Le proposte di Fratelli d’Italia per rilanciare l’ospedale di Gallarate approdano in Regione

Giorgio Bardellini, responsabile del dipartimento Welfare e sanità di Fratelli d'Italia Gallarate spiega le proposte elaborate per rilanciare l'ospedale Sant'Antonio Abate e sottoposte all'attenzione della Regione

ospedale gallarate

Fratelli d’Italia Gallarate rilancia le proposte elaborate più di un anno fa per rilanciare l’ospedale cittadino e le porta all’attenzione della Regione.

«Sul tema dell’ospedale di Gallarate Fratelli d’Italia ha elaborato da più di un anno una proposta che si aggiunge a quelle già segnalate per la soluzione delle altre criticità note, in primis della Cardiologia – spiega Giorgio Bardellini, responsabile del dipartimento Welfare e sanità del partito a Gallarate – Una proposta che si aggiunge anche ad altre ed interessa una vasta tipologia di pazienti cronici con periodica riacutizzazione di problematiche chirurgiche. In concreto ci riferiamo ad un’attività di Chirurgia ambulatoriale avanzata (per piede diabetico, vulnologia e idrosoadenite suppurativa) complementare alle attività già in essere. Riteniamo che questa proposta, posta all’attenzione degli organi di Regione Lombardia, sia strategica per una serie di motivi che potrebbero concorrere al rilancio dell’ospedale di Gallarate, non solo al suo mantenimento».

«La proposta – continua il dottor Bardellini – non comporta uno scadimento dello standard chirurgico del nosocomio, ma si aggiunge alla tipologia degli interventi, fino ad oggi poco o nulla praticata. Non comporta uno stravolgimento organizzativo della programmazione operatoria, in quanto comporterebbe 2-3 sedute operatorie settimanali di 6 ore e non comporta particolari modifiche dell’organico medico-infermieristico in quanto sono già identificati professionisti disponibili ad avviare tali attività in integrazione al personale già presente del Sant’Antonio Abate. Inoltre non necessita di attrezzature particolarmente onerose che ne pregiudichino l’implementazione in questo momento particolare, e non comporta incrementi di posti letto, in quanto attività di day-hospital, eseguibile quasi totalmente in anestesia locale o analgo-sedazione».

«La proposta elaborata da Fratelli d’Italia – specifica ancora il responsabile del Welfare – prevede un incremento qualitativo dell’offerta sanitaria dell’Ambulatorio di Vulnologia di Gallarate e un’integrazione collaborativa con l’Unità operativa di Ortopedia, con la Dermatologia e con la Diabetologia di Gallarate,  ma anche con la  Chirurgia vascolare di Asst Valle Olona a Busto Arsizio. Inoltre prevede lo sviluppo di un percorso formativo strutturato con il coinvolgimento universitario per gli specializzandi in Anestesia-Rianimazione, percorso formativo che  abbiamo in preparazione assieme a tre docenti identificati. Infine tale proposta prevede un possibile afflusso di pazienti anche extra provincia ed extra regione, in quanto l’offerta sanitaria dell’hinterland milanese che attualmente se ne fa carico è relativamente satura, e un possibile rientro diretto di pazienti in Ssn dal Privato accreditato che oggi principalmente se ne fa carico».

«Riteniamo che questi vantaggi nel loro insieme, assieme ad altri, possa costituire un volano strategico e rapidamente attuabile nel rilancio dell’Ospedale di Gallarate, parallelamente a tutte le soluzione che l’Assessorato Welfare di Regione Lombardia ha in mente di attuare per il mantenimento del Sant’Antonio  Abate fino allo sviluppo del futuro Ospedale unico – conclude Bardellini – L’attenzione al rilancio dell’Ospedale di Gallarate non è per noi “solo” un’esigenza locale ma, proprio in prospettiva del futuro ospedale unico, la riteniamo fondamentale per non fondere le problematiche di oggi dei due nosocomi (oggi forse maggiori a Gallarate) in un nuovo centro con il trasferimento futuro di problematiche di entrambi gli ospedali».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Luglio 2023
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