Dall’unanimità per il nuovo regolamento cimiteriale alla bagarre sul Papilloma Virus, il consiglio comunale di Varese del 22 giugno
E' stata una strana seduta, quella del Consiglio del 22 giugno: i 14 punti all'ordine del giorno, cominciati con approvazioni all'unanimità o a larghissima maggioranza, si sono fermati a 8 a causa delle tensioni. La cronaca
![27 aprile consiglio comunale varese](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2023/04/27-aprile-consiglio-comunale-varese-1413037.610x431.jpg)
E’ stata una strana seduta, quella del Consiglio Comunale del 22 giugno a Varese: i 14 punti all’ordine del giorno, che inizialmente sembravano “smaltibili” in una sola serata, e che erano cominciati con approvazioni all’unanimità o a larghissima maggioranza (le approvazioni all’unanimità in tutto sono state tre) si sono fermati a 8 a causa delle tensioni, non sempre francamente motivate, tra maggioranza e minoranza.
Iniziato con un minuto di silenzio in memoria di Silvio Berlusconi, chiesto dal consigliere Simone Longhini (Polo delle Libertà) che ha annunciato anche che formalizzerà la richiesta di intitolazione di una via all’ex premier, ha visto la formalizzazione da parte del presidente del consiglio comunale Alberto Coen Porisini della censura all’assessore Cristina Buzzetti richiesta dal consigliere Stefano Angei (Lega) riguardo le domande da lui poste sul Canile di Varese, questione che è stata poi affrontata nelle dichiarazioni iniziali anche da Barbara Bison.
Tra le dichiarazioni iniziali anche quella della consigliera Helin Yildiz (PD), che ha fatto il punto della situazione, tragica, a pochi giorni dalla giornata mondiale del rifugiato e dall’ennesima tragedia in mare al largo della Grecia. Mentre il consigliere Luca Paris (Gruppo Misto – 5Stelle) ha annunciato la sua mozione sull’autonomia differenziata che vuole impegnare il Sindaco e la Giunta Comunale a chiedere al Governo ed al Parlamento il ritiro del disegno di legge contenente “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario”.
Il consigliere Franco Formato (Varese Ideale) ha invece segnalato la situazione della zona viale Valganna – viale Ippodromo: dalle telecamere sotto il cavalcavia in via Gianbologna ai marciapiedi in via Renè Vanetti. Un degrado smentito da Giacomo Fisco (PD) che ha avuto la necessità di una risposta da parte dell’assessore alla sicurezza Raffaele Catalano. Secondo l’assessore, quella zona non ha bisogno di una particolare attenzione dal punto di vista del controllo del territorio «Lo dico dopo essermi consultato in merito, anche se girerò comunque la segnalazione a chi è competente sul controllo del territorio». Salvatore Giordano (Fratelli d’Italia) infine ha lamentato invece una comunicazione non uniforme riguardo le diverse commissioni.
I PUNTI ISTITUZIONALI ALL’ORDINE DEL GIORNO VEDONO BEN TRE APPROVAZIONI ALL’UNANIMITÀ
La seduta, dopo le dichiarazioni iniziali è partita con un voto favorevole all’unanimità: 27 consiglieri su 27 presenti hanno infatti approvato il nuovo regolamento cimiteriale, che modernizza «Un regolamento vecchiotto, che era stato varato quando la cremazione era tra il 30 e il 40%, ora è al 70% – spiega il sindaco Davide Galimberti nella sua relazione – Ora è necessario razionalizzare il più possibile i sepolcri e creare dei sepolcri di famiglia che possano essere condivisi». Varese ha 14 cimiteri, due di rilevanza cittadina, Belforte e Giubiano. Tra le realtà che sono istituite con il regolamento, anche l’istituzione di un Famedio, un cimiero per le personalità varesine, sulla falsariga del cimitero Monumentale di Milano. Un regolamento di cui si complimenta in particolare Francesca Strazzi (Varese Praticittà), che da assessore ai quartieri nella scorsa amministrazione aveva affrontato più volte la delicata questione.
Il secondo punto ha affrontato il regolamento della disciplina del commercio su aree publiche. «Questo regolamento disciplina i posteggi isolati in aree diverse dalle mercatali e il commercio itinerante – spiega Ivana Perusin – Chiosco, banco e autonegozio sono le modalità con cui possono essere occupati gli spazi. Un regolamento che apre anche sperimentazioni nei quartieri» il regolamento non ha avuto alcuna discussione, ed è stato subito votato, con un risultato unanime. In pochi minuti si è archiviata la questione con un altra unanimità.
Il terzo punto all’ordine del Giorno è ancora un regolamento: quello dell’attuazione per il garante dell’infanzia e dell’adolescenza: «Una figura nominata dal sindaco, scelta tra persone di particolare rilevanza, che resta in carica tre anni – spiega nella sua relazione Rossella Dimaggio – L’ufficio del garante è un luogo neutro, dove tutti coloro che si occupano dell’infanzia possonoportare avanti idee e pensiero». Un regolamento approvato a larga maggioranza e senza voti negativi (In tutto, 25 favorevoli e due astenuti) e che ha raccolto la soddisfazione del proponente della mozione che ha dato via all’iter, Giuseppe Pullara (Lavoriamo per Varese) che ha chiesto «Ora si individui la persona adatta».
Al quarto punto è stato invece approvato a maggioranza l’aggiornamento del progetto del nuovo polo scolastico di san Fermo, che conteneva importanti novità nel tipo e nel numero delle strutture previste: in particolare, sono state aggiunte 5 campi di padel, una attività di ristorazione, un campetto di parkour, raccontati dall’assessore Andrea Civati. Un cambiamento la cui trasparenza è stata contestata da Barbara Bison, ma che è stato votato e approvato comunque in breve tempo a maggioranza22 punti a favore e 6 contrari.
Il quinto punto riguardava la concessione degli European Master Games a Varese, Como e Lecco, di cui il consiglio comunale deve approvare la convenzione che da il via alla firma del contratto. Un evento che comprende circa 30 discipline per atleti over 30, che a Varese vedrà innanzitutto gareggiare sugli sport più proprii alla città come canottaggio e kajak ma anche basket. «Un evento sportivo ma anche turistico, per l’impatto che ne deriva – ha spiegato Ivana Perusin – E che conferma l’attrattività della città nell’organizzazione di grandi eventi. Ringraziamo la Regione Lombardia per la fiducia che ci ha accordato segnalandoci come sede possibile». La convenzione è stata approvata all’unanimità.
LA “TRAGEDIA” DELLE MOZIONI
Quello degli European Master Games è stato l’ultimo punto all’ordine del giorno “istituzionale”: da li in poi la serata prevedeva solo la discussione di mozioni.
La prima in discussione è stata quella presentata da Luca Boldetti (Polo delle Libertà) che chiedeva alcune variazioni al piano della sosta, come per esempio la disciplina della tariffa “turistica” portando da 1 ora e mezza a due ore la sosta possibile a un euro e mezzo, valida solo nei weekend al sacro Monte o la disciplina serale del parcheggio di via Sempione, che dovrebbe passare da tre euro a un euro per tutta la sera o, infine, rendere gratuito il parcheggio di via Maspero. Proposte tutte bocciate dall’assessore Andrea Civati. Gli interventi sull’argomento sono stati di Salvatore Giordano (Fratelli d’Italia) e Stefano Angei (Lega) a favore, ma anche di Giacomo Fisco (PD), che ha definito “strumentali” le continue mozioni sulla sosta. Col senno di poi, già un “assaggio” di quello che si sarebbe scatenato dopo, con la mozione che chiede al comune di sollecitare la regione Lombardia alla diffusione gratuita della vaccinazione del Papilloma Virus presentata da Giulia Mazzitelli (PD). Una mozione su cui la discussione è stata sorprendentemente lunghissima: partita dai distinguo di Francesca Brianza (Lega) che ha precisato la suddivisione di competenze tra comune e regione, e ha ironizzato sulla tendenziosità della proposta “che tende a mettere in luce il Comune come ente a cui sta a cuore la prevenzione mentre la Regione cattiva non fornisce gli screening gratuiti, che però sono fuori dalle possibilità reali» ha visto la replica di Giacomo Fisco che si è detto «Stupito delle insinuazioni della consigliera Brianza. Io non pensavo ci fosse una discussione politica, ma franca e di sensibilizzazione. Resto basito e spero che gli interventi si concludano qui».
Naturalmente, una frase simile ha avuto l’effetto opposto: a rispondere a Fisco è stato infatti Luca Boldetti (Polo delle Libertà) che, anticipando in realtà il suo voto favorevole alla mozione della consigliera PD, ha però sostenuto le argomentazioni di Francesca Brianza, sottolineando come la maggioranza abbia “il vizio” di presentare mozioni che chiedono alla Regione o al Parlamento o al Governo indicazioni il cui risultato è quasi nullo. «Continuo a far fatica a comprendere il valore di queste mozioni, quando poi mozioni più dirette alle questioni comunali vengono snobbate e svilite», poi sono intervenuti anche Salvatore Giordano e Luca Paris, argomentando opinioni diverse. Ma sono intervenuti anche Guido Bonoldi (Lavoriamo per Varese) e Emanuele Monti (Lega) portando anche dati sullo screening. Insomma, sono intervenuti tutti, portando la discussione sulla vaccinazione del Papilloma virus a una mezz’ora buona.
Ma non era ancora finita: dopo la discussione su questa mozione era in agguato quella sulla mozione presentata da Lorenzo Macchi (PD) che chiedeva una variazione al regolamento di polizia urbana su cui nessuno eccepiva nella sostanza (obbligare i proprietari di negozi sfitti che si affacciano sulla via a mettere dei manifesti gradevoli sulle loro vetrine per migliorare il decoro della città) ma che ha provocato tensioni tra minoranza e maggioranza sul metodo della sua presentazione. In questo caso, a far partire la miccia è stat Stefano Angei, che ha obiettato il fatto che a chiedere la modifica al regolamento sia stato il presidente della commissione polizia locale, il cui punto del regolamento sarebbe poi stato in discussione nella sua commissione. Emanuele Monti rincara quindi l’obiezione di Angei, poi Salvatore Giordano, Roberto Puricelli, che hanno tutti proposto di portare innanzitutto l’argomento in commissione, ritirando la mozione in consiglio. A fare alzare i decibel della discussione – già abbastanza lunga di per sè – è stata però la replica di Giacomo Fisco: «Ho sentito dire piu volte alla minoranza che questo consiglio non decide mai, che decide tutto la giunta. Una volta che la maggioranza sottopone al Consiglio e non alla Giunta una proposta di cambio di regolamento voi vi lamentate. State parlando del nulla». Simone Longhini replica a Fisco raccontando il lavoro proficuo delle commissioni sui regolamento, tacciando di arroganza le sue repliche «Un contributo che do come presidente della commissione commercio, per cui do la disponibilità per una commissione congiunta». Emanuele Monti propone degli emendamenti, la cui a cui la maggioranza ovviamente non è d’accordo: alla fine la discussione, dai toni sempre più alti porta tutti alla mezzanotte. Un orario stigmatizzato da Fisco: «Hanno continuato questo teatrino per tirare mezzanotte, e il prossimo punto all’ordine del giorno è sul caro affitti: la verità è che non vogliono che parliamo del fallimento del governo».
A dirla tutta, la mozione seguente era di Matteo Bianchi (Lega), non presente in aula, ma poichè non poteva presentarla nessuno in sua assenza, la mozione del caro affitti sarebbe stata subito dopo: comunque sia, alla fine la votazione della mozione è stata almeno conclusa (approvata, va da sè, a maggioranza) e non si è andati oltre all’ottavo punto.
Per chi lì era solo spettatore, resta la sensazione che nell’ultima ora di consiglio sia stata fatta, come si dice in gergo calcistico, “melina“: ma senza nemmeno capire chi l’ha fatta contro chi e men che meno per quale motivo.
Forse non siamo abbastanza intelligenti o scaltri politicamente: nel dubbio riportiamo qui sotto le mozioni mancanti. Magari chi legge troverà indicazioni più esplicite, oppure quel niente che assolverà tutti i partecipanti al Consiglio comunale, che comunque ha tutto il diritto di discutere per quanto desidera ogni punto all’ordine del giorno.
LE MOZIONI NON DISCUSSE
9. MOZIONE PRESENTATA IN DATA 18.04.2023 DAL CONSIGLIERE BIANCHI (GRUPPO LEGA SALVINI
LOMBARDIA): DISSENSO NEI CONFRONTI DELLA DIRETTIVA DELL’UNIONE EUROPEA DI OBBLIGO
DI PRESTAZIONE ENERGETICA “E” ENTRO IL 2030 PER TUTTI GLI IMMOBILI RESIDENZIALI.
10. MOZIONE PRESENTATA IN DATA 19.04.2023 DALLA CONSIGLIERA LOZZA (GRUPPO PARTITO
DEMOCRATICO): MODIFICA ASSETTO VIABILISTICO LARGO RESISTENZA.
11. MOZIONE PRESENTATA IN DATA 22.05.2023 DAL CONSIGLIERE CAPRIOLO (GRUPPO PARTITO
DEMOCRATICO): CARO AFFITTI E DIRITTO ALLO STUDIO.
12. MOZIONE PRESENTATA IN DATA 22.05.2023 DALLA CONSIGLIERA D’AMICO (GRUPPO
PROGETTO CONCITTADINO) ED ALTRI: SOLLECITO AL PARLAMENTO AFFINCHE’ DISCUTA LE
PROPOSTE DI LEGGE IN MATERIA DI STATO GIURIDICO DEI FIGLI DI COPPIE OMOGENITORIALI.
13. MOZIONE PRESENTATA IN DATA 22.05.2023 DAL CONSIGLIERE PEPE (GRUPPO PARTITO
DEMOCRATICO): GIORNATA DEL RIUSO E PROMOZIONE DEL CENTRO AMBIENTALE MOBILE.
14. MOZIONE PRESENTATA IN DATA 31.05.2023 DALLA CONSIGLIERA BISON (GRUPPO LEGA SALVINI LOMBARDIA): ADESIONE ALLA PIATTAFORMA NAZIONALE DENOMINATA CUDE
(CONTRASSEGNO UNICO DISABILI EUROPEO)
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