della nuova realtà, letteralmente “rapiti” dalla relazione Luca Mari, docente della Liuc, che ha parlato al pubblico di opportunità e limiti dell’inelligenza artificiale, un tema quanto mai di attualità.
Con Lunghi fanno parte dei soci fondatori Elisabetta Bombaglio, Laura Salmini, Luca Moroni, Angelo Merlo, Carmelo Mendolia, Luigi Russello a cui si sono aggiunti nel comitato operativo Stefania Cipolat, Mattia Cavallini, Alberto Barcaro, Emanuela Quintiglio.

A spiegare obiettivi e programmi di Concretamente è Fabio Lunghi: «Una bella serata che ci ha dato la carica per proseguire il nostro percorso – spiega l’ex numero uno di Camera di Commercio di Varese -. Ci siamo presentati in città, vogliamo essere un’associazione culturale proattiva per la vita del territorio. Con noi ci sono imprenditori, professionisti, manager, persone che si mettono insieme per costruire un futuro diverso, fatto di concretezza, serietà, competenza. Lavoreremo sulle tematiche più importanti, guardando in prospettiva. Partiamo con tre tavoli tematici su cui ci impegneremo: AI e nuove tecnologie per siamo orgogliosi di avere con noi il professor Mari, la crisi d’impresa con una particolare attenzione al mondo delle piccole e medie imprese e le energie rinnovabili».
Progetti chiari per un’associazione culturale che per il momento non ha intenzione di entrare in politica: «Facciamo un passo alla volta, ora abbiamo circa 50 soci, ma stanno arrivando nuove richieste di adesione – spiega Lunghi -. Cerchiamo competenza, non vogliamo essere esclusivi o settoriali, ma dare un cambio di passo alle modalità di affrontare le tematiche della cosa pubblica sì. Ci mettiamo la faccia, siamo tutte persone con un lavoro, non viviamo di consigli di amministrazione o cariche, vogliamo essere propositivi e stimolare riflessioni e azioni. Vogliamo essere una sorta di incubatore di idee e progetti. I prossimi passi? Lavorare sui tavoli tematici innanzitutto. Presto ci saranno novità anche per una sede dove ci sia l’opportunità di lavorare, progettare e parlare delle esigenze dei giovani e delle donne. Ma andiamo per gradi, una cosa ala volta. Concretamente».

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