Varese festeggia la Repubblica e celebra i 75 anni della Costituzione

Grande partecipazione alla manifestazione per i festeggiamenti della Repubblica. Ai giardini Estensi consegnate le benemerenze al valor civile e militare

Festa 2 giugno 2023

Piazza Repubblica a Varese ha ospitato questa mattina i festeggiamenti istituzionali per la ricorrenza del 2 giugno. Tutti i corpi militari, le associazioni d’armi, crocerossine, vigili del fuoco, protezione civile oltre ai sindaci del territorio e ai gonfaloni dei comuni erano schierati davanti al Tricolore.

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La festa del 2 giugno 2023 in piazza Repubblica a Varese 4 di 12

Il Prefetto Salvatore Pasquariello ha passato in rassegna le compagini sull’attenti per poi leggere il saluto che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scritto ai prefetti italiani:

«Cari Prefetti,

rivolgo il mio saluto a quanti, ricoprendo pubbliche responsabilità, espressioni della società civile, cittadini, celebrano oggi la Festa della Repubblica, nel settantasettesimo anniversario della scelta operata dal popolo italiano all’insegna del rinnovamento della democrazia.

Ricorrono anche 75 anni dall’entrata in vigore della Costituzione, riferimento sicuro, Carta fondamentale che garantisce la libertà e definisce diritti e doveri nella nostra comunità.

Desidero esprimere la riconoscenza della Repubblica per il prezioso contributo che offrite, nei diversi contesti territoriali, alla concreta attuazione dei valori costituzionali di libertà, eguaglianza e solidarietà.

Ancora nelle scorse settimane, con instancabile impegno, in occasione dell’emergenza alluvionale che ha colpito così duramente l’Emilia-Romagna e territori della Toscana e delle Marche, i Prefetti, insieme agli enti regionali e provinciali, ai Sindaci, alle Forze di polizia, ai Vigili del Fuoco, agli enti di soccorso, al mondo del volontariato, al fianco dei territori feriti dagli eventi, hanno dato testimonianza della vicinanza solidale e operosa delle istituzioni ai bisogni e al dolore delle persone e delle comunità.

È il fare rete tra Stato, autonomie locali, istituzioni e componenti della società civile che consente di affrontare e superare le sfide e le crisi. Con uno sguardo che sappia, sempre, guardare oltre l’emergenza per dare risposte efficaci e durevoli ai cittadini.

Il dotarsi di una visione condivisa, essere capaci di un lavoro ben coordinato, sono ingredienti indispensabili a questo fine, così come la disponibilità a operare concordemente per un efficace utilizzo delle risorse disponibili, a partire da quelle messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in una logica di orizzonte ampio.

La vicinanza alle fasce più fragili della popolazione, alle situazioni di marginalità – per migliorare, a partire dai contesti più difficili, la qualità della vita nei territori –  con un’attenzione particolare ai fenomeni di degrado e alle situazioni di disagio sociale, soprattutto dei giovani e degli anziani, è tema che interpella le Prefetture, con effetti positivi sulla coesione sociale e la sicurezza delle comunità.

La mediazione sociale, l’ascolto e il dialogo con tutti gli attori sono preziosi per affrontare la questione del lavoro oggi, per l’affermazione della legalità, nel contrasto a ogni forma di sfruttamento, assicurando ogni sforzo per elevare la sicurezza delle condizioni lavorative.

Promuovere la realizzazione in concreto dei principi di buon andamento e di imparzialità, favorendo la cooperazione burocratica e il funzionamento degli apparati pubblici, è compito di impulso che appartiene di buon diritto alle Prefetture, Uffici Territoriali del Governo.

Nel rinnovare i sentimenti di gratitudine della Repubblica per l’opera prestata, giungano ai Prefetti e, loro tramite, a quanti si adoperano a servizio del bene comune, auguri di buon lavoro.»

Al termine della lettura, il Prefetto, accompagnato dal Sindaco di Varese Davide Galimberti e dal Presidente della Provincia Marco Magrini è salito al monumento ai caduti a cui è stato reso omaggio con un breve momento di raccoglimento.

La cerimonia si è spostata, quindi, alla tensostruttura dei Giardini Estensi dove si sono esibiti i ragazzi della classe seconda dell’Indirizzo Musicale della Scuola Secondaria di 1° grado Bellotti – Istituto Comprensivo Bertacchi di Busto Arsizio.

Successivamente il professor Vincenzo Salvatore, ordinario di Diritto dell’Unione Europea dell’Università dell’Insubria, ha tenuto una lectio “Sul valore della Repubblica” soffermandosi sul risultato referendario avvenuto nel 1948, a cui prese parte quasi il 90% degli aventi diritto e che vide prevalere la Repubblica con il 54,27% dei consensi. Un risultato leggermente inferiore a quello che registrò la città di Varese che si dichiarò repubblicana con il 58% dei voti. Salvatore ha poi ricordato il valore intrinseco della Carta Costituzionale che, pur compiendo 75 anni, è ancora estremamente attualmente simbolo di democrazia e di tutela dei diritti fondamentali.

La manifestazione si è conclusa con la consegna medaglie d’onore che rappresentano un simbolico risarcimento morale che lo Stato Italiano con la legge 27 dicembre 2006, n. 296, ha previsto di concedere ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ed ai familiari dei deceduti.

Grande la partecipazione di istituzioni, militari, politici e cittadini comuni venuti ad applaudire i corpi d’arma presenti. Il sole e il caldo ha giocato un brutto scherzo a uno dei porta bandiera delle associazioni d’armi che è stramazzato al suolo affaticato per un’estate scoppiata all’improvviso.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Giugno 2023
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