A Laveno giù il palazzo di Via Ceretti e i lavori di Alptransit continuano
Il grande edificio giallo a ridosso della ferrovia è stato abbattuto, ora i lavori continuano e porteranno alla realizzazione del sottopasso e cambiamenti alla viabilità

Una settimana o poco più per buttare giù lo stabile di Via Ceretti a Laveno Mombello. Il grande edificio giallo a ridosso della ferrovia è stato abbattuto, segnando l’inizio ufficiale dei lavori per l’arrivo di Alptransit per la cittadina lacustre.
Un cantiere del quale si parla da anni che ora è finalmente partito e porterà alla realizzazione di un sottopasso che affianca la ferrovia Nord e che permetterà di evitare i passaggi a livello. Con l’ingresso in paese non più da via Varese, ma su Via Garibaldi e Via Martiri della Libertà. Questo per evitare agli automobilisti i passaggi a livello che rischiano lunghe chiusure a causa dei treni merci ad alta velocità. La previsione dei lavori di Provincia di Varese è di 18 mesi per un impegno di circa 10 milioni di euro complessivi.
Ora si procede spediti, almeno fino alla pausa estiva. Nei prossimi giorni verranno completati i lavori di demolizione dei fabbricati minori e gli accessori in aderenza ai fabbricati da mantenere. Verranno rimosse le macerie e preparata l’area per i successivi passaggi: «Una fase delicata proprio perché bisogna mantenere intatti gli edifici che non devono essere abbattuti. Lavori che dovrebbero essere conclusi entro dieci giorni».
Poi, proseguono i lavori all’interno del cantiere (pista temporanea) per preparare la posa dei micropali, «cosa che non avrà particolari interferenze sulla viabilità o le normali condizioni.
A settembre i lavori arriveranno sotto la muratura del cimitero di Via Varese e questo potrebbe comportare delle chiusure temporanee della viabilità». Un cantiere importante per Laveno Mombello perché si trova proprio al centro del paese, a ridosso di alcune vie principali e che durerà per diverso tempo. I disagi sono da mettere in conto, seppur al momento non sembrano esserci stati grandi disagi o interferenze. Fabio Bardelli spiega: «Anche le demolizioni sono avvenute tutte durante il giorno, evitando di lavorare di notte con possibili disagi e rumori per i residenti nelle aree a ridosso o limitrofe al cantiere».
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