“Ospedale unico irrinunciabile, ma Regione riconosca l’emergenza attuale a Gallarate”
Il 12 giugno è convocato il consiglio comunale. Oltre alla mozione delle opposizioni ora arriva anche quella di Centro Popolare Gallarate, "condivisa con tutta la maggioranza", con una serie di richieste
Non solo quella presentata dalle opposizioni: nel prossimo consiglio comunale arriverà in aula anche un’altra presa di posizione sull’ospedale di Gallarate, sulla sua crisi e sulle prospettive. Il testo è stato presentato automamente dalla civica centrista Centro Popolare Gallarate: «Una mozione i cui contenuti sono condivisi da tutta la maggioranza» dice Luigi Galluppi, il consigliere della civica. «Come CPG riteniamo che sia l’unica posizione da prendere sulla questione ospedale»
Ma cosa c’è nel testo? La proposta riepiloga una serie di passaggi, a partire dall’ultima visita dell’assessore regionale Guido Bertolaso, che ha rassicurato sulla misura emergenziale di mantenimento della cardiologia e insieme sulla programmazione del futuro prossimo del Sant’Antonio Abate, nella prospettiva comunque dell’ospedale unico.
Il testo di CPG riparte poi dalla “previsione di un Nuovo Polo Ospedaliero” come “scelta irrinunciabile e da portare avanti con urgenza individuando ogni modalità attuativa che consenta di ridurre i tempi di realizzazione”, ma in parallelo mete come priorità “la salvaguardia e la continuità dei servizi ospedalieri forniti dal Sant’Antonio Abate” e la necessità di “far fronte alle criticità in cui versa in particolare l’Ospedale di Gallarate, attraverso una puntuale e definita programmazione degli interventi da attuare”.
Ma il testo comunque “manifesta preoccupazione per i già avvenuti spostamenti di specialità dall’Ospedale di Gallarate ad altri presidi ospedalieri” e per il futuro di quel che comunque rimane attivo.
Luigi GalluppiQuanto alle richieste, sono molte articolate:
• Si richiede che le personalità in indirizzo si adoperino secondo la propria competenza, per sollecitare i Ministeri competenti affinché vengano poste le basi — per esempio attraverso l’abolizione del numero chiuso per la Facoltà di Medicina e attraverso una rinegoziazione del CCNL Sanità – per ottenere, seppur a lungo termine, personale sanitario medico ed infermieristico numericamente adeguato e maggiormente motivato.
• Si richiede, nello specifico alla Direzione ASST Valle Olona, di conoscere quali siano le prospettive di medio lungo termine per l’Ospedale di Gallarate, quali reparti intenda chiudere o spostare, quali siano le previsioni di turn over del personale (al netto delle dimissioni spontanee) e come intenda farvi fronte (es. programmazione concorsi); quali strumenti intenda altresì porre in essere per ridurre il rischio di dimissioni di personale e per rendere maggiormente attrattiva l’offerta lavorativa nell’Ospedale di Gallarate.
• Si richiede che venga riconosciuto lo stato d’emergenza in cui versa il Sant’Antonio Abate, concentrando quindi ogni azione ed investimento fattibile verso la garanzia del mantenimento nell’immediato e per il futuro, dei servizi sanitari oggi forniti.
• Si richiede che sia accelerato il procedimento burocratico/normativo prodromico alla realizzazione del previsto Nuovo Ospedale Unico.
• Si richiede in particolare di accelerare e di poter verificare e condividere il procedimento che porterà alla sottoscrizione degli Accordi di Programma previsti.
• Si richiede di definire e programmare un percorso che nei prossimi anni possa garantire il passaggio dall’attuale Sant’Antonio Abate al Nuovo Ospedale Unico senza soluzione di continuità dei servizi sanitari erogati.
• Si richiede di poter verificare, coordinare e controllare le linee di indirizzo che saranno conferite ad Arexpo S.p.A. in relazione al progetto di rigenerazione urbana che interesserà il sedime attualmente occupato dall’Ospedale Sant’Antonio Abate di Gallarate.
• Si richiede di dare urgentemente attuazione anche a Gallarate della Legge Regionale Lombardia 14 dicembre 2021, n.22 che prevede (nello specifico per Gallarate): ■ una Casa di Comunità di tipo hub; ■ un Ospedale di Comunità; ■ una Centrale Operativa Territoriale.
La mozione, come detto, sarà nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, alternativa – evidentemente – anche al diverso testo proposto dalle opposizioni (che avevano chiesto appunto la convocazione del consiglio). Oltre a queste mozioni sul tema ospedale, il consiglio esaminerà poi anche altri temi, come le due mozioni presentate da Fratelli d’Italia sull’estradizione dei terroristi dalla Francia e sulla revoca dell’onorificienza del 1969 al maresciallo Tito.
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