Difendiamo via Selene chiede visione e chiarezza: “Nel rendering manca la strettoia verso Schianno”

«Per via Selene chiediamo chiarezza, perché i cittadini hanno il diritto di sapere come verranno affrontate tempistiche e criticità». Sono queste le domande che, nella mattina di sabato 22 luglio, il comitato spontaneo Difendiamo via Selene ha voluto rivolgere all’amministrazione comunale a proposito del progetto di viabilità presentato lo scorso primo luglio (nella foto), il cui obiettivo, secondo le parole del sindaco Davide Galimberti, sarà quello di «snellire il traffico in ingresso alla città e agevolare la viabilità nell’area industriale della zona sud di Varese dove insistono diverse aziende».

L’appello rivolto dal comitato di quartiere – rappresentato in questa occasione da Alessandro Goitan, Simona Daneluzzo e Massimo Vanzulli – ha raccolto l’adesione di una decina di varesini – tra cui la consigliera comunale Grazia d’Amico di Progetto Concittadino – presenti sul posto per mostrare e parlare della via varesina toccata dai lavori per la realiazzione dell’Esselunga di Viale Europa e che si collega anche a Schianno.

È proprio questa parte del tratto a incarnare secondo il comitato e i cittadini presenti le maggiori criticità a causa di una strettoia su cui l’amministrazione non ha fornito sostanziali risposte nel rendering oramai mostrato più di due settimane, probabilmente perché il punto interessato riguarda appunto anche il comune limitrofo di Gazzada-Schianno.

“Ecco come sarà la nuova via Selene a Varese”

«Abbiamo ripetutamente chiesto di dirci cosa succede dopo la rotonda mostrata nel rendering, dove si vede perfettamente un tir imboccare questa strada senza però sapere poi dove vada a finire – spiega Goitan – Parte del problema riguarda proprio questa strettoia, si tratta di uno spazio decisamente angusto per il traffico e che non è chiaro se sia appartenente a Varese o a Gazzada-Schianno. Noi non chiediamo che la nuova strada non venga fatta – ribadisce – bensì che venga spiegato a tutti i cittadini come risolvere il problema dell’attraversamento di camion e di un grosso traffico automobilistico lungo questa strada».

«Ancora una volta – continua Goitan – notiamo dunque la mancanza di una visione complessiva, a partire dalle tempistiche: a noi cittadini ancora non è chiaro quando cominceranno i lavori nel cantiere a 50 metri dalla strettoia dove ci troviamo in questo momento. Avevamo invitato oggi l’assessore Civati, ha detto che per questo tratto di strada la Città sta partecipando a dei bandi per recupere i soldi per fare quel tratto di strada. Anche questo lo troviamo francamente abbastanza imbarazzante, perché non si possono affrontare progetti di questo senza avere già i finanziamenti. Sono tutte osservazioni poste già due anni fa in commissione ambiente. Sia chiaro che noi siamo un comitato libero e abbiamo anche apprezzato tante cose».

Altro tema affrontato durante la mattinata è stato poi quello legato all’ambiente, con il tavolo delle commissioni ambientali alle prese con le compensazioni della palude di Via Selene. A illustrare il punto è stato Massimo Vanzulli: «Nel corso dei tavoli ambientali svolti in questi ultimi anni ci sono state fatte delle promesse di recupero degli habitat della palude, ma ad oggi non ne vediamo nessuna, e questo vale anzi anche per tutte le fasi che verranno avanti, come la Piana di Luco: se davvero si vorrà raddoppiare, attraverserà per il lungo tutto quello che è il parco Varese Sud. E di corridoi verdi e compensazioni non c’è traccia».

Perchè si parla tanto di Via Selene a Varese, e perchè non riguarda solo i varesini