Grassi (Confindustria Varese): sostenibilità, cultura e sport per un manifatturiero innovativo
Il presidente di Confindustria riconfermato per il biennio 2023-2024. Industriali arrabbiati e delusi per la decisione del governo di non far ampliare l'area cargo di Malpensa: "Scelta miope e scellerata"
Non c’era naturalmente il ghiaccio, alla Acinque Ice Arena, ma un’atmosfera calda ad accogliere gli ospiti dell’assemblea di Confindustria Varese. Una scelta simbolica e identitaria per il rilancio del territorio. Una scelta in linea con il percorso di cambiamento che gli industriali hanno messo in campo negli ultimi quattro anni. La scelta del Palaghiaccio di via Albani è l’ennesimo salto consapevole, e non per questo più facile da fare. «Il simbolo di una Varese che scommette su stessa e che vince» ha esordito il presidente Roberto Grassi, affiancato sul palco dai campioni dell’hockey. «Lo sport e tutto il suo indotto insieme ad arte e cultura possono rappresentare un volano di crescita economica per la nostra provincia».
IL MESSAGGIO DI GIORGETTI
Il ministro Giancarlo Giorgetti, nel video di saluto a Confindustria Varese, ha parlato di «segnali preoccupanti» e di «tante incertezze» che ci arrivano dal contesto internazionale, a cominciare dalla Germania, che si è fermata, fino alla politica monetaria restrittiva della Bce che rischia di innescare un meccanismo recessivo, nonostante l’Italia sia partita bene.
L’incertezza che scuote di più l’economia del territorio è però il destino di Malpensa, dopo lo stop del Governo all’ampliamento esterno dell’Area Cargo.
QUATTRO ANNI DIFFICILI
Tra pandemia, crisi energetica e guerra in Ucraina non sono stati quattro anni facili per la presidenza Grassi e per l’industria varesina. Le risposte contenute nel piano strategico #Varese2050 sono però altrettanto forti, a partire dalla realizzazione del Mill, la cittadella del sapere e del saper fare, nell’area della Liuc di Castellanza. Il presidente di Confindustria Varese ha ricordato l’impegno preso verso la base associativa e la tradizione manifatturiera, che sta attraversando una fase delicata dopo una storia ricca e vincente, e l’opera di ascolto di tutti gli stakeholder del territorio per realizzare un progetto fuori dall’ordinario. «Se vogliamo continuare a crescere – ha detto Grassi – dobbiamo saperci rinnovare: coltivare bacini di creatività, investire risorse, orientare le politiche verso nuove specializzazioni in primis quella dell’information technology. Ma anche in quelle in cui tutti sbandierano la loro vicinanza, salvo poi non sostenerle quando serve».
IL NODO MALPENSA
Il pensiero di Grassi va al destino di due settori in particolare: la logistica e i trasporti, legati a doppio filo con l’aeroporto di Malpensa in particolare con l’area Cargo che non avrà la possibilità di ampliarsi. Il presidente di Confindustria Varese non gira intorno alla questione ed esprime tutta la sua delusione per una decisione dei ministeri dell’Ambiente e della Cultura che bolla come «miope, scellerata e incapace di saper interpretare lo sviluppo sostenibile».
I DRIVER DEL CAMBIAMENTO
Tecnologia e sostenibilità sono i due driver che secondo Grassi devono guidare la crescita delle imprese, accompagnati da controlli, imparzialità competitiva e regolamentazioni eque. «Le regole ci sono ma vanno monitorate nella loro applicazione» dice il presidente di Confindustria Varese. Questione trasversale, che non riguarda solo il settore tessile, ma molti altri comparti dalla mobilità all’imballaggio.
Su Pnrr e Mes il numero uno degli industriali sposa la linea di Carlo Bonomi: riallocare le risorse e utilizzarle per interventi di politica industriale. Guardare in prospettiva significa considerare gli squilibri demografici che rendono difficile ragionare sul futuro: «L’entusiasmo e la creatività dei giovani generano nuove iniziative in grado di cambiare il mondo».
DEMOGRAFIA E FRONTALIERI
Sul confine svizzero perdiamo ogni giorno 32mila frontalieri che varcano la frontiera quotidianamente, l’equivalente della città di Saronno. Ma ciò che preoccupa Grassi sono quei Neet, giovani inattivi, che stiamo perdendo alla vita attiva. «Le imprese devono svolgere un ruolo di inclusione nella società» e «non ci possono essere isole aziendali felici in un contesto di aridità di occasioni» ha sottolineato Grassi.
SPORT E TERRITORIO
Il capitolo sport, in questa assemblea, a partire dalla scelta del Palaghiaccio, ha un posto importante. Il presidente di Confindustria parla di un fermento della Varese sportiva in grado di essere elemento di attrattività così come l’arte e la cultura, elementi nel dna di un’industria che negli anni si è imposta nel design e nella moda con la creatività e il colore. «Un progetto che si costruisce solo insieme che mira a valorizzare un brand di una Varese in cui si fanno bene le cose. Sempre».
Grassi è stato riconfermato per il biennio 2023 -2024, una scelta di continuità che significa responsabilità per il cambiamento in atto. Con lui una squadra di vicepresidenti quasi tutta al femminile: Claudia Mona, Barbara Cimmino, Eleonora Merlo e Luca Donelli.
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