Nove anni all’imprenditore agricolo al centro di un giro di spaccio tra Cuggiono e Lonate Pozzolo
Andrea Bergamini era stato arrestato insieme ad altri per il tentato omicidio di un giovane marocchino nei boschi di Lonate Pozzolo ma in primo grado il reato è stato riqualificato in lesioni
È stato condannato a 9 anni in primo grado l’imprenditore agricolo di Cuggiono Andrea Bergamini per spaccio di stupefacenti, lesioni e rapina.
La sentenza è arrivata oggi, martedì, con rito abbreviato davanti al giudice per l’udienza preliminare Stefano Colombo che ha riqualificato il reato di tentato omicidio, inizialmente contestato dall’accusa rappresentata dal pubblico ministero Susanna Molteni.
Bergamini, insieme ad altri, era finito in una grossa inchiesta scaturita dal tentato omicidio di Camal Chakiri, un giovane marocchino, nei boschi di Lonate Pozzolo.
Alla spedizione punitiva, avvenuta il 20 agosto del 2020 e decisa per uno sgarro da parte di Abdellah Elarti che vendeva droga per conto di Bergamini e la sua banda, aveva preso parte anche lo stesso imprenditore che però non aveva materialmente sparato.
Per il ferimento è a processo Elia Luzaj, albanese e gestore di un bar in paese, che aveva comunque sparato alla persona sbagliata. A Bergamini è stata riconosciuta l’aggressione successiva nei confronti di Elarti e la rapina del telefono cellulare.
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