La petizione per l’ospedale a Gallarate ora ha un sito online
Mentre sono già stati "attivati" duecento moduli, dall'organizzazione di volontari che sostiene l'iniziativa della lista civica Obiettivo Comune Gallarate
«Però mi faccia prima vedere bene il testo…». C’è chi si accosta “guardingo”, al tavolo per firmare la petizione per l’ospedale di Gallarate e contro l’ospedale unico e unificato a metà strada tra Gallarate e Busto.
Sabato mattina, il secondo di raccolta. Un paio di volontari “agganciano” le persone, altri assistono al momento delle firme, in corso Italia, cuore del centro, di fianco alla basilica di Santa Maria Assunta. Vale a volte la conoscenza diretta dei volontari: «Avevo visto che l’hai messo su facebook, fa’ vedere».
La raccolta firme è stata lanciata dalla lista civica Obiettivo Comune Gallarate, una civica già molto “trasversale”, con sensibilità molto diverse. Ma al secondo sabato di raccolta si vede che il numero di persone coinvolte come volontari va olre i semplici simpatizzanti di OCG (qualcuno viene anche da Comuni vicini).
«Siamo rimasti molto sorpresi dalla grande e massiccia partecipazione della gente» dice Massimo Gnocchi, il consigliere comunale di OCG che due settimane fa ha deciso di rompere il ghiaccio e mettere insieme la petizione.
In una settimana dal lancio sono decine anche le attività commerciali che hanno deciso di sostenere la raccolta: la maggior parte a Gallarate, qualcuna nei Comuni contermini, quasi nessuna sull’area di Busto (segno che la percezione dei problemi sanitari è un po’ diversa tra le due città).
L’elenco circola sui social ma ora atterrerà anche su «una pagina web con tutte le attività commerciali», il sito www.riaccendiamolospedale.it (online da domenica 9), per allargare la partecipazione.
Ma intanto a quanto sono le firme su moduli cartacei?
«Al momento i moduli che abbiamo distribuiti sono arrivati a 200, numerati in modo progressivo». Ogni modulo ha 45 firme, quindi anche solo pensando che molti siano incompleti si può già ipotizzare migliaia di firme. Ma Gnocchi non svela: «Domani faremo la prima conta»
«Ogni giorno arrivano richieste che cerchiamo di esaudire più in fretta, la nostra è una organizzazione artigianale». Alle sue spalle i volontari al tavolino della pasticceria Bianchi (tra i primi esercizi ad aderire) controllano numeri, segnano a chi viene consegnato il modulo 201, segnano il rientro di un altro modulo compilato.
C’è anche un modulo che ha in cima il nome di Gianni Sparacia, volto noto di Forza Italia, che ha raccolto firme nel suo salone da parrucchiere. L’adesione formale alla raccolta per ora è venuta dalle minoranze civiche e di centrosinistra di Gallarate, altre realtà – comitati, gruppi, circoli dei partiti – stanno valutando (dicevamo nei giorni scorsi delle richieste di conoscere il testo).
«Confidiamo che anche altre forze politiche facciano lo stesso».
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