Sull’ospedale a Gallarate consiglio con contestazioni. E alla fine sul voto doppia sorpresa

Duecentocinquanta persone nel pubblico, con qualche contestazione: a un certo punto viene anche sospesa la seduta. Sulle due proposte di posizione però emergono voti inattesi

consiglio comunale ospedale Gallarate

Il consiglio comunale alla fine ha trovato un quasi accordo, ma è stata una seduta particolarmente agitata, fin dai primi minuti, quella che a Gallarate discuteva della grave situazione dell’ospedale.
In sala – là dove ci sono di solito al massimo poche decine di persone- c’erano circa 250 cittadini, gallaratesi e di altri Comuni (tra gli altri – curiosità – il presidente del consiglio comunale di Cassano Magnago). Un segnale di quanto il tema sia sentito e sia condivisa la sensazione di una emergenza al Sant’Antonio Abate.

C’è stato qualche problema tecnico nelle prime battute della seduta, che ha reso complicato l’avvio del consiglio, compresa la trasmissione in streaming che non funzionava (centinaia le persone che tentavano di collegarsi).

In modo un po’ inusuale il consiglio si è aperto con una comunicazione del sindaco Cassani che ha anticipato la discussione sul tema: «È evidente che qualcuno stia sobillando e stia facendo disinformazione» ha subito attaccato a muso duro. «Nessuno ha in mente di chiudere il nostro ospedale, ma c’è anche un tema di mancanza di medici che tocca tutta Italia e tutta Europa». Ha difeso la prospettiva dell’ospedale unico e anche le aggregazioni di reparti: «Ha senso avere due cardiologie a pochi chilometri di distanza?».

Gli ha risposto il consigliere Pd Giovanni Pignataro, parlando di «sconcerto», «perché il sindaco ci comunica che la nostra situazione è uguale a quella delle altre città». Più avanti nella discussione Pignataro ha ripreso anche l’elenco fatto dal sindaco sui cardiologi trasferitisi da Gallarate a Magenta, Novara, Como, Legnano, «tutte strutture pubbliche», a segnalare – lo si è detto più volte – che la situazione in aziende pubbliche è più sostenibile sul piano lavorativo che a Gallarate (o Busto).

A infiammare la reazione del pubblico (già rumoroso) è stato però l’intervento successivo di Giuseppe De Bernardi Martignoni, di FdI, che ha detto che la manifestazione di settimana scorsa era «strumentale» e che il centrosinistra «si è accorto del problema solo da venti giorni strumentalizzando le associazioni promotrici».

“Riaccendiamo il nostro ospedale”: a Gallarate oltre 2mila in piazza per il diritto alla salute

La reazione del pubblico a queste parole è stata così veemente che il presidente del consiglio comunale Marco Colombo ha dovuto interrompere per pochi minuti la seduta. «Nessuno vuole mettere i bastoni tra le ruote al nostro ospedale, qui la preoccupazione è alta» ha detto Colombo, che è poi andato a interloquire con il settore più “animato” del pubblico:

Alla fine – a parte la “anticipazione” nella prima fase – il tema doveva essere affrontato con due diverse mozioni, vale a dire due possibili prese di posizione: prima quella presentata dalle minoranze e subito dopo quella avanzata da Luigi Galluppi della maggioranza.

Anticipazione: su entrambi i voti ci sono state sorprese.

La proposta delle opposizioni, bocciata con (prima) sorpresa

«Le richieste della mozione sono due» ha sintetizzato Giovanni Pignataro del Pd presentando il testo. «Primo: un impegno al sindaco a mantenere costante contatto con la Regione, che ci dia il costante polso della situazione.  Due: il futuro, perché sull’ospedale unico ci sono due accordi di programma scaduti e un terzo che non si sa che fine ha fatto. La domanda a Regione è sapere a che punto sia, perché Regione non ci ha mai risposto».

«Quello che chiedeva la manifestazione è una risposta unitaria e univoca a tutela della salute di tutti i cittadini» ha proseguito  Cesare Coppe, che ha parlato di «dichiarazioni che creano disagio, a partire da quelle del sindaco di Busto Antonelli, che continua a dire ai gallaratesi che potranno curarsi a Busto, senza considerare il disagio di tutta l’asse, bacino di 300mila persone».
Quanto alla prospettiva dell’ospedale unico, il centrodestra la ribadisce «peccato che non esiste un ospedale unico, non esiste un progetto, non ci sono le risposte sulla localizzazione, probabilmente non ci sono neppure i soldi siamo arrivati a questo punto perché non abbiamo il coraggio di non fare un passo indietro, dall’annuncio del 2016».

consiglio comunale ospedale Gallarate
La Polizia Locale interviene per rimuovere lo striscione esposto dal sindacato di base Al Cobas. A vigilare sulla seduta anche agenti di Polizia di Stato e Carabinieri

Dal fronte del centrodestra Michele Aspesi (Lista Cassani) ha contestato nuovamente la strumentalizzazione della manifestazione dicendo di aver trovato nella cassetta della posta un volantino della serata e insieme un volantino di Obiettivo Comune.
Sorrentino (FdI) ha detto che la mozione proposta da Galluppi «è più completa» di quella delle minoranze, che «ricalca quella di novembre» ed è superata.
E poi ha chiarito che se c’è chi (come Massimo Gnocchi) «non vuole l’ospedale unico, noi non ci vergogniamo di dire che vogliamo l’ospedale unico e siamo per l’Italia del fare».

«Chiaramente lo scontro è politico, sull’ospedale si vuol far passare il messaggio che c’è una parte che se ne prende carico e una che non è interessata» ha incalzato Stefano Deligios (Lega).

Luigi Galluppi ha tirato le fila: «La manifestazione non dobbiamo strumentalizzarla, bisogna portare avanti quello che chiedeva. La nostra mozione recepisce 4 punti su 5, la vostra mozione – ha detto rivolgendosi alle minoranze – nessuna. Credo che tutti sappiano gli sforzi personali che ho fatto per arrivare a una mozione unitaria. La vostra mozione è ora inutile, la nostra comprende e valorizza la vostra».

consiglio comunale ospedale Gallarate
Il presidente del consiglio Marco Colombo mentre si confronta con il pubblico durante la sospensione nella prima fase della seduta

Dunque: dal centrodestra voto contrario sulla proposta delle minoranza.

Appunto con eccezione a sorpresa: il voto favorevole arrivato invece da Forza Italia, il partito del centrodestra che si sta mostrando più critico sul tema (e ha partecipato alla manifestazione).
«Non troviamo nulla da obiettare nella mozione delle minoranze» ha detto Belinda Simeoni, «per questo il nostro voto sarà favorevole». A consiglio finito Simeoni ha spiegato ancora: «Bisogna essere coerenti: se la mozione di Galluppi comprendeva la mozione delle minoranze – come è stato detto – non si vede perché votare contro».

La proposta del centrodestra, approvata

Dopo aver sviscerato a lungo il tema, la discussione a tarda sera della mozione proposta dal centrodestra è stata un po’ più rapida.
Il testo – ha chiarito di nuovo Galluppi – comprendeva la definizione di ospedale unico irrinunciabile e «congiuntamente la [richiesta di]  salvaguardia» dei servizi del Sant’Antonio Abate. «Cose che chiediamo quasi con una certa impudenza» ha detto nel suo appassionato intervento Galluppi, cercando di convincere l’opposizione (torneremo in altro articolo sul testo approvato).

Le forze di minoranza hanno fatto proposte di modifica ma poi si è proceduto sul testo (corretto) presentato da Galluppi. Massimo Gnocchi ha ri-presentato la proposta (bocciata) di un referendum sull’ospedale unico, il sindaco Cassani ha rassicurato una volta di più sulle garanzie sul tema della viabilità di accesso all’ospedale unico e sul fatto che si farà. «I cittadini si sono già espressi due volte votando questa amministrazione» ha ribattuto Cassani. «Io vorrei sentire un medico, uno, che è contrario all’ospedale unico».

consiglio comunale ospedale Gallarate
Il consigliere Cesare Coppe (civica Città è Vita)

Insomma: centrodestra favorevole all’ospedale unico, Gnocchi risolutamente contrario, il resto delle minoranze convinte che comunque non sia una prospettiva realistica e che si arenerà per troppi problemi tecnici e troppe pochi soldi disponibili: «Non possiamo nascondere le perplessità sulla collocazione, sui soldi non bastano neanche a iniziare, si brancola nel buio».

E sul voto?
Fratelli d’Italia sembrava convinta di un voto contrario delle minoranze, un po’ più possibilista il proponente, Luigi Galluppi: «Un voto compatto sarebbe un grande segnale. Se votate no – ha provocato – votate no ad ognuno di quei punti», di garanzia proposti dalla mozione.

E alla fine però le minoranze non hanno votato contro. Si sono astenute, aprendo alla presa di posizione preparata da Galluppi. «Noi vogliamo fare un gesto di amore per la nostra città» ha esordito Pignataro a nome delle minoranze. «Se dovessimo usare logica vostra dovremmo votare No. Ma non esiste solo il bianco e il nero:, esistono anche i grigi. Non nascondiamo le perplessità su “accelerare sull’ospedale unico”, ma non possiamo disconoscere il valore di quanto viene detto nella mozione».

«Io – ha aggiunto Gnocchi – sull’ospedale unico ho una posizione chiara, avrei più di un motivo per votare contro. Ma mi asterrò».
Alla fine il testo in difesa è passato dunque con 13 voti a favore della maggioranza, ma nessuno contrario.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 16 Giugno 2023
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.