La Provvidenza di Busto Arsizio inaugura un giardino per fermare il declino cognitivo degli anziani
Il giardino terapeutico è stato realizzato con l'intento di offrire agli anziani uno spazio dove poter socializzare in sicurezza in un ambiente appositamente studiato
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Finalmente la casa di riposo La Provvidenza si apre alla città e lo fa per un momento di festa e di inaugurazione del nuovo giardino terapeutico realizzato in uno dei cortili interni della struttura.
L’inaugurazione in grande stile è avvenuta nel pomeriggio di ieri, mercoledì, alla presenza del presidente Romeo Mazzuchelli, del direttore Luca Trama, del sindaco Emanuele Antonelli, dell’assessore ai Servizi Sociali Paola Reguzzoni e del consigliere regionale Emanuele Monti. Prima del taglio del nastro l’opera è stata benedetta da Monsignor Livetti, cappellano e ospite da qualche anno de La Provvidenza, mentre le note del violoncello di Giulia Gallazzi hanno accompagnato la cerimonia.
Come sottolineato dal direttore Trama «il grande risultato che portiamo oggi è, oltre a questo splendido giardino, la riapertura per la prima volta dopo tre anni al pubblico esterno. È il primo evento che vede insieme i nostri ospiti, le loro famiglie, gli amici e le autorità».
Trama ha ringraziato anche la dottoressa Marina Olivieri «che ha ideato questo luogo e ha fatto di tutto per averlo a disposizione per i nostri ospiti». Sia Trama che Mazzuchelli hanno ringraziato anche Giancarlo Restelli che ha contribuito con una donazione importante alla realizzazione dell’opera.
Perchè è stato realizzato il giardino
L’ambiente di vita dei malati di vari tipi di demenza deve essere rimodellato sulle loro esigenze; infatti, l’azione di cura e di tutela chiama in causa non soltanto le persone, ma anche gli spazi edilizi e urbani. La progettazione dell’ambiente (non solo quello protetto e specifico), quindi, è parte integrante dell’approccio globale alla cura e assistenza delle persone affette da vari tipi di demenza. La qualità funzionale ed estetica degli spazi ad hoc, sia chiusi che aperti, ha un ruolo determinante, non soltanto perché supporta lo sviluppo dei programmi terapeutici, ma perché richiama costantemente il valore e ‘inviolabilità di ogni persona, riconoscendo la sua dignità insieme con chi se ne prende cura.
Le finalità terapeutiche
Da queste esigenze nasce la realizzazione del Giardino Terapeutico con le seguenti finalità terapeutiche:
– Ridurre i problemi comportamentali e, in particolare: il disorientamento spazio temporale, i tentativi di fuga, il girovagare finalistico (wandering) e le reazioni catastrofiche;
– Ridurre l’uso dei farmaci psicoattivi;
– Ridurre, se non abolire, il ricorso alla contenzione;
– Rallentare il declino delle capacità funzionali;
– Stimolare le capacità residue
– Stimolare la memoria remota dei pazienti nei riguardi delle loro attività precedenti, come ad esempio coltivare l’orto, accudire i fiori, passeggiare nel giardino, ecc.
– Compensare i deficit cognitivi e funzionali causati dalla demenza.
Il concetto di base è che rappresenta un percorso guidato, all’interno del quale le persone affette da qualsiasi tipo di demenza possono muoversi liberamente e senza pericoli. La guida ideale è rappresentata dalla natura: chi lo frequenta e vi sosta entra, infatti, in contatto con i diversi colori e aromi delle varie specie di piante
presenti
Cosa è stato realizzato
– Vegetazione: sono previste diverse specie riconoscibili per il colore e il profumo dei fiori
– Aree per la sosta: alcune sono più ampie ed ombreggiate, altre dotate di panchine perimetrali, in modo da favorire gli incontri e le attività ricreative collettive.
– Il percorso: unico, estremamente semplice e rotondeggiante, in modo da aumentare la sicurezza degli ospiti e rinforzarne il senso di familiarità.
– Vialetti: pavimentati con colori adatti, tenui, con caratteristiche antisdrucciolo e antiriflesso, e dotati di corrimani di sicurezza, in modo da consentire una deambulazione sicura ed un benessere visivo.
– Punti di riferimento: sono progettati al fine di stimolare le capacità mnesiche e l’orientamento spaziale,
– generalmente compromessi.
– L’acqua: il rumore dell’acqua che scorre rappresenta un importante stimolo uditivo nell’archivio della memoria.
– Recinzione: il giardino è protetto con recinzione mimetizzata, per esempio attraverso specie vegetali o staccionate in legno, al fine di evitare d’infondere un senso di chiusura.
Facilità d’orientamento, sicurezza, libertà di movimento, privacy e serenità, stimolazione sensoriale, sperimentazione terapeutica, sono i principi fondatori del nostro progetto.
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