Artusa: “Busto Arsizio è una città europea che ama lo sport. Con poche risorse si fa moltissimo”

Le società sportive sono in piena pausa estiva anche a Busto Arsizio. Dopo un anno vissuto intensamente ora si tirano le somme e ci si prepara alla ripartenza di settembre tra nuove iscrizioni, si spera, e atleti che tornano ad allenarsi per la nuova stagione. La nostra rubrica “Figli di uno sport minore” si prende, di conseguenza, una pausa per ripartire con slancio dopo le vacanze ma abbiamo pensato di chiedere all’assessore allo Sport Maurizio Artusa un primo bilancio a 7 mesi dall’inizio dell’anno di Busto Arsizio città europea dello sport.

Come sta andando?

Molto bene. Abbiamo cercato di far risaltare tutti gli sport che ci sono a Busto, partendo da quelli minori. Ci sono tanti sport che hanno un seguito importante e organizzazioni sportive eccellenti che portano buoni risultati a livello nazionale e internazionale.

Ad esempio penso a Riccardo Armiraglio della Shooting Academy che è appena stato un Polonia per gli Europei. Storie che meritano di essere raccontate come state facendo con la rubrica settimanale Figli di uno sport minore che seguo con interesse.

In concreto che cosa state facendo per aiutare queste realtà sportive?

Il provvedimento più importante che abbiamo approvato, dialogando anche con l’opposizione, è il nuovo regolamento per i contributi alle società sportive.
La parte che mi rende più orgoglioso è l’aver inserito per la prima volta l’intendimento di dare una quota per i ragazzi disabili, circa il 2% dei contributi è a loro favore. Un primo passo ma vorremmo fare di più.

Le società sono tante e le esigenze praticamente infinite. Come fate a stare dietro a tutto?

La struttura comunale dedicata allo sport è limitata ma si fa quel che si può. Adesso stiamo lavorando al riordino dei contratti che hanno le società sportive con le strutture comunali.

Sport e scuola. Due settori strettamente legati. Cosa si sta facendo?

Quest’anno sono andate a compimento una serie di iniziative con le scuole di cui sono felice, grazie alla collaborazione con l’assessore Cerana. Ad esempio il fourball che abbiamo spinto nelle scuole e che ha portato ad una dimostrazione pubblica. Il Baskin inserito in due scuole che permette a normodotati e disabili di giocare insieme.

E poi ci sono gli eventi sportivi.

Busto Arsizio Sport è l’esempio. Quest’anno è giunto alla seconda edizione grazie a questo gruppo di giovani davvero in gamba. Possiamo dire che si è consacrato e ha dimostrato di poter durare nel tempo. Anche la loro una storia bellissima che parte dall’aiuto alle famiglie in difficoltà durante il covid ed è arrivato ad oggi con la nascita dell’associazione Cuore Pieno che aiuta la pediatria dell’ospedale cittadino.

Prossimi eventi?

La Tre Valli ripartirà da busto per la terza volta consecutiva ad ottobre. Alla manifestazione sportiva affiancheremo una mostra sul ciclismo. Ci saranno degli eventi per la Pro Patria: in particolare una rassegna libri sportivi con storie che raccontano lo sport a Busto e in Europa partendo da quella di Lazlo Kubala, la storia di Carlo Speroni è quella di Maria Piantanida. Ci sarà anche una mostra fotografica di Claudio Argentiero sulla Pro Patria. A Busto ospiteremo il nuoto sincronizzato coi campionati italiani esordienti dal 27 al 30 luglio poi ci sarà Sport per tutti a settembre, la rassegna letteraria Sportivamente e la Maratonina di Busto a novembre.

Infine le opere attese da anni.

Per la realizzazione del Palaginnastica si sono fatti passi avanti. Abbiamo aperto le buste e delle sei offerte pervenute. A breve ci sarà la determina di affido all’impresa che ha fatto l’offerta migliore. Questa volta non ci saranno problemi e il palazzetto verrà realizzato. Daremo finalmente una casa ai campioni della Pro Patria ginnastica.