Ispra punta in alto: portare qui il calcio internazionale

Il successo del secondo “Trofeo Sergio Binda” è lo stimolo per allargare a livello europeo la manifestazione, facendola diventare un volano turistico per l’intera zona. Sul campo vittoria del Milan e sugli spalti in due giorni oltre mille persone

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Ispra per due giorni capitale del calcio giovanile, con un obiettivo: crescere ancora e dare un respiro internazionale al “Trofeo Sergio Binda”. Il direttore sportivo Enzo Genco lo dice a chiare lettere, così come tutto lo staff dirigenziale, dal presidente Luca Cerutti e dal presidente onorario Paolo Binda in giù, non nasconde l’intenzione di affermare sempre più la manifestazione riservata ai piccoli calciatori della categoria Pulcini, come volano turistico per l’intera zona. (nella foto la squadra del Milan vincitrice del torneo)

E le basi per diventare un appuntamento che unisca nel migliore dei modi sport, cultura e turismo ci sono tutte. Lo dicono i numeri registrati lo scorso fine settimane quando al campo sportivo comunale sono girate almeno mille persone, chiamate a raccolta dalla possibilità di vedere all’opera formazioni di serie A, B e C, insieme a una selezione di squadre della nostra provincia. Sugli spalti anche i parenti e gli accompagnatori delle compagini arrivate da tutto il Nord Italia e persino dal Centro Italia con le rappresentative di Terni e Ascoli.

«Per loro – spiega il vicepresidente Lino Gallina – è stata l’occasione di trascorrere due giorni sulla nostra sponda del Lago Maggiore, nei nostri alberghi, nei nostri bar e nei nostri ristoranti. Un week-end utile a scoprire e apprezzare luoghi che non conoscevano e a innescare il classico passaparola, una volta rientrati nelle loro città».

Scuola di vita
Calcio e non solo: oltre al risvolto turistico, il Trofeo intitolato all’indimenticato storico presidente scomparso nel marzo del 2021, ricopre un valore anche di carattere sociale. Grazie alla due giorni di partite e agli altri tornei di questo periodo, che hanno coinvolto tutte le categorie e la scuola calcio, è stato messo quel “fieno in cascina” che consentirà alla società una gestione economica più serena delle varie attività, sempre e comunque finalizzate ad un unico scopo: portare i ragazzi a praticare attività fisica, ad affermare i valori dello sport, di una vera e propria scuola di vita.

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La squadra del Monza seconda classificata

Milan e Monza all’ultimo respiro
Restando sul campo, la vittoria del Trofeo è arrivata al termine di un entusiasmante testa a testa tra Milan e Monza. Alla fine hanno prevalso i rossoneri (secondi l’anno scorso) per differenza reti, al termine del girone all’italiana che ha visto salire sul gradino più basso del podio la Ternana davanti alla Solbiatese che ha difeso alla grande i colori della nostra provincia, rappresentata anche da Pro Patria, Luino, Bosto e ovviamente dai padroni di casa dell’Ispra. A completare il lotto delle squadre partecipanti anche Udinese, Ascoli, Triestina e Lecco.

Allo stadio erano presenti anche il sindaco Melissa De Santis, del vicesindaco Angelo Granata, del presidente del Comitato provinciale della FIGC Lorenzo Bianchi e del vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia Giacomo Basaglia Cosentino. Presenti alla premiazione Paolo, Alessandro e Andrea, figli e nipote di Sergio Binda, che hanno consegnato il Trofeo ai vincitori.

Juve, Inter e squadre straniere per alzare l’asticella
Calato il sipario sulla seconda edizione della manifestazione, si pianifica sin da ora quella dell’anno prossimo. Il direttore sportivo Genco pensa in grande con l’intento di alzare ulteriormente l’asticella: «Siamo già lavoro per allargare numero di squadre di serie A e B e tra queste anche Juventus e Inter. E stiamo soprattutto pensando di dare al Trofeo Sergio Binda un respiro di carattere internazionale, invitando almeno un paio di formazioni europee. Per i nostri ragazzi confrontarsi con i pari età stranieri sarebbe davvero una esperienza unica». Già, perché, la “scuola di vita calcio” serve anche a questo: abbattere le barriere e confrontarsi con altre culture.
A Ispra, città sede del Centro comune di ricerca, le potenzialità ci sono tutte.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Giugno 2023
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