A Biumo Superiore l’oratorio più grande di Varese: ci si arriva anche in navetta
Il racconto di Don Matteo Missora, che è responsabile dell'oratorio estivo più grande della città ma è anche coordinatore della pastorale giovanile varesina
È l’oratorio piu grande di Varese, sia per spazi esterni che interni: ha un campo da calcio da 11 giocatori, un campo da pallavolo, uno da basket e uno da calcetto. Ha un parco giochi e una palestra, oltre a un ampio salone sotto e molti spazi interni, che comprendono bar e cucina.
Per raccontare gli oratori estivi, a Varese non si poteva partire che da qui, dall’oratorio di Biumo Superiore, che ha la sede in via Bonini, dietro l’Ippodromo di Varese. Qui infatti c’è anche l’oratorio estivo più grande della città di Varese, visto che raccoglie tutti i ragazzi che fanno riferimento alla comunità pastorale beato Samuele Marzorati che comprende i quartieri di Biumo Inferiore, Biumo Superiore, Valle Olona e San Fermo.
«Un territorio vasto, che raggiungiamo con un servizio navetta che parte da San Fermo con fermata intermedia a Valle Olona – spiega don Matteo Missora, responsabile dell’attività ma anche delle attività giovanili di tutta la città di Varese – I ragazzi che vi partecipano, dalla prima elementare alla terza media, sono circa 300 al giorno, per un totale di circa 450 iscritti. A seguirli ci sono 70 animatori, prevalentemente ragazzi delle superiori, dalla prima alla quinta superiore».
Qui un po’ si studia ma tanto si gioca e si impara a vivere insieme: «Facciamo gite tutte le settimane: tre in piscina, alla Wave di Sesto Calende, una gita a Sotto il Monte (BG) e l’ultima settimana andiamo a Ondaland, per concludere in bellezza – spiega don Matteo – Abbiamo un cuoco e dei volontari che fanno da mangiare per tutti, e ogni giorno c’è primo, secondo e frutta. C’è spazio per fare i compiti, e ci sono tanti laboratori: quest’anno si sono fatti da soli la tovaglietta per mangiare, le magliette colorate, collanine e braccialetti… sono laboratori pensati specialmente per i piccoli, ma ce n’è anche per i piu grandi. Ora per esempio stanno preparando la festa finale, che avverrà nell’ultimo giovedì dell’oratorio estivo, e quindi stanno facendo laboratori di teatro e musica».
L’attività di questo grande oratorio non si è mai fermata, come in realtà in nessun oratorio di Varese: «Noi non ci siamo mai fermati, nemmeno in pandemia: l’unica differenza è che nelle estati del covid facevamo delle specie di “bolle”, gruppi piccoli sempre uguali che non interagivano tra loro – spiega sempre don Matteo, che in questo caso parla anche come coordinatore della pastorale giovanile varesina – A Varese, in realtà, fortunatamente nessuno si è mai fermato: ci si è riusciti a organizzare ed è stato importante. Confrontandoci con le altre realtà ci siamo resi conto che sospendere tutto e riprendere è stato piu faticoso che affrontare i limiti dettati dalla pandemia. È stata una scelta faticosa, ma che ha reso».
Gli oratori in città sono 24: quasi tutti in qualche modo “abitati”. ma non tutti sono nelle condizioni di ospitare oratori estivi: «Alcune sono strutture vecchie o poco adatte: per un impegno come l’oratorio estivo si fa quindi la scelta di valorizzare alcuni posti». Sono comunque ben 12 le realtà in città che ospitano un oratorio estivo per tutto il giorno: «Per la comunità beato Samuele Marzorati c’è Biumo superiore – comincia a elencare don Missora – Per la comunità del centro, sant’Antonio Abate, sono aperti la Brunella e Casbeno, per la comunità Maria Madre immacolata sono operativi gli oratori di Masnago e Bobbiate, per la comunità dei santi Gottardo e san Giovanni Paolo II sono aperti l’oratorio della chiesa Massimiliano Kolbe e quello di sant’Ambrogio, e per la comunità don Gnocchi sono aperti tutti: Giubiano, san Carlo, Bizzozero, Lazzaretto, Bustecche».
Don Matteo MissoraLa cosa più bella dell’oratorio estivo: «È l’ambiente che si crea con i ragazzi: sono proprio contenti di stare insieme, è bello renderlo possibile. Più faticoso invece è il rapporto con i genitori, che spesso arrivano stressati e si attendono un trattamento che qui non c’è. Può capitare che i ragazzini giocando si sporchino, per esempio, e non tutti lo accettano… ci vuole, con loro, anche pazienza e attenzione».
Varese non è una città per giovani? «In verità quello che manca è una città dove essere adulti: mancano spazi sociali di vita normale, cosi si finisce inevitabilmente al centro commerciale. Paradossalmente, se sei bambino almeno l’oratorio estivo c’è, ma quando diventi grande questo spazio viene a mancare: cosi ti ritrovi con lavoro, casa e tanto piccolo schermo».
Insomma, ci vorrebbero degli oratori estivi per adulti…. «A Varese ci stiamo provando, o almeno stiamo cercando di ampliare la nostra attività verso gli anni dell’adolescenza: una sperimentazione che sta facendo l’oratorio di san Vittore con Happiness, dedicato agli adolescenti».
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