Ferrari da leggenda: vittoria nella 24 Ore di Le Mans del Centenario
La vettura numero 51 del Cavallino Rampante (con Giovinazzi, Pier Guidi e Calado) batte la Toyota e si impone nella gara endurance più attesa dell’anno

La Ferrari torna a fare la storia alla 24 Ore di Le Mans. Tornata a partecipare nella gara di durata più importante al mondo, a 50 anni dall’ultima volta e nell’edizione del Centenario, la casa del Cavallino Rampante coglie una clamorosa e fantastica vittoria assoluta con la vettura numero 51, quella con a bordo due piloti italiani – Antonio Giovinazzi e Alessandro Pier Guidi – oltre al britannico James Calado. (foto FIA WEC)
Che la rossa di Maranello potesse essere protagonista a Le Mans era previsto – basti vedere che l’altra vettura, la 50 di Fuoco, Molina e Nielsen, aveva colto la pole position – ma era difficile ipotizzare un trionfo che, tra l’altro cambia (in positivo) anche l’orizzonte del Mondiale Endurance.
Soprattutto era difficile pensare che la Toyota – la casa con il progetto Hypercar più solido e collaudato – cedesse il passa in una gara attesissima come la 24 Ore di quest’anno disputata davanti al tutto esaurito con 300mila spettatori sugli spalti. Invece la #51 ha ingaggiato un duello duro, lungo ed esaltante contro la vettura giapponese #8 (di Buemi, Hartley e Hirakawa) e alla lunga è riuscita a spuntarla. Podio completato dalla Cadillac, altra casa appena entrata nel FIA WEC. Male invece le Peugeot e le Porsche.
Alla festa Ferrari non ha potuto purtroppo contribuire il nostro Alessio Rovera, varesino impegnato nella categoria LMGTE Am. Rovera è partito forte con la sua 488 nel primo stint di gara ma purtroppo la vettura numero 83 si è dovuta ritirare quando al volante c’era la francese Lilou Wadoux. Sfortunatissima la giovane francese arrivata all’altezza delle “curve Porsche” con gomme da asciutto proprio quando su quel tratto si è scatenato un nubifragio. In quel frangente diverse vetture hanno perso il controllo e la Ferrari #83 è uscita di strada in modo irrimediabile.
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