La lotta al tumore al seno si affida anche a un esercito di volontari in decisa crescita

Il bilancio di Europa Donna che raduna 31 diverse associazioni in Lombardia evidenzia numeri in aumento in tutti i campi: dai volontari, ai fondi raccolti, alle donne sostenute nella prevenzione e diagnosi precoce

europa donna incontro in regione

Sono 31 le associazioni di volontariato  affiliate a Europa Donna Italia in Lombardia. Sono diffuse in quasi tutte le province e svolgono un’attività capillare sia nella diffusione della cultura della prevenzione per la diagnosi precoce, sia supportando le pazienti con tumore al seno nei centri di senologia e nel territorio.

Anche quest’anno il report di Europa Donna sull’analisi del valore sociale generato dalle associazioni italiane del tumore al seno, ha potuto contare sul contributo delle associazioni lombarde, fornendo una panoramica concreta del loro operato e impatto sulla comunità.

Nel corso dell’anno, sono stati raccolti circa 9 milioni di euro di fondi, un notevole incremento rispetto ai 5,7 dell’anno precedente, che si sono rivelati fondamentali per sostenere e sviluppare le attività nel campo del volontariato.

Le associazioni della Lombardia si sono avvalse del contributo di 93 dipendenti, un valore in aumento di circa il 12% rispetto a quello del 2021. Hanno inoltre potuto contare sulla consulenza di 320 esperti esterni che hanno contribuito con la loro expertise ad arricchire il lavoro delle associazioni consentendo un approccio più completo ed efficace.

La partecipazione dei volontari ha registrato un aumento del 7% rispetto all’anno precedente. In tutto sono stati 1.504 i volontari attivi, un dato in controtendenza rispetto alla media nazionale in calo negli ultimi anni.

Attraverso le proprie attività di sensibilizzazione, nel 2022 le associazioni della Regione hanno raggiunto 51.501 donne, più del doppio rispetto al 2022. Inoltre, anche il numero di donne non pazienti che ha partecipato agli eventi delle associazioni è drasticamente aumentato, passando da 7.630 nel 2021 a 35.030 quest’anno. Le visite e gli incontri realizzati sono stati pari a 15.849, più del 50% rispetto al 2021.

Infine, le associazioni hanno acquistato 219 strumentazioni di cura come bisturi, caschetti refrigeranti, protesi, parrucche e 42 strumentazioni di diagnosi come ecografi, sonde, mammografi.

L’anno 2022 è stato un periodo di notevole crescita e successo per le associazioni della Regione Lombardia. Grazie all’incremento del personale, ai fondi raccolti, alla collaborazione con consulenti esterni e all’impegno dei volontari, le associazioni sono state in grado di ampliare la propria portata e avere un impatto significativo sulla vita di molte donne.

In Italia si contano circa 5.600 volontarie, spesso donne sopravvissute a una diagnosi di tumore, che hanno promosso raccolte fondi per oltre 15.000.000 €, permettendo di raggiungere 63.000 donne con attività di diagnosi precoce.

Le ore di volontariato sono state 257.000 con più di 90.000 persone raggiunte nell’anno attraverso le campagne di sensibilizzazione alla prevenzione e ai Centri di Cura Multidisciplinari e nella organizzazione di oltre 54.000 visite effettuate attraverso la raccolta fondi. Esempi questi che restituiscono solo parzialmente la vitalità e la professionalità dell’impegno delle volontarie coinvolte, capaci di comprendere profondamente quali siano le necessità per affrontare la malattia in tutti i suoi drammatici aspetti e di riportarle ai decisori istituzionali.

Questi dati sono stati presentati la scorsa settimana al al Direttore Generale della Direzione Generale Welfare Giovanni Pavesi da parte di Europa Donna.

«E’ un grande onore per noi portare sui tavoli Istituzionali questa analisi che sintetizza in modo efficace l’impegno dell’associazionismo di questo settore in Italia – spiega Rosanna D’Antona, Presidente di Europa Donna Italia – Da sempre siamo impegnate in campagne di sensibilizzazione, di advocacy e di informazione con l’obiettivo di portare i bisogni delle pazienti ad essere ascoltati nei tavoli dove vengono prese le decisioni per la salute dei cittadini».

La Delegazione di Europa Donna Italia era rappresentata da Rosanna D’Antona, Presidente; Loredana Pau, Vicepresidente; Adele Patrini, Presidente associazione Caos Varese; Mariangela Ferrari, Fondatrice associazione ESA di Brescia e Consigliera di Europa Donna; Mara Viti, Vicepresidente associazione Amiche per mano di Bergamo e Consigliera di Europa Donna e da Gaia Giussani, Partner di PwC Italia.

L’incontro è stato anche l’occasione per fare il punto sui tre aspetti sui quali Europa Donna Italia opera: il supporto alla rete di Breast Unit del territorio, sia Italiano che Regionale, lo screening mammografico organizzato e il Tumore al Seno Metastatico, (che interessa più di 55.000). Punto che è stato raccolto con apertura e disponibilità a collaborare dai responsabili della Regione presenti all’incontro.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Luglio 2023
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