Trecento bambini, 90 animatori, più di 30 volontari: la squadra dell’oratorio estivo di Casciago
Don Emilio Rimoldi, prevosto della Comunità Pastorale di sant’Eusebio, che riunisce le parrocchie di Casciago, Morosolo, Barasso e Luvinate, e il coordinatore degli animatori Nazareno ci raccontano l'oratorio estivo casciaghese
Trecento bambini e ragazzi iscritti, seguiti da una squadra di 90 animatori e 6/7 giovani educatori (tra cui un giovane seminarista, Massimiliano, di Casciago), più una trentina di volontari che si occupano di cucina, pulizia, riordino e supporto di vario genere. Tutto con a capo don Emilio Rimoldi, prevosto della Comunità Pastorale di sant’Eusebio, che riunisce le parrocchie di Casciago, Morosolo, Barasso e Luvinate.
Un team allargato e variegato, che dà vita all’oratorio estivo di Casciago: ci sono iscritti dai 4 paesi della comunità Pastorale, ma tanti che arrivano anche dai comuni limitrofi, Varese compresa. Un progetto che parte da lontano e che si chiude alla fine delle settimane dell’oratorio (dal 12 giugno al 12 luglio) con due gite in montagna per i ragazzini delle medie e per gli adolescenti.
«È un lavoro che parte da lontano – ci spiega don Emilio tra un momento di preghiera e la spiegazione della caccia al tesoro in un assolato lunedì pomeriggio -. Le prime riunioni le abbiamo fatte a gennaio, poi dopo due o tre mesi ci sono gli incontri più operativi, con le decisioni sulla logistica, le gite, le prenotazioni per i parchi, i pullman, gli ordini. La settimana è organizzata in questo modo: il lunedì stiamo tutti insieme a Casciago, un modo per iniziare la settimane e condividere gli spazi:; poi ci si divide, con le elementari che vanno in gita in pullman il martedì e in passeggiata il giovedì, mentre le medie vanno a Morosolo il mercoledì e in gita in pullman il venerdì. Le gite sono in parchi e piscine, da Leolandia ad Acquatica, mentre le passeggiate sono rese possibili grazie a papà e nonni che ci accompagnano per i sentieri del territorio da Mustonate a Velate o alla Casa del Sole di Barasso. Il mercoledì a Morosolo per i ragazzi delle medie abbiamo una collaborazione con Csi Milano e Atletica Varese, per dare modo di provare nuovi sport e discipline. Siamo aperti a tutti, abbiamo bambini che frequentano il catechismo durante l’anno, ma anche musulmani e figli di genitori dichiaratamente atei. Anche gli animatori per metà frequentano i nostri incontri durante l’anno, mentre altri si sono uniti a noi da maggio: il lunedì sera abbiamo organizzato incontri aperti per chi si è voluto avvicinare, con formazione e preparazione in vista dell’oratorio estivo».
«Quali sono i punti di forza dell’offerta oratoriale? Inutile dire che un punto a nostro favore è il costo, 70 € a settimana tutto compreso, possibile grazie ai volontari che si mettono a disposizione – spiega don Emilio -. Ma credo sia molto apprezzata anche la presenza degli animatori, tanti ragazzi che sono vicini ai bambini e ai ragazzi per la loro età e sono capaci di essere vicini e avere attenzione verso gli iscritti. Anche io ho frequentato l’oratorio quando ero giovane, a Malnate: allora era diviso tra maschi e femmine, i ragazzi giocavano a calcio o a basket tutto il giorno, diciamo che era più facile allora. Oggi si devono intercettare le diverse esigenze, avere proposte variegate, per tutti, sia sportive ma non solo, pensare alle diverse attitudini, far sentire tutti partecipi. Credo che post Covid si abbia maggiore attenzione alle piccole cose».
A coordinare la squadra degli animatori c’è Nazareno, 21 anni, studente al Conservatorio di Bergamo: da tre anni ricopre questo ruolo di responsabilità dopo aver fatto per otto anni l’animatore: «Voglio trasmettere quello che è stato trasmesso a me prima, vivere l’oratorio come un luogo di aggregazione e divertimento e farlo percepire anche ai ragazzi come un posto importante. Tanti degli animatori li seguo durante l’anno, l’oratorio è la chiusura di un cerchio per molti di loro – spiega -. Tutti i giorni facciamo un briefing pre attività, seguiamo la programmazione che ci siamo dati e cerchiamo di tenere alta l’attenzione di tutti. Negli ultimi anni, post Covid, noto una grande fatica da parte di alcuni dei ragazzi che hanno dovuto ricominciare tutto da capo, tanti di loro non hanno fatto questa esperienza di gruppo in oratorio prima e si trovano calati in una realtà completamente nuovo. Anche per i bambini ci sono delle differenze rispetto al passato: una volta buttavi un pallone in mezzo al gruppo e la giornata era fatta, oggi non è più così, almeno non per tutti, e serve cercare strade e idee nuove, diverse. Senza dimenticare le difficoltà motorie che molti bambini hanno, un altro strascico del Covid che presenta il conto».
Sono una comunità di persone, un bacino di attenzione educativa e volontariato: Varesenews vuole raccontare gli oratori estivi e dare voce a chi si impegna al loro interno. Per questo abbiamo preparato questo modulo con l’obiettivo di raccogliere informazioni sulle singole realtà: COMPILA IL MODULO
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