Da Morazzone a Cesena per suonare la batteria con Rockin’ 1000, il gruppo rock più grande del mondo
Leo Amato, batterista di Morazzone, questa sera parteciperà al concerto di beneficenza per le comunità alluvionate dell'Emilia Romagna, esibendosi insieme a mille musicisti provenienti da tutto il mondo

Emozione alle stelle per Leo Amato, batterista di Morazzone che questa sera suonerà a Cesena con Rockin’ 1000, la più grande rock band del mondo, composta appunto da 1000 musicisti che suonano insieme, in occasione del concerto di beneficenza per le comunità dell’Emilia Romagna colpite dalle alluvioni di maggio e giugno.
Questa sera, allo stadio Manuzzi di Cesana, Leo potrà finalmente coronare il suo sogno: «Questa fantastica superband è aperta a tutti i musicisti – racconta – Ho mandato la mia candidatura e sono stato selezionato, ma siccome le candidature sono tante e da ogni parte del mondo capita che si venga chiamati “con riserva”, cioè se qualcuno non si presenta pescano dai musicisti in lista d’attesa. Mi è capitato all’ultimo concerto della band a Madrid, sono rimasto fuori ed ero un po’ amareggiato ma quando hanno iniziato a suonare è stata una sensazione da pelle d’oca, e così anche da spettatore mi sono divertito ed emozionato tantissimo».
E in effetti la potenza di mille tra musicisti e cantanti che suonano e cantano all’unisono non può lasciare indifferenti, anche perché nel repertorio della band dei record ci sono i pezzi più belli di gruppi come i Nirvana, i Queen, passando per i Pink Floyd, gli Who e altre pietre miliari della storia del rock: «In questo concerto faremo, per l’occasione, anche una versione rock di Romagna Mia, e ci sarà come ospite Diodato, vincitore del Festival di Sanremo nel 2020. Sarà bellissimo».
Bello ma non facile, se si tratta di suonare insieme ad altri 199 batteristi, 200 chitarristi, altrettanti cantanti, bassisti e tastieristi. Anche per un musicista d’esperienza come Leo suonare in un contesto così richiede accorgimenti particolari: «A Cesena saremo tutti disposti sull’area del campo, che riempiamo interamente. Prima ci prepariamo online nei mesi precedenti l’evento, poi si fanno le prove dal vivo. Abbiamo le cuffie e un software che ci connette tutti aiutandoci a tenere il tempo e da cui arrivano i messaggi della regia, indispensabili per coordinare tutti. L’organizzazione è complicata ma il risultato è davvero sorprendente, da lasciare senza fiato».
Come accade per tutti gli altri musicisti che danno vita ai concerti di Rockin’ 1000 (che sono sempre legati ad eventi di beneficenza) nessuna remunerazione e tutte le spese a carico di chi partecipa, ma questo non incide sull’entusiasmo e sulla voglia di esserci: «Per tanti di noi che suonano da sempre ma non hanno opportunità per fare grandi concerti è un’occasione incredibile per suonare in uno stadio davanti a migliaia di persone, partecipando a eventi molto belli e di grande richiamo. Per chi ama la musica una cosa che non ha prezzo».
Il concerto di Cesena, città tra l’altro da cui è iniziata la storia di questa incredibile band, è andato sold out nel giro di pochi giorni, ma le occasioni per per ascoltare quella che Le Monde ha definito “il Leviatano del rock” non mancheranno nei prossimi mesi: per saperne di più si trovano tante notizie sul sito Rockin’ 1000 e su tutti i canali social della superband.
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