Per l’omicidio di Carmela Fabozzi di Malnate si apre il processo

La difesa di Sergio Domenichini ha chiesto il rito abbreviato. Il secondo imputato per favoreggiamento vuole la messa alla prova

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Per l’omicidio della pensionata Carmela Fabozzi di Malnate, avvenuto e la scorsa estate, si è aperto oggi, giovedì 20 giugno a Varese il processo dinanzi al giudice per l’udienza preliminare. La difesa di Sergio Domenichini, accusato di omicidio volontario aggravato da crudeltà, minorata difesa e futili motivi ha chiesto rito abbreviato, che verrà negato dalla corte, in quanto il reato prevede l’ergastolo e quindi una sua trattazione in corte d’assise.

Il secondo imputato accusato di favoreggiamento

Per il secondo imputato accusato di favoreggiamento personale il difensore ha chiesto la messa alla prova e in subordine il rito abbreviato. L’avvocato Andrea Boni che rappresenta la nipote e il figlio della vittima ha chiesto la costituzione di parte civile. È stata fissata dal giudice la prossima udienza per il 28 giugno nella quale verrà sciolta la richiesta di messa alla prova e fissata la data per la corte d’assise.

Nuovi particolari sulla dinamica dei fatti

Sulla vicenda emergono nuovi particolari legati alla dinamica dei fatti: secondo quanto contestato, Domenichini sarebbe stato recuperato nell’auto da lui noleggiata da un conoscente alla guida, Antonio Crisafulli, 63 anni, dopo l’omicidio della povera pensionata. Domenichini, sporco di sangue, sarebbe salito sulla “500 X” guidata dall’amico e con lui sarebbe andato prima in via Cà Bassa, in Valle Olona a Varese a disfarsi dei due cellulari della vittima, prima rotti, poi lanciati nel greto del fiume; e poi, sempre in compagnia del conoscente, presso un “compro oro” di Varese per vendere una catena e alcuni anelli appartenuti alla signora Carmela.

I riscontri della Procura

I riscontri della Procura già in seguito di richiesta di custodia cautelare hanno cristallizzato la presenza del Domenichini nella corte di Malnate di via Luigia Sanvito dove abitava la donna attorno alle 12.05, e la presenza di due telefonate sulle utenze della donna da parte del sospettato alle 11.47 e alle 11.49 sempre del giorno del delitto, il 22 luglio 2022.

La recente scoperta del secondo indagato

Le indagini portarono poi all’arresto del sospettato il 17 agosto dell’anno scorso mentre il secondo indagato, Crisafulli (ma per favoreggiamento personale, per aver “aiutato” l’omicida dopo i fatti) è stato interrogato, da sua richiesta come indagato dopo la chiusura delle indagini preliminari il 13 aprile scorso. L’omicidio di Malnate destò grande allarme sociale e i Carabinieri grazie a brillanti indagini coordinate dalla Procura hanno raccolto elementi importanti per venire a capo del caso; la presenza del secondo indagato è stata svelata dalla stampa solo pochi giorni fa.

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Pubblicato il 21 Giugno 2023
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