Ancora lontana la chiusura del cantiere sulla Sp57 Gazzada, Lozza e Morazzone
"Al problema di instabilità della scarpata, si sommano criticità di una certa importanza riconducibili ad alcune opere idrauliche di competenza del Comune di Gazzada Schianno" spiega la Provincia

A quanto pare occorrerà pazientare ancora qualche giorno. Forse settimane. I lavori sulla Sp 57 Gazzada, Lozza e Morazzone non sono ancora terminati. Qualche lettore ci ha chiesto informazioni sulla tempistica: il cantiere sembra fermo, operai al lavoro non se ne vedono. Eppure il senso unico alternato, e relativo impianto semaforico sono ancora attivi e questo crea, soprattutto in orario di punta, lunghissime code. Quindi che cosa sta succedendo?
Abbiamo girato la domanda alla Provincia, ente competente su quel tratto di strada. Ecco la risposta che, purtroppo, non riporta una data di fine lavori:
“L’impianto semaforico che gestisce il senso unico alternato è stato collocato sull’area di cantiere per motivi di sicurezza stradale. Non appena ci si è accorti che il problema di instabilità della scarpata avrebbe potuto potenzialmente innescare problematiche alla viabilità, è stato necessario procedere con i lavori lungo la SP 57 in somma urgenza, senza esitazioni”.
“Per chiarire al meglio il contesto nel quale ci si trova a lavorare, bisogna anche tener presente che al problema di instabilità della scarpata, si sommano criticità di una certa importanza riconducibili ad alcune opere idrauliche di competenza comunale (Gazzada Schianno ndr) (*qui la precisazione del Comune di Gazzada Schianno). Si tratta di una situazione complessa, soprattutto per i lavoratori chiamati ad intervenire. Ad ogni modo stiamo lavorando per effettuare il prima possibile gli interventi più urgenti con l’obiettivo di poter ripristinare la normale percorribilità stradale”.
“Seppur a fronte di qualche rallentamento dovuto al semaforo, al momento è garantita la transitabilità in entrambi i sensi e per tutti gli automezzi.
Le tempistiche per portare a compimento i lavori non si possono quantificare con esattezza al momento in quanto si tratta di interventi riconducibili a più soggetti responsabili e, data la complessità del contesto, non potranno considerarsi brevissimi”.
La Provincia suggerisce di adottare strade “alternative”, tra cui la Pedemontana.
“Esistono percorsi alternativi che possono essere utilizzati, a fronte di percorsi più lunghi o costi maggiori. Senza entrare nel merito di queste potenziali alternative, Provincia di Varese si impegna ad eseguire i lavori il più velocemente possibile e in totale sicurezza per completare quanto di propria competenza”.
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