Compatti, ordinati, precisi: la ricetta di coach Czarnecki per i nuovi Mastini

Se non sarà una rivoluzione, ci andremo vicini: i nuovi Mastini, quelli che proveranno a difendere il titolo di IHL e la Coppa Italia, saranno una compagine piuttosto differente nel modo di giocare rispetto a quella vista nella stagione passata. Lo dicono apertamente sia “l’architetto” della squadra, Matteo Malfatti, sia soprattutto Niklas Czarnecki, l’allenatore chiamato dalla società giallonera e giunto dalla Svezia per cercare di ottenere la “doppietta”.

Nella presentazione organizzata al Palace Hotel, Czarnecki ha spiegato che la filosofia di gioco dell’HCMV cambierà in modo piuttosto radicale, anche se gradualmente. “Step by step” ripete il tecnico svedese (sosia di Jurgen Klopp) con l’obiettivo di ricostruire il gioco partendo dalla fase difensiva per poi sviluppare quella d’attacco.

«In Italia si gioca un hockey più simile a quello canadese e lo stesso accadeva a Varese. In Svezia pratichiamo un gioco differente: in difesa saremo più schematici, controllati e organizzati perché tutto parte dal proprio terzo. Saremo più attenti nelle uscite e dovremo avere grande compattezza nelle varie zone del campo: una squadra più corta, aggressiva, che pattina solo quando serve».

Czarnecki (si pronuncia Scianezchi) spiega anche la volontà che «sia la squadra a decidere il proprio destino. Dovremo avere un impatto forte sulla partita senza attendere di replicare alle mosse degli avversari. Non possiamo controllare tutto, ma dovremo seguire molto bene le direttive che ci daremo». E non ha alcun timore a parlare apertamente di risultati: «Di certo sono anche io qui per vincere, per vincere ogni partita. Vogliamo riprovare a conquistare il campionato anche se sarà ancora più difficile dello scorso anno. In carriera ho sempre allenato per vincere, non per fare anni di passaggio».

Accanto a Czarnecki, come detto, spicca la presenza fissa di Matteo Malfatti (il presidente Carlo Bino, presente, ha preferito lasciar “parlare il campo” in questo caso): il gm ha spiegato la scelta del tecnico e quella degli stranieri. «Niklas è qui perché ha un passato di livello nel campionato svedese che è tra i più importanti al mondo. Ha lavorato da protagonista per anni nelle migliori squadre del Paese ed è una figura capace di lavorare sulle prime squadre ma anche con i giovani che si affacciano tra i senior. E quindi sposa in pieno il nostro progetto».

Per quanto riguarda la “strana coppia” straniera formata dall’attaccante americano Kyle Gibbons e dal difensore svedese Erik Naslund, Malfatti spiega: «Non era necessario avere due connazionali del coach: ormai l’hockey si gioca in tanti Paesi e quindi abbiamo scelto giocatori molto forti che hanno anche riconosciute qualità a livello di persona. Czarnecki ha ovviamente avuto ottime referenze su Naslund, mentre Kyle giocava già in Italia e lo conosciamo. Sappiamo che senza giocatori come Franchini, Drolet o Desauteles “perdiamo” diversi punti a partita ma contiamo che, con questo gioco, i punti stessi vengano re-distribuiti su tutta la rosa».

Lo vedremo; intanto la società ha organizzato un raduno a Varese il 21 agosto; seguiranno tre settimane di allenamenti quotidiani in città mentre è al vaglio l’organizzazione di qualche amichevole per prepararsi alla Supercoppa di sabato 16 settembre a Cortina contro i campioni d’Italia. «Un match in cui sfideremo subito un’avversaria di livello superiore: sarà una opportunità e un modo per capire qual è il nostro valore. E per me un banco di prova per vedere quale sarà la mentalità dei giocatori davanti a un impegno del genere». La stagione, quindi, è già iniziata.