La Civica di Casciago: “Basta parole, è il momento dei fatti”

Attaccano i rappresentanti della lista di opposizione di Casciago "La Civica" dopo l'incidente a pochi passi dal confine tra Casciago e Varese e le relative rivendicazioni del titolare della floricoltura Pozzi di via Toce a Masnago

Generico 10 Jul 2023

«Basta parole, è il momento dei fatti». Attaccano i rappresentanti della lista di opposizione di Casciago La Civica dopo l’incidente a pochi passi dal confine tra Casciago e Varese e le relative rivendicazioni del titolare della floricoltura Pozzi di via Toce a Masnago che negli anni si è visto “invadere” la recinzione da diverse auto finite nella sua proprietà.

«Purtroppo, nonostante la tragedia di dicembre, siamo ancora qui a parlare della sicurezza lungo le strade del Nostro Paese. La cronaca torna prepotente a raccontare che nel giro di pochi giorni si siano registrati ben due investimenti lungo la SS 394. A dicembre siamo rimasti in un doloroso silenzio, portando con noi il ricordo di Guido, una persona speciale che aveva incrociato, nel suo cammino, anche il Nostro comune e aveva messo a disposizione della comunità i suoi talenti. Poi altri due incidenti che hanno visti coinvolti Nostri concittadini, ai quai va il nostro abbraccio, gli ennesimi, che si sarebbero potuti e dovuti evitare – si legge nella nota de La Civica -. Tutti noi facciamo loro un grosso in bocca al lupo e speriamo che si possano rimettere presto e che quanto successo rimanga solo un brutto ricordo. Ci sentiamo loro molto vicini, poiché quando si vive in un paese non solo le persone si conoscono, ma si divide la vita, le gioie e i dolori, i successi e i lutti, e quando un membro della Nostra “famiglia” rimane coinvolto in un fatto così grave tutti noi ne siamo scossi».

«Quanto accaduto nelle ultime settimane avrebbe potuto avere esiti ben più gravi. Cosa sarebbe successo se in quel tratto di strada, per un drammatico scherzo del destino a transitare fosse stata una persona anziana diretta alla farmacia oppure uno dei ragazzi che dalla fermata del bus si sposta per raggiungere la propria casa? Saremmo qui a piangere l’ennesimo lutto. Adesso però non è più il momento di tacere – attaccano i rappresentanti de La Civica -. Chiediamo che il Comune di Casciago si attivi, non essendo più tollerabile limitarsi a scrivere all’Anas. Così come non basta più dire che tocca all’ANAS fare qualcosa e che il Comune non c’entra. Un grande ed impegnativo lavoro è stato fatto per realizzare il primo tratto di marciapiede presente: correva l’anno 2008, quando ci siamo attivati per mettere in sicurezza, compresi gli attraversamenti pedonali protetti che oggi esistono, quella che è una parte importante del paese, ove insistono bar, la farmacia ed una serie di negozi. Ma alla fine la fatica e gli sforzi hanno permesso alla parte alta di Casciago di beneficiare di quell’intervento, che oggi viene riconosciuto come ottimo, essendosi compresa la bontà della scelta politica. Adesso bisogno continuare l’opera, bisogna dare ascolto ai cittadini preoccupati, bisogna farsi parte diligente».

«Come? È necessario organizzare diversamente il lavoro della Polizia locale, la cui presenza sul territorio deve essere più incisiva. Si intervenga con gli autovelox, le possibilità ci sono e le risorse anche. Del resto a meno di un chilometro di distanza dai luoghi degli incidenti il Comune si è attivato, senza che vi fosse alcun intervenuto di ANAS, posizionando una telecamera al semaforo, che risulta produttiva di numerose multe – prosegue la nota de La Civica -. Ma prima di tutto è doveroso andare avanti nella realizzazione del tratto di marciapiede che, sul territorio di Casciago, metta in sicurezza tutta la SS 394 fino a Piazzale Grilli. Questo dipende solo dal Comune di Casciago che, peraltro, ha a disposizione un progetto preliminare finito lasciato in eredità. L’aggiornamento tecnico-economico del preliminare del 2000 permetterebbe in tempi brevi di reperire i fondi necessari per realizzare tale importante ed indispensabile opera stradale, attraverso il ricorso alle ingenti risorse messe a disposizione oggi dal PNRR. Si può fare benissimo. Anche perché la stessa Amministrazione ha riferito a noi, in Consiglio Comunale, di aver già preso un altrettanto vecchio progetto lasciato in eredità (quello del Circolo familiare) e di averlo utilizzato per chiedere un finanziamento. Chiediamo, quindi, che si attivi un tavolo serio, di confronto con il Comune di Varese per coordinare le iniziative chiamando anche ANAS. Certo è un lavoro che richiede tempo, impegno e presenza e che necessita di proattivismo al fine di trovare punti di caduta condivisi. Anche in questo caso si era già inviato il progetto preliminare all’Ufficio Competente. Nessuna giustificazione è più consentita. Il Comune ha nel cassetto, avendoli tenuti fermi per più di un anno, più di € 355’000,00 (compresi quasi € 50,000 di progetto) li usi, forse sarebbe stato più opportuno invece di rifare le facciate e i serramenti del Palazzo Comunale, realizzare un marciapiede per evitare un’altra tragedia! Non è più il momento delle lettere, ma quello dei fatti. Attendiamo come sempre risposte con l’auspicio che nell’interesse dei cittadini arrivino presto».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Luglio 2023
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