Buon compleanno Rinaldo

Rinaldo Ballerio ha compiuto 60 anni e ha festeggiato con tanti amici alla Spiaggia di Comabbio sul lago di Monate. Arrivati per lui anche il ministro Giancarlo Giorgetti e il Presidente Attilio Fontana

Festa Rinaldo Ballerio

All’ingresso una vecchia moto Guzzi con un piccolo rimorchio con in bella vista la sua nuova creatura: “60 pensieri con me stesso”. Sessanta come gli anni che ha festeggiato. A modo suo, nel suo stile, con una sorta di festa campestre alla Spiaggia di Comabbio sul lago di Monate.

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Calzoncini corti, maglietta azzurra e sorriso per ognuno degli amici, colleghi, collaboratori che sono arrivati tutti per lui. Rinaldo Ballerio è felice e lo si coglie da piccole sfumature. Ha scelto ancora una volta la semplicità, ma anche il gusto, la cura per i suoi ospiti già dal biglietto di invito che indicava due orari: alle 18 per fare il bagno con obbligatorio il costume e dalle 19.30 la serata vera e proprio con un dress code in azzurro.

La serata è stata magica e i temporali annunciati si sono fatti sentire solo nella notte. “Oggi è un giorno speciale e anche i proprietari dello spazio hanno fatto una eccezione solo per me. Qui vengono in tanti per fare il bagno e fare foto. Oggi non si paga per farli, perché di solito sono dieci centesimi a scatto”. Stiamo ad ascoltarlo e poi non riesce a trattenersi e ride contento. Lo aiuta uno scenario davvero notevole che lascia stupiti tanti dei suoi ospiti che non conoscevano questo scorcio di provincia che non finisce mai di sorprendere.

Rinaldo ha pensato di fare lui un regalo a se stesso e ai suoi amici. Un libro. Un progetto che svela all’inizio essere pericoloso perché “Chi sono io per scrivere un libro? Io sono Rinaldo”. Un uomo che ha avuto tanti meriti e tante fortune fin qui. Una solida famiglia alle spalle con un padre che insieme a un amico fondò una azienda innovativa, la Elmec, che negli anni è cresciuta. Una storia che lui ha proseguito anche nel numero dei figli che ora lo seguono nelle tante imprese in cui si butta. Una persona che si mette in gioco e ci mette la faccia, come nei cinque anni in cui è stato consigliere comunale di opposizione partecipando a tutte le sedute e apportando un contributo critico, ma mai polemico.

Festa Rinaldo Ballerio

In serate come quella della sua festa si vede la rete delle relazioni che ha saputo tessere in questi anni. Gli si legge in faccia l’orgoglio di avere al suo fianco Giancarlo Giorgetti, che ha anche scritto la prefazione del libro. “Appare evidente che questo libro non è opera della cosiddetta intelligenza artificiale. L’ha pensato, e scritto poi, lui, il Rinaldo. È cioè frutto di un’intelligenza naturale, schietta, originale come l’autore. Si basa sull’esperienza, cioè sul vissuto e s’incrocia con le citazioni, cioè con la cultura derivata. Ne consegue perciò conoscenza e quindi la capacità di trarre ispirazione per l’agire quotidiano”.

Con il ministro c’era anche un altro amico di lunga data: l’Attilio come lo chiama lui. Il Presidente della Regione Fontana, come lo conosce il resto del mondo. E poi tanti altri, dall’europarlamentare Isabella Tovaglieri a Raffaele Cattaneo a Emanuele Monti, Samuele Astuti solo per restare alla politica. Tanti imprenditori, manager e una fitta squadra di collaboratori che lavorano con lui in azienda.

Festa Rinaldo Ballerio

Una festa senza alcuna celebrazione se non un vero tributo d’affetto a Rinaldo e che ha avuto il sapore della condivisione lasciando per un momento da parte lavoro, politica ed altro. Il duetto con il ministro Giorgetti è stata una ulteriore occasione per ribadire l’amore per il territorio comune e anche per una ironia che resta una delle cifre di entrambi i personaggi. Ballerio, oltre al suo libro, ha regalato a Giorgetti un volume di 1160 pagine su come compilare il modello 740.

“60 pensieri con me stesso” di pagine ne ha solo 112, ma lì dentro c’è tutto l’autore. Il suo punto di riferimento, come recita all’inizio è Marco Aurelio, ma si incontrano tanti personaggi da Pitagora a Dan Peterson, Gaber, Iannaci, Van de Sfroos passando da grandi statisti. Tra loro ci sono pagine dedicate al suo papà. In una delle ultime un pezzo di essenza del loro pensiero.

“Diceva mio padre di non aver bisogno di Google in quanto la mamma sapeva già tutto. Al di la dell’ironia, il problema è il contrario. Pensiamo di saper tutto perché abbiamo Google e perché accediamo ai social media da cui ci si abbevera ciecamente di notizie e opinioni che prendiamo per vere e definitive.
Non ho l’account su nessun social media, né li frequento, ma posso affermare che la credulità non è un male moderno. Già mia nonna e tante altre persone citando qualcosa aggiungono “L’ha detto il telegiornale!” dando un senso quasi di santità alla notizia, io la chiamo sindrome del “cugino”. Quante volte ci capita di sentir dire come una sentenza “mio cugino ha saputo che…». Quel sapere le cose un po’ di nascosto ci fa sentire più furbi, pensiamo di avere intercettato una verità in esclusiva e la beviamo senza metterla in discussione.
Nell’era dell’intelligenza artificiale c’è il rischio di una dilagante stupidità umana. Conservare uno spirito critico e indipendente ci preserverà dall’abboccare alle cosiddette fake news che approntate con sempre più fantasia e capacità ci circondano in ogni momento, oscurando la capacità di comprendere e giudicare. La nostra testa resta l’antivirus più potente per le fake news. Informarsi solo sui social media è come bere da un idrante. Tanta è l’acqua che esce con violenza che ci si bagna e basta”.

Buon compleanno Rinaldo da tutta la redazione di Varesenews.

Marco Giovannelli
marco@varesenews.it

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Pubblicato il 21 Luglio 2023
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