La lite, il tentato omicidio e la fuga in Francia. Risolto il giallo dell’uomo accoltellato a Busto Arsizio
Fermati in Francia i tre coinquilini (e probabilmente componenti della stessa banda) che vivevano col cileno trovato ferito al distributore di Beata Giuliana. La lite scaturita da un controllo della Polizia avvenuto il giorno prima
Procura della Repubblica e Polizia di Stato di Busto Arsizio sono riusciti a rimettere insieme le tessere del puzzle attorno al ferimento di un uomo avvenuto domenica 18 giugno tra viale della Repubblica e via Pastore. Si tratta di un cittadino cileno che viveva in un appartamento in via Pastore insieme ad altri due uomini (uno peruviano e uno cileno) e una donna (anche lei cilena), fermati in Francia ieri mattina. Probabilmente facevano tutti parte di una batteria di ladri che si muoveva a livello internazionale.
Giallo risolto in 48 ore
Poco dopo le 11 di domenica, alcuni passanti avevano segnalato al Commissariato la presenza di un uomo accasciato al distributore tra via Quintino Sella e viale Repubblica che perdeva molto sangue e sveniva ripetutamente. L’uomo, privo di documenti, è stato soccorso e trasportato d’urgenza in ospedale, dove i medici hanno accertato la presenza di profonde ferite da coltello alla schiena e alla testa e dove, dopo un intervento chirurgico, rimane ricoverato con prognosi riservata.
Contemporaneamente il Commissariato era stato informato che sulle scale di un condominio della vicina via Pastore vi erano numerose tracce di sangue. Gli agenti individuavano l’appartamento dal quale originavano le tracce e al suo interno trovavano i documenti del ferito, un cittadino del Cile.
Il ferito fermato il giorno prima con attrezzi da scasso
Immediati accertamenti facevano emergere che solo il giorno prima il ferito era stato fermato da una pattuglia della Polizia Stradale di Busto Arsizio – Olgiate Olona su un’auto con arnesi da scasso e un documento falso. I poliziotti erano poi risaliti al domicilio del fermato, quello appunto di via Pastore, trovando anche qui arnesi da scasso, denaro, refurtiva e i documenti di altri tre sudamericani, due uomini e una donna.
Il litigio coi coinquilini sfociato nelle coltellate
Le indagini subito avviate dal Commissariato e dalla Procura della Repubblica hanno permesso di stabilire che questi ultimi tre si trovavano a Busto Arsizio immediatamente prima del ferimento e che verosimilmente i due uomini in particolare avevano avuto un violento litigio, all’interno dell’appartamento, con la vittima, fuggendo subito dopo.
La fuga in Francia, l’auto intercettata dalla Polizia francese e i mandati di cattura
Il Commissariato ha quindi diramato le ricerche dei tre e dell’auto sulla quale viaggiavano che, ieri 19 giugno, di prima mattina, è stata intercettata in territorio transalpino dalla Polizia francese. Uno dei due uomini, cileno anch’egli e a sua volta con una ferita da coltello, è stato arrestato perchè destinatario di provvedimenti di cattura per reati predatori emessi dalle Autorità di diversi Stati europei, mentre l’altro uomo e la donna, peruviano lui e cilena lei, sono stati accompagnati al confine e prelevati dai poliziotti del Commissariato di Busto che, coordinati dalla Procura della Repubblica di largo Giardino, stanno ricostruendo i dettagli dell’evento nonostante la reticenza e le contraddizioni di tutti i protagonisti.
Due indagati per tentato omicidio
I due uomini sono comunque indagati per tentato omicidio, probabilmente scatenato dall’operazione che il giorno precedente aveva portato la Polizia di Stato a scoprire l’appartamento di via Pastore e a sequestrarvi il profitto e gli strumenti di un’attività predatoria.
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