Frana di Creva: progressi verso il rientro degli sfollati ad aprile 2024
I prossimi passi saranno l'indizione di un bando per l'appalto dell'esecuzione della seconda fase dei lavori, lo svuotamento del vallo, la costruzione di una rete di contenimento molto più robusta e la riqualificazione dell'area interessata dalla frana
Entro aprile 2024 i circa cinquanta condomini sfollati lo scorso 5 gennaio a causa di una frana che ha interessato le palazzine “C” e “B” del complesso residenziale “La Cavetta” di Creva potrebbero far finalmente rientro nelle loro abitazioni.
Dopo mesi di tensioni, incertezza, difficoltà e diversi incontri tra condomini e comune, sembra finalmente intravedersi una soluzione.
Fin dall’inizio l’amministrazione luinese ha stanziato 100 mila euro per i lavori di ripristino nella zona colpita dalla frana, ai quali si sono successivamente aggiunti ulteriori 68mila: fondi destinati alle attività di messa in sicurezza che consentiranno l’avvio della seconda parte dei lavori necessari per il rientro dei condomini nelle loro abitazioni il più presto possibile.
Tra questi interventi rientrerà, naturalmente, lo svuotamento del vallo, che nonostante le avverse condizioni climatiche degli ultimi tempi è rimasto “stabile”, garantendo un’operazione di svuotamento in massima sicurezza. A sostenere questa seconda fase dei lavori sarà Regione Lombardia, che ha stanziato 640 mila euro e ha dato l’ok per lo studio di fattibilità presentato qualche giorno fa.
I prossimi passi, dunque, saranno l’indizione di un bando per l’appalto dell’esecuzione dei lavori e l’avvio di questi ultimi, il che, come spiegato da Bianchi, richiederà del tempo. Dopo lo svuotamento del vallo, si procederà con la costruzione di una rete di contenimento molto più robusta e si riqualificherà e bonificherà parte dell’area interessata alla frana. «L’obiettivo è di accorciare il più possibile i tempi affinché queste persone possano rientrare nelle loro case in totale sicurezza entro aprile 2024» ha affermato Bianchi.
Mentre, per quanto riguarda la possibilità che i residente debbano in qualche modo contribuire alle spese dei lavori, il sindaco si dice “ottimista”, anche considerando che questa è una situazione ereditata dal passato e che ne da parte del comune ne da parte di Regione Lombardia, c’è l’intenzione di gravare ulteriormente sulle famiglie coinvolte.
«Provo molta soddisfazione nel dire che finalmente siamo riusciti a lavorare insieme con tutti gli enti del territorio, dalla Provincia alla Regione, per far fronte a questa situazione ‘drammatica’. Ci sono state tante difficoltà, ma siamo riusciti a fare squadra e credo che si debba percepire la concretezza della politica che agisce in un certo modo, per il bene della propria comunità» ha concluso Bianchi.
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