Dopo la genetica la letteratura: il dottor Casalone pubblica il libro di racconti “La cerva in fuga”
L'ex primario del laboratorio di genetica dell'ospedale di Varese, una volta raggiunta la pensione, ha rispolverato la sua prima passione. Nel cassetto tante idee gelosamente conservate negli anni di lavoro in ospedale
Ha chiuso il microscopio con cui esplorava l’infinito mondo del DNA per aprire quello sulla vita. Il dottor Rosario Casalone si è congedato dalla genetica dell’ospedale di Varese e ha ripreso in mano la penna, una passione che risale alla sua adolescenza, prima che la genetica lo rapisse.
«Avevo 13 anni quando ho iniziato a scrivere – ricorda il medico ormai in pensione – erano soprattutto poesie. Ho pubblicato alcuni volumi tutti di liriche. L’ultimo si intitolava “Canzoni di malaguerra” e fece clamore perchè lo scrissi metà in italiano e metà in provenzale. Poi l’incontrò con la genetica mi ha assorbito totalmente. In questi anni, però, le idee non sono mancate e le ho messe tutte nel cassetto. Oggi è arrivato il momento di riprendere questa mia passione».
La vena letteraria del dottor Casalone non è una novità in campo medico: « Credo che ci sia un filo che unisce i due campi ed è la curiosità e la voglia di indagare l’uomo e di scavare nel mistero della vita e della morte».
Il dottor Casalone ha pubblicato l’antologia “La cerva in fuga e altri racconti”:
Nove racconti, nove viaggi verso l’altrove, vie di fuga a stento trattenute da un epicentro forte che le accomuna, mitico e reale insieme, un amatissimo Monferrato con le sue campagne e le sue figure: contadini, carabinieri, medici, briganti, pescatori, donne e uomini che sembrano fatti della stessa nebbia che avvolge la loro terra, indecifrabili ed evanescenti, ma scossi e talvolta annientati da passioni fortissime. Da La cerva in fuga, sorta di miniromanzo che dà il titolo alla raccolta, al picaresco La Balena Nera, dalle suggestioni noir de La donna in nero al distopico Le case invisibili, Rosario Casalone sa sfiorare con grande personalità generi e stilemi diversi e lo fa da narratore vero, riportando sempre tutto a casa.
« Il Monferrato, la mia terra d’origine, fa spesso da sfondo alle mie storie. Ora ho concluso un altro libro che ha anche alcune ambientazioni che ricordano Varese, luoghi di incontro, qualche personaggio caratteristico. Attualmente lo scritto è al vaglio di alcuni editori e spero che possa presto venir pubblicato. Titolo provvisorio è Calipso».
Le storie del dottor Casalone spesso nascono dalle sue esperienze e dal proprio vissuto: « Nascono dalla mia esperienza ma poi i personaggi prendono le proprie strade e vivono di vita propria. Nei miei racconti, però, non c’è mai l’ospedale e un ambiente medico. Ho sempre tenuto distinte le mie due passioni».
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